Certe forme di intrattenimento appaiono intramontabili. Tanto che dopo il prolungatissimo stop dovuto alla pandemia di Covid che le ha costrette alla dieta e dopo il semaforo verde acceso dalle autorità federali, da poche settimane stanno risorgendo. Parliamo di Karaoke e di tombole che in comune condensano beni irrinunciabili: condivisione e divertimento.
«La gente ha voglia di evadere» – assicura Giuseppe Cristallo, per tutti Pino, che incontriamo in centro a Lugano di nuovo alla «consolle» del suo sofisticato impianto di Karaoke a far cantare ai tavolini all’aperto un numero non trascurabile di appassionati – da Vasco a De Gregori, alle celebri hit americane e inglesi. «Dopo un anno e mezzo di interruzione c’è tanta voglia di cantare. È importante anche per la Città riprendere, perché altrimenti la gente si sposta altrove a cercare la Movida». Come è avvenuta questa rinascita e nuovo inizio del Karaoke? «Gradualmente. Se prima si poteva andare avanti fino alle 24 o all’una del mattino, ora gli orari si sono ridotti dalle 19.30 alle 23». E come vengono garantite le norme igienico sanitarie? «Ad ognuno dei partecipanti alla serata consegno una “cuffietta” personale da infilare sopra il microfono, che viene regolarmente disinfettato. Inoltre sono presenti prodotti igienizzanti per le mani. All’aperto la mascherina non serve, ma occorre mantenere comunque la distanza sociale. E, rispetto al passato, non è consentito ballare, e chi non canta in quel momento deve restare seduto al tavolo. Ma il divertimento non manca». Su un tavolino, poi, i bigliettini dove ogni aspirante interprete ha già scritto il suo nome e il titolo della canzone che intende cantare. E la serata è lanciata. «Attraverso la mia pagina Facebook veicolo le date di Karaoke. Il target? È molto variato, dai 20 anni alla mezza età e oltre». Da Pino arrivano a cantare anche veri talenti, come Omar, 49 anni, già fondatore di una band rock. «La prima canzone me la scrisse Steve Lee dei Gotthard» - ricorda con gli occhi lucidi, dopo la sua notevole interpretazione di My Way di Frank Sinatra. «Da giovane ho pure avuto la possibilità di un ingaggio da Rita Pavone. Ma litigai con il mio chitarrista e non mi presentai al provino». Quella che si dice l’occasione della vita… «Sì, infatti, ora la mia voce la spendo qui al Karaoke», sorride prima di congedarsi e raggiungere gli amici in trepida attesa del loro turno.
Giuseppe Cristallo, dal canto suo, coltiva l’amore per la musica sin da giovanissimo: «A 15 anni ho iniziato a fare il dj. E ormai da oltre vent’anni conduco il Karaoke, che mi appassiona sempre. Negli anni mi sono costruito un costoso impianto. Oggi possiedo 250 mila basi musicali e regolarmente ne acquisto di nuove, originali, direttamente dalle case discografiche. Le parole proiettate sullo schermo abbinate alle singole canzoni sono invece fornite automaticamente da un programma». Intanto, le prossime serate del venerdì proseguiranno a settembre. Il nostro interlocutore condivide la sua verve di intrattenitore e divertito animatore con altri colleghi attivi in diverse località del Cantone, a Ponte Tresa, Bioggio, Bellinzona. «Siamo tutti amici», assicura, ma ognuno ha la sua musica. «La più gettonata è quella italiana. Vasco Rossi in testa». E infatti, pochi minuti prima delle 23, le ultime note che fanno cantare tutti a squarciagola sono quelle di Alba Chiara.
Tra i ritorni a lungo desiderati nel mondo dell’intrattenimento, penalizzato dalla pandemia, c’è anche la tombola. Roberto Moresi, «ma tutti mi conoscono come Chicco», 51 anni, da luglio ha riaperto a Bioggio in via della Posta 23 la «Tombola Malaspada», che prima dell’emergenza sanitaria si trovava nella storica sede di via Brentani a Lugano, dove il locale al pianterreno a vetrate registrava regolarmente una media di 200 ingressi. «Quel luogo è durato 28 anni. A causa del Covid siamo rimasti fermi dal marzo 2020. Ci siamo dovuti trasferire forzatamente perché in via Brentani nel frattempo abbiamo perso la garanzia dei posteggi, dal momento che su quel terreno hanno costruito due nuovi palazzi».
Quali regole dovete osservare per assicurare le norme Covid? «Capienza massima di due terzi della superficie e mascherina per entrare, che poi può essere tolta una volta ai tavoli. Le tombole si tengono il martedì, giovedì, venerdì e il sabato alle 20.30. Da settembre dovremmo riproporre anche la domenica pomeriggio. Mentre il mercoledì e la domenica sera sono garantiti da un’altra società di tombola con la quale condividiamo gli spazi». Come è ricominciata l’avventura? «Oggi la tombola è divenuta la mia attività principale» – dichiara Moresi. «L’inizio è comunque duro: da un canto bisogna far conoscere alla gente il nuovo posto, dall’altro siamo in estate, molti sono in vacanza. Ho comunque inaugurato il mio sito in Facebook per promuovere le serate, oltre a qualche inserzione sul giornale. Attualmente arrivano dai 70 ai 120 appassionati a sera. Non è moltissimo. La capienza massima del locale è di duecento posti». Come è stata accolta la notizia del ritorno alla tombola? «Con grande felicità. Abbiamo un pubblico di tutte le età. Significa per molti finalmente uscire di nuovo da casa, ritrovarsi, sperimentare nuovamente la socialità». Prosegue il gerente: «Occorrerà del tempo, comunque, prima di poter lavorare come in passato. Abbiamo registrato un calo enorme di frequenze. Ho stimato che ad oggi mancano più di cento persone a sera. Non è troppo confortante, pensando oltretutto che al momento in Ticino siamo i soli a offrire la tombola, a parte una società del Bellinzonese aperta una volta la settimana. Molti, temo, hanno paura del contagio e diversi, a seguito della pandemia, hanno perso il posto di lavoro e non possono forse più permettersi le serate come in passato. Anche per noi, dopo tanti anni, è come se cominciassimo per la prima volta…».