Si rinnova il portale di storia condivisa

lanostraStoria.ch – La rete di archivi conta ora più di centomila documenti
/ 10.06.2019
di Lorenzo De Carli

Martedì 4 giugno, il portale di storia partecipativa «lanostraStoria.ch» ha conosciuto una radicale trasformazione, allo scopo di rendere ancora più fruibile quella che sta diventando la più estesa banca dati di video, immagini e documenti liberamente consultabile sul web dedicata alla Svizzera italiana. Nello stesso giorno, la medesima trasformazione è avvenuta per «notreHistoire.ch» e «nossaIstorgia.ch». Le tre piattaforme assieme hanno raggiunto un totale di centodiecimila documenti, cui occorre affiancare i due progetti minori ma di assoluto rilievo non solo per la Svizzera romanda: il portale dedicato alla Fêtes des Vignerons e quello dedicato al Festival Jazz di Montreux.

Dietro al successo di questa iniziativa sta l’intuizione di Françoise Clément, già responsabile degli archivi della Radio Télévision Suisse, la quale, una decina d’anni fa, progettò una piattaforma di condivisione online dedicata alla storia della Svizzera romanda, dove non solo la RTS potesse pubblicare i suoi documenti d’archivio, ma chiunque altro – senza distinzione tra privato o istituzione – avesse l’opportunità, gratuitamente, di fare la stessa cosa alle medesime condizioni. Edita dalla Fondation pour la sauvegarde du patrimoine audiovisuel de la RTS (FONSART), «notreHistoire.ch» divenne subito un punto di riferimento per tutta la Romandia, incoraggiando musei, fondazioni, biblioteche (prima fra tutte la Biblioteca di Ginevra), ma anche tanti privati a pubblicare una selezione dei loro archivi così da consentirne una facile condivisione.

Nella Svizzera italiana l’idea è stata fatta propria nel 2016 dalla Fondazione Patrimonio Culturale della Radiotelevisione Svizzera di lingua italiana (RSI), che ha incaricato Mauro Ravarelli, responsabile degli archivi della RSI, di realizzare una piattaforma del tutto simile anche per il Ticino e le valli italofone dei Grigioni. A quella in lingua italiana inaugurata nel giugno del 2017, già nel mese di ottobre dello stesso anno si affiancò «nossaIstorgia.ch», sostenuta dalla Radiotelevisiun Svizra Rumantscha (RTR).

La caratteristica saliente di «lanostraStoria.ch» è quella di offrire una piattaforma editoriale omogenea, nella quale pubblicare e condividere documenti multimediali dedicati alla Svizzera italiana fruibili da tutti. La nuova versione rende ancora più semplice la prima operazione: la pubblicazione. Gli utenti iscritti non hanno che da cliccare sul pulsante «Pubblica» per veder aprirsi la sola e intuitiva pagina utile per caricare foto, video, audio e testi. Trascinato il documento desiderato, se ne indicano il titolo, la data, il luogo, le parole chiave (ora definite TAG); si scrive poi un breve testo descrittivo, quindi si può decidere se conservare per qualche tempo nelle proprie bozze il documento oppure se esporlo subito al pubblico.

La procedura della condivisione, in pratica, ricorre all’uso dello stesso strumento che si adopera, quando si vuol fare un po’ di ordine nei propri documenti: creando un dossier (che può essere articolato in vari capitoli). Così come ogni utente può realizzare dossier per ordinare i documenti del proprio account, nello stesso modo egli può usarne uno, dove inserire documenti di qualunque altro iscritto alla piattaforma. È la situazione tipica che si verifica a scuola, dove un docente, impostato un account per la classe, può far creare dei dossier, dove gli allievi hanno la facoltà d’inserire documenti già disponibili sulla piattaforma oppure pubblicati dalla classe stessa.

Rispetto alle pratiche social più diffuse, la condivisione su «lanostraStoria.ch» – dove non c’è il disturbo di pubblicità né di banner perché non ha scopo di lucro – ha il grande vantaggio di compiersi in una piattaforma specifica per la storia della Svizzera italiana, dotata di strumenti utili non solo per la pubblicazione dei documenti ma anche per la loro organizzazione e la loro fruizione nel tempo, condizioni queste del tutto assenti in piattaforme come Facebook, che fagocitano contenuti rendendoli rapidamente irreperibili, e dove gli utenti altro non sono che il bene venduto agli inserzionisti e la loro attività editoriale il valore aggiunto non retribuito.

Per quanto riguarda la fruizione, anche nella nuova versione della piattaforma essa resta del tutto libera: chiunque può navigare, seguendo i propri interessi già indicati dai TAG (per esempio #tradizioni, oppure #valli), oppure usando il potente motore di ricerca. Trovati i documenti desiderati, è facile condividerli e commentarli.

Nei primi due anni d’esistenza di «lanostraStoria.ch», numerose sono state le occasioni, nelle quali la piattaforma è stata usata per fruire pubblicamente di video d’archivio. Spesso sono stati video storici della RSI, talvolta visti una solo volta in televisione, tanti anni fa, ma un numero crescente di video sta provenendo anche dal Fondo privati delle Teche RSI costituito da filmati realizzati dall’inizio del Novecento sino agli anni Settanta: un patrimonio di vaste dimensioni, che riserverà tante sorprese agli utenti della piattaforma.