L’auto della polizia che circolava con la scritta «Restate a casa» ha convinto anche i più ribelli che non era il caso di opporsi, ma perdere la libertà di spostarsi, rinunciare ai contatti, sentirsi come prigionieri e convivere con l’incertezza non è stato immediato. Non poche persone hanno avuto seri motivi per sperimentare insofferenza, ansia e irritabilità. Magari qualcuno ha perso anche il sonno, a fronte di altri che hanno invece riscoperto il tempo per guardare la natura, i fiori, gli alberi, le piante. Tra queste, molte sono ansiolitici naturali che hanno un effetto sedativo e rasserenante, funzionano senza creare dipendenza, non cambiano la realtà intorno a noi ma possono cambiare la nostra visione o il nostro umore: basta imparare a conoscerle.
Da tempi lontanissimi si usano le piante per guarire. Tisane, decotti e infusi hanno un effetto più blando rispetto ai macerati glicolici, alle tinture madri ottenute per estrazione idroalcolica dove i principi attivi sono più concentrati, ma funzionano comunque. La raccomandazione è sempre la stessa: miscele di erbe differenti devono essere preparate solo da persone competenti. Un bravo fitoterapeuta, o farmacista o erborista, prima di consigliare, si informa del nostro tipo di disturbo, delle nostre abitudini, dello stile di vita, per meglio scegliere la pianta per noi e per stabilire le corrette modalità di assunzione.
Camomilla e Melissa sono fra le piante medicinali più note tra quelle calmanti. Per gli antichi (Dioscoride), la camomilla «aveva virtù di scaldare e disseccare». Gli egizi la dedicavano al sole e di certo ha molte indicazioni: è blandamente sedativa, antispasmodica, antinfiammatoria,… ma attenzione: si dice che se lasciata troppo tempo in infusione anziché esaltare le sue qualità calmanti e sedative diventi eccitante. La famosa Melissa, o Citronella, assunta come tisana, in gocce o in capsule è ansiolitica, digestiva e spasmolitica per i dolori intestinali. Recenti ricerche hanno evidenziato la sua interessante azione sulla memoria. Al di là degli elaborati fitoterapici, le sue foglie, dal fresco profumo di limone, possono essere aggiunte crude alle insalate.
Camomilla e Melissa hanno un’azione sedativa sul sistema nervoso centrale, sul sistema muscolare e sui disturbi digestivi e gastrointestinali di natura neurovegetativa dovuti a somatizzazione dell’ansia, perché come detto allentano la tensione nervosa. Anche la Valeriana, menzionata da arabi ed egiziani, agisce sul sistema nervoso centrale, toglie nervosismo, palpitazioni o tachicardia. Fatti i dovuti distinguo, il suo effetto, anche se con modalità diverse, potrebbe avvicinarsi a quello dei farmaci benzodiazepinici: racconta una leggenda che il vero potere del Pifferaio magico, nella favola dei fratelli Grimm del XIII secolo, che liberò dai topi la città di Hamelin nella Bassa Sassonia, oltre al suono incantatore del suo strumento, fosse dovuto all’azione della Valeriana che il pifferaio sapeva come usare.
Anche la Passiflora, che abbiamo già descritto in questa rubrica, esercita un’importante azione sedativa sul sistema nervoso centrale con effetti tranquillizzanti e ansioliti abbastanza simili a quelli dei medicinali di sintesi, sempre premettendo che i metodi curativi sono ben diversi, induce al sonno verso il quale ci porta gradatamente e dolcemente.
In questo elenco non possiamo dimenticare anche l’albero sacro alle antiche civiltà germaniche: cioè la Quercia, oggetto di leggende e venerazione. Il Tiglio, che può raggiungere mille anni di età, anche se in alcune persone provoca allergie e raffreddori da fieno, il decotto o l’infuso dei suoi fiori dolcemente profumati oltre che sedativo combatte stanchezza, irritabilità e attenua la tosse. Il macerato glicolico in associazione con l’Ontano nero cura invece insonnia, mal di testa, emicrania e ipertensione.
Il Biancospino nella tradizione celtica era associato alla fertilità e ai riti della primavera che celebravano la crescita della vegetazione e l’arrivo dell’estate, era simbolo di castità e purezza, ed è considerato da alcuni una delle migliori cure a lungo termine per l’apparato cardiovascolare. Inoltre, il Biancospino è indicato per aritmia cardiache e palpitazioni, è sedativo e agisce abbassando la pressione.
Lungo le siepi ai margini dei boschi, intrecciati con i rami di altre piante si incontrano i leggiadri tralci del Luppolo, delicata pianta rampicante appartenente alla famiglia delle Cannabinacee, cui appartiene anche la Canapa. Il luppolo è un blando sonnifero, è calmante e tonico digestivo: va usato con cautela perché in determinati casi potrebbe interagire con altri farmaci. I giovani e teneri getti possono ancora oggi essere utilizzati in minestre, insalate, frittate. In tempi antichi, il luppolo era la componente essenziale di una bevanda povera per le popolazioni del nord Europa, oggi è guarda caso usato per la preparazione della birra.
Con un’altra pianta officinale, l’Eschscholtzia Californica (Papavero della California), entriamo nella grande famiglia delle Papaveracee, quella per intenderci che comprende il Papavero da oppio, dal quale con successive e lunghe raffinazioni si ricavano morfina ed eroina. Eschscholtzia Californica è un papavero particolare di un intenso colore giallo originario degli USA. Anche questa pianta agisce sul sistema nervoso centrale, riduce l’attività delle cellule della corteccia cerebrale, porta al sorriso e combatte l’irritabilità: è stata sperimentata con successo nei casi di sintomi dolorosi e nella fase emotiva che il dolore provoca. Studi condotti sugli animali hanno dimostrato l’azione ipnotica della Tintura madre di Eschscholtzia Californica, che si trova sia in forma di tintura, per l’appunto, sia in capsule di estratti secchi associati con altre piante.
Per finire, riportiamo due ricette calmanti e rasserenanti.
Tisana per riposare. Ingredienti da mettere in infusione in acqua bollente: 40 g di fiori di luppolo, 20 g di fiori di lavanda, 20 g di fiori di tiglio, 10 g di petali di rosolaccio, 10 g di foglie di melissa. Questa tisana rilassa e aiuta il cuore; berla quando se ne sente il bisogno.
Tisana contro lo Stress. Ingredienti: 40 g fiori di biancospino, 20 g di achillea 20 g di menta, 20 g di fiori di tiglio. Mettere 2 cucchiai di questo composto in 1 litro di acqua bollente. Il benessere e il rilassamento che produce non è immediato, ma diluito nel tempo, per questo va assunta per un periodo di 2-3 settimane, 2-3 tazze al giorno lontano dai pasti.
Bigliografia
- Gabriele Peroni, Trattato di Fitoterapia Driope, Nuova Ipsa editrice
- Erio Bernard ed Ezia Nard, Il quaderno delle tisane di una volta. Decotti e infusi per star bene, Kellermann Editore
Piante che danno serenità
Fitoterapia - Camomilla, melissa, valeriana e la leggenda del Pifferaio magico
/ 01.06.2020
di Eliana Bernasconi
di Eliana Bernasconi