E se a un tratto alla cattedra, anziché il «prof» o la «soressa», comparisse uno scrittore? Oppure un attore, un critico o un giornalista? Nulla di improbabile. Già, perché l’idea è contenuta in un concreto progetto promosso dal DECS tramite la Divisione della cultura e degli studi universitari, in collaborazione con le Divisioni della scuola e della formazione professionale, e si rivolge alle sedi scolastiche interessate ad aderire nei mesi di ottobre e novembre (iscrizioni entro il 30 settembre) all’iniziativa denominata, «Incontra uno scrittore», che contempla fra gli invitati a tenere una lezione in classe non solo autori o poeti ma pure le altre figure appena citate sopra, affini al mondo della scrittura.
La proposta s’inserisce nell’ambito dei programmi di promozione della lettura finanziati attraverso l’Aiuto federale per la lingua e la cultura italiana. La Divisione della cultura e degli studi universitari offre così alle sedi scolastiche quella che si configura come una bella opportunità per gli allievi di conoscere personalità stimolanti, di lingua italiana, in grado di trasmettere momenti di apprendimento specifici, in taluni casi persino unici se l’oratore o l’oratrice si mostrano capaci di stimolare la curiosità e le passioni degli allievi. Alla parola «scrittore» può aprirsi un universo senza confini che conduce alla scoperta di generi letterari, passando inevitabilmente dalla citazione di nomi di maestri e «compagni di viaggio» importanti per la conoscenza di sé e del mondo. Lo stesso vale per attori o attrici che, con la loro personalità, possono affascinare gli studenti e renderli consci dell’importanza dell’uso della parola in scena, del teatro e della recitazione. Il settore della comunicazione o della critica possono infine proporsi alle classi e accompagnarsi alle innumerevoli tematiche legate all’informazione e all’attualità.
Il progetto è coordinato anche in collaborazione con l’Ufficio degli anziani e delle cure a domicilio e con Unitas, Associazione ciechi e ipovedenti della Svizzera italiana; pertanto «Incontra uno scrittore» si rivolge quale valida proposta anche a queste istituzioni (case e centri diurni per anziani e Casa Andreina). Il budget per ogni sede, per uno o più appuntamenti, viene coperto fino a un massimo di mille franchi. I formulari sono reperibili sul sito del Decs e vanno inviati entro il 30 settembre all’indirizzo decs-sc@ti.ch.
«L’iniziativa è alla sua quinta edizione e si indirizza, su base volontaria, a tutti gli ordini scolastici cantonali, dalle scuole per l’infanzia, alle elementari, medie, scuole professionali» – dichiara Paola Costantini, responsabile dell’Ufficio del sostegno alla cultura e coordinatrice del progetto. Che aggiunge: «Ogni sede ha una propria autonomia nella proposta che poi viene da noi valutata e accettata se risponde ai criteri del progetto». Qual è la tipologia delle presentazioni più diffuse? «Normalmente gli ospiti, parlo in questo caso degli allievi delle scuole primarie, sono autori per l’infanzia; altri invece si cimentano in qualcosa di più performativo, dove viene messa ad esempio in scena una narrazione. L’iniziativa raccoglie comunque soprattutto scrittori, narratori e anche illustratori di libri. Il numero delle sedi coinvolte è in costante crescita, abbiamo già raccolto le prime iscrizioni, finora siamo comunque sempre riusciti a rimanere nel budget. Per questa edizione è previsto un contributo complessivo di circa trentamila franchi. Chi ha aderito al progetto di solito ripete l’esperienza. È comunque un impegno per i docenti, perché si tratta di un appuntamento che va pianificato e integrato nella loro attività didattica. L’evento risulta invece più flessibile e facile da gestire per quanto concerne le case per anziani e Unitas. Il bilancio del progetto? Assolutamente soddisfacente» – assicura Paola Costantini, che evidenzia una delle sue finalità: «Incentivare la lettura, che rappresenta uno dei mandati promossi dall’Ufficio federale della cultura».