Una storia che viene da lontano quella della Casa del Biscione. Fondata il 24 giugno del 1910 a Milano come A.L.F.A. (acronimo di Anonima Lombarda Fabbrica Automobili), nel 1918 cambiò nome in Alfa Romeo in seguito all’acquisizione del controllo della società da parte di Nicola Romeo.
Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando nel 1925 ha vinto il primo campionato del mondo di automobilismo organizzato nella storia, seguito poi nel 1950 e 1951 dalla conquista delle prime due edizioni del Campionato Mondiale di Formula 1. E se negli anni Settanta, al culmine della capacità manifatturiera, la forza lavoro sfiorava i 29mila dipendenti, sicuramente negli anni Duemila più di una persona ha avuto l’incubo che potesse addirittura arrivare a cessare la produzione, dato che la gamma modelli era ridotta davvero al lumicino. E invece oggi ha ripreso a brillare con la nuova stella di Stellantis, che si chiama Tonale.
Si tratta della prima Alfa Romeo lanciata dal neonato gruppo italo-francese che comprende i marchi Fiat, Lancia, Alfa Romeo, Peugeot, Citroen, DS, Opel, Dodge, Jeep e Maserati. È anche la prima vettura della Casa di Arese ad avere in gamma un modello ibrido e un ibrido plug-in, quindi ricaricabile alla spina.
Un suv compatto – lungo 4,53 metri, largo 1,84 metri e alto 1,6 metri – con cui il costruttore italiano spinge su digitalizzazione ed elettrificazione. Trazione integrale, 275 cavalli di potenza massima e fino a 80 chilometri di autonomia sono il suo biglietto da visita. Tonale testimonia oggi che la Casa del Biscione è ancora in grado di far battere i cuori sportivi degli alfisti. Anche se va detto che ai puristi del marchio sarebbe piaciuto un bel motore a benzina sei cilindri magari da 3000 cc. Niente da fare! Tonale è frutto dei tempi e quindi punta tutto sul green: bassi consumi e alta tecnologia. Senza però rinunciare a tanti cavalli per la versione di punta.
Due i livelli di elettrificazione, Hybrid e Plug-in Hybrid. Tutto nuovo il motore Hybrid VGT (Variable Geometry Turbo) da 160 cavalli. Si tratta di un «piccolo» ma potente propulsore 1,5 benzina con turbo a geometria variabile abbinato alla trasmissione automatica a doppia frizione sette marce Alfa Romeo TCT con motore elettrico «P2» 48 volt da 15 kW e 55 Nm. Capace di trasmettere moto alle ruote anche quando il propulsore a combustione interna è spento, consente di partire e muoversi in modalità elettrica alle basse velocità, nelle manovre di parcheggio e in fase di veleggiamento.
Disponibile al lancio anche una versione Hybrid da 130 cavalli. Il massimo delle prestazioni è appalto del modello Plug-in Hybrid Q4 che, grazie ai quasi 300 cavalli, è in grado di scattare da fermo sino a cento orari in soli 6,2 secondi. Meno interessante invece per il mercato svizzero la versione diesel da 1,6 litri in grado di erogare una potenza massima di 130 cavalli. In esclusiva mondiale, su Tonale debutta la tecnologia NFT (Non-Fungible-Token). Alfa Romeo è il primo costruttore a collegare la vettura a un certificato digitale NFT.
Come funziona? La tecnologia si basa sul concetto di blockchain card. Un registro digitale secretato e non modificabile sul quale vengono riportate le principali informazioni della singola vettura. Una sorta di diario digitale in grado di generare una certificazione che potrà essere utilizzata come garanzia sulla reale vita dell’auto. Insomma, in caso di vendita il potenziale acquirente potrà sapere vita, morte e miracoli del mezzo usato che sta andando ad acquistare.
L’apertura delle vendite in Svizzera è prevista dal prossimo mese di aprile. Il prezzo non è ancora noto ma si può ipotizzare che sarà intorno ai 40mila franchi.