A cosa possono servire oltre mille cavalli su un’automobile? Nella vita di tutti i giorni non lo sappiamo. Basti pensare che neppure la bellissima Ferrari Roma, la sportiva Porsche GT3 RS e la velocissima Lamborghini Aventador SVJ arrivano a tanto. Nessuna di queste si avvicina a mille cavalli. Eppure negli Stati Uniti, proprio in questi giorni, nel cuore della Silicon Valley è stata svelata un auto che vanta una potenza totale di 1080 cavalli.
Nel giorno del 170° anniversario dello Stato della California, The Golden State, Lucid ha scelto il suo quartier generale americano per parlare di sé, neo costruttore automobilistico, e del suo primo modello: la berlina elettrica «Air»,. Public Investement Fund of Saudi Arabia, proprietaria al 67% di Lucid, è pronta a sfidare Tesla nel segmento delle elettriche di lusso. Sì, i 1080 cavalli vengono erogati da due motori elettrici che permettono ad Air di scattare da ferma a cento orari in soli 2,5 secondi e di raggiungere una velocità massima di 269 chilometri orari. Numeri impressionanti, da vera supercar, che appartengono per l’appunto alla versione Dream Edition.
Il Costruttore a stelle e strisce dichiara anche un’autonomia interessante: 809 chilometri con le batterie Long Range da 113 kWh che sono sviluppate in proprio. Per entrare in possesso dell’ultimo grido a zero emissioni bisognerà aspettare la primavera del 2021 ed avere un cospicuo conto in banca. Per ora sono stati annunciati solo i prezzi per gli USA: a partire da 169’000 dollari. Ben superiore al prezzo di Tesla. Dall’estate del 2021 sarà poi la volta di un altro modello Lucid: la Grand Touring in grado di erogare 800 cavalli. La Casa per quest’ultima dichiara 269 chilometri orari di velocità massima e 3 secondi nello 0-100 km/h.
L’autonomia? 827 chilometri di percorrenza con le batterie cariche al massimo. Per comprare questo modello bisognerà staccare un assegno da 139’000 dollari. Ma non è finita qui. Lucid annuncia un terzo modello che arriverà nell’autunno 2021. Si tratta della Touring da 620 cavalli. La velocità massima in questo caso è di «soli», 248 orari. Il cronometro si ferma a 3,2 secondi nello 0-100 km/h e l’autonomia è di 650 chilometri. Il prezzo questa volta ha uno zero in meno: 95’000 dollari.
Come se non bastasse annunciare 3 nuovi modelli per un Costruttore che ad oggi non vende ancora nulla, Lucid ci anticipa anche cosa arriverà nel 2022. Una versione entry level che verrà proposta a circa 80’000 dollari. D’altra parte Elon Musk, patron di Tesla, ci ha abituati da anni a parlare delle sue auto molto prima del debutto. La model Y non è ancora arrivata in Europa e già sembra vecchia. Il Tesla Cyber Truck ha già raccolto decine di migliaia di ordini e non è ancora in produzione. Gli uomini Lucid devono aver pensato che se ha funzionato con Tesla il metodo Musk può funzionare anche per loro. Parole ma non solo.
La nuova Lucid Air adotta una piattaforma dedicata LEAP (Lucid Electric Advanced Platform) che abbinata a ridotti ingombri di meccanica ed elettronica ha permesso di massimizzare lo spazio interno. La plancia è dominata da uno schermo curvo da 34 pollici con grafica 5K, mentre i comandi secondari sono collocati su un secondo display centrale. La vettura offre di serie l’assistente virtuale Alexa di Amazon per controllare le principali funzioni di bordo, mentre in dotazione è anche la possibilità di aggiornare over-the-air il software e implementare nuove funzionalità.
La sicurezza attiva è affidata alla piattaforma DreamDrive che integra i dati dei 32 sensori di bordo divisi tra telecamere, radar e ultrasuoni, ai quali si aggiungono il primo Lidar ad alta risoluzione su una vettura di serie e il sistema di geo-fencing basato sul segnale GPS. Per combattere ad armi pari con Tesla non poteva mancare un sistema di guida autonoma. Lucid Air è già predisposta per la guida autonoma di Livello 2 per passare al 3° non appena saranno regolamentate le disposizioni governative.
Lucid, il guanto di sfida è lanciato
Motori - Il neocostruttore automobilistico presenta al mondo il suo primo modello: non esiste ancora ma fa già parlare di sé
/ 21.09.2020
di Mario Alberto Cucchi
di Mario Alberto Cucchi