www.naturaeeconomia.ch

«Più natura, sulla porta di casa»

Spazi verdi - In Ticino, tredici siti di qualità finora certificati per un totale di 27 ettari, ma c’è ancora molto da fare
/ 09.08.2021
di Marco Martucci

Una farfalla vola fra l’erba alta del prato fiorito, dalla siepe naturale giunge un allegro cinguettìo, una libellula volteggia sopra lo stagno. L’impressione, piacevole e rilassante, è di aperta campagna. Ma voltiamo lo sguardo ed ecco tre persone riunite a un tavolo, computer portatili, telefonini e, poco più in là, una grande e moderna costruzione, il tetto coperto di verde. Siamo dentro un vasto agglomerato urbano, nella sede di un’azienda che ha deciso di mettere più natura nei suoi spazi esterni. Ha accolto l’invito della Fondazione Natura & Economia che, da oltre un ventennio, all’insegna del motto «Più natura, sulla porta di casa», promuove la gestione naturalistica di spazi verdi aziendali, immobiliari, di scuole e del settore delle cave, attraverso consulenza qualificata e personalizzata e rilasciando un certificato di qualità riconosciuto a livello nazionale, dal 2019 anche per giardini privati.

La certificazione prevede la gestione naturalistica di almeno il trenta per cento delle aree esterne. Presente nei suoi centri di Lucerna, Montreux e Tenero-Contra, Natura & Economia è patrocinata dall’Ufficio federale dell’ambiente UFAM, da importanti associazioni e imprese, fra cui Migros che ha rinaturato oltre 2,5 milioni di metri quadrati di sua proprietà. Collabora inoltre con partner nazionali e internazionali.

Dal Rapporto 2020 sull’attività della Fondazione apprendiamo che la pandemia non ha frenato le adesioni: ben 53 siti hanno ottenuto la certificazione, un vero record. A tutt’oggi, i siti certificati sono oltre seicento, per una superficie complessiva di 40 milioni di metri quadrati di area naturalistica, pari a 5600 campi di calcio.

In Ticino, i siti finora certificati sono tredici, in totale 27 ettari. Eccoli. La Casa dei Ciechi a Lugano, la Clinica di Novaggio, la sede RSI a Comano, Migros Do it + Garden a Losone, il Consorzio depurazione acque del Verbano, primo ente ticinese a essere certificato con i due impianti alla foce della Maggia e del Ticino, l’Accademia di architettura a Mendrisio, il Tennis Club del Patriziato di Ascona, la stazione in vetta della Ferrovia del Monte Generoso, lo Studio di consulenza ambientale OIKOS a Bellinzona, la Base aerea di Locarno.

Recenti arrivi nel 2020, un Bed & Breakfast a Brione s. Minusio e IKEA a Grancia, in mezzo al ben noto Pian Scairolo. Zona a prima vista ostile alla natura, si rivela preziosa opportunità per inserire, attraverso una gestione adeguata e mirata, elementi naturali di valore. Come spiega Roberto Buffi, responsabile dell’Ufficio regionale di Natura & Economia per la Svizzera italiana, c’è ancora molta natura da valorizzare, nelle superfici industriali, artigianali, commerciali e non solo. Occorre, secondo Buffi, sviluppare «una nuova estetica, una nuova sensibilità e un nuovo approccio» nella gestione degli spazi verdi.

Realizzare un giardino in sintonia con la natura non comporta grandi spese; inoltre, la manutenzione è meno costosa e più rispettosa dell’ambiente. La presenza di alberi, possibilmente autoctoni, di facciate e tetti verdi, prosegue Buffi, è un’efficace strategia contro la canicola estiva, specialmente nelle città. Un ambiente variato al posto di spazi asettici, grigi, monotoni arricchisce non solo la biodiversità ma apporta provati benefici anche a chi ci vive e lavora. Per rendersi conto di come agire per portare più natura intorno a fabbriche, depositi, abitazioni non c’è di meglio che andare a vedere.

Al posto di siepi formate da un’unica specie, solitamente esotica, potate in modo squadrato e rettilineo, si preferiranno siepi miste composte da arbusti della regione, apprezzati anche dagli uccelli. Curiosamente, fa notare Roberto Buffi, si conoscono meglio i nomi delle piante esotiche che non quelli delle nostre. Qualche azalea o camelia, nomi ben noti, non ci impediranno di avere un giardino naturale ma i nostrani prugnoli e cornioli, son pochi a conoscerli.

I prati verdi tagliati frequentemente a raso non hanno nulla da spartire con la natura. Un prato fiorito con specie locali, magari anche solo un angolo, allieta la vista, attira farfalle e altri insetti impollinatori. Vogliamo ancora ammirare le farfalle e deliziarci del canto degli uccelli? Offriamo loro lo spazio che gradiscono e arriveranno. Alberi e arbusti, oltre a fornire gradevole ombra e frescura durante le calde giornate estive, trattengono le polveri e proteggono dai rumori. Uno stagno, la posa di piccole strutture come legno morto, mucchietti di sassi o ghiaia apportano nuovi ambienti di vita.

Al posto di troppo asfalto, impermeabile, parcheggi e passaggi possono essere almeno in parte pavimentati consentendo all’acqua piovana di penetrare nel suolo. Spazi verdi gestiti in modo naturale portano un grande contributo all’ambiente, alle piante e agli animali cui offrono habitat diversificati in un territorio sempre più snaturato.

Anche e magari soprattutto ambienti in apparenza lontani dalla natura possono essere gestiti in modo naturale. Un caso esemplare ci viene presentato dal Rapporto 2020 della Fondazione Natura & Economia: «Buona pratica 2020 – l’esercito alla Base aerea di Locarno. Lavoro per la natura». Nel quadro del Programma federale Natura Paesaggio Esercito, leggiamo, la direzione del centro aeroportuale è da tempo impegnata nella conservazione e nel ripristino di ambienti naturali. Spicca un prato naturale, più di undici ettari, gestito estensivamente senza l’uso di concimi e sfalciato al massimo due volte l’anno. Siepi miste di piante autoctone offrono cibo e rifugio a molti animali. Un biotopo secco di oltre 2000 metri quadrati è stato realizzato asportando la terra vegetale e apportando sabbia e ghiaia dalla foce della Verzasca, dove è stato creato uno stagno. Fra gli alberi, si eliminano le specie esotiche piantando essenze autoctone, come querce, betulle e pioppi. Infine, si contengono regolarmente le piante invasive e si effettua un monitoraggio.

Per quanto realizzato, la Base aerea di Locarno ha ottenuto il riconoscimento di qualità dalla Fondazione Natura & Economia. Attività umane e natura possono andare d’accordo. Il successo della Fondazione Natura & Economia con il raggiungimento dei suoi obiettivi ne è chiara dimostrazione.