Informazioni
A cura di Luca Saltini e Giuliano Tallarini, Un secolo con Pasquale Lucchini 1798-1892. Ingegnere, imprenditore, costruttore, finanziere, Villa Lucchini, Gentilino, Sala espositiva permanente. Visita su appuntamento, Cancelleria tel. 091 9864656. Certificato Covid, max 10 persone, orari lu, ma, gio, ve 10.30-12.00 e 15.00-16.00, mer 10.30-12.00 e 15.00-18.00.

Pasquale Lucchini ritratto dal fotografo Pugliano

La vita intensa di Pasquale Lucchini

Personaggi - A Villa Lucchini una nuova sala espositiva permanente è stata dedicata all’ingegnere, imprenditore, costruttore e finanziere della Collina d’Oro
/ 01.11.2021
di Elena Robert

Non è facile raccontare una vita intensa e straordinaria come quella di Pasquale Lucchini (1798-1892) ingegnere, imprenditore, costruttore e finanziere, che per di più attraversa quasi tutto il primo secolo di esistenza del Canton Ticino. Risale al 1980 la donazione al Comune di Gentilino (ora Collina d’Oro, dopo la fusione) di Villa Lucchini e del fondo archivistico della famiglia da parte dei discendenti Aldo e Roberto Lucchini. Nella residenza privata trasformata per accogliere uffici, rispetto allo spazio del 1990 dedicato dall’ente pubblico al loro concittadino, la soluzione odierna valorizza in modo nuovo i materiali documentari, nel frattempo inventariati e selezionati. 

Il concetto, studiato con sensibilità dallo storico Luca Saltini e dal grafico e designer Giuliano Tallarini, stavolta punta dritto all’essenzialità: possono bastare anche pochi documenti significativi, presentati in un sistema espositivo progettato ad hoc per uno spazio dignitoso, nonché un testo-guida accattivante, per incuriosire il visitatore ad avvicinarsi alla poliedrica figura di Pasquale Lucchini. Tra i materiali si sono individuati il manoscritto dell’autobiografia, lettere di attestazioni di stima, nomine, incarichi, un paio di disegni originali del 1853 (Bedretto e Airolo) e pochi oggetti personali come un fucile da cadetto e una lanterna da cantiere, affinché possano essere osservati e capiti, in grado di attestare le svolte significative della sua operosa esistenza, ossia il fil rouge del racconto espositivo. Per saperne di più sul personaggio certo va letto il volume di Carlo Agliati Un ingegnere senza Politecnico, Pasquale Lucchini 1798-1892. La vita e i documenti, del 1990 edito dall’allora Commissione culturale della Collina d’oro. Il maggior fondo documentario su Pasquale Lucchini resta quello acquisito nel 1988 dall’Archivio cantonale di Bellinzona, mentre altri sono conservati nei Comuni ticinesi.

Nato povero, morto ricchissimo, dalla formazione frammentaria, pragmatico e dotato, Pasquale Lucchini nasce ad Arasio di Montagnola. Con non pochi sacrifici fa fortuna come ingegnere civile autodidatta e impresario, costruendo strade e ponti, riuscendo a farsi apprezzare già giovanissimo all’estero, per un ventennio, in Francia, Piemonte, Lombardia, in particolare sui cantieri della strada dello Spluga e dello Stelvio negli anni Venti e in seguito della strada tra Colico e Chiavenna.

Nel 1839 rientra in Ticino e viene eletto in Gran Consiglio per il partito radicale (1839-1844 e 1855-1859). Come ingegnere, sulla scena cantonale si distinguerà per progetti e studi su ferrovie e strade alpine, in Val di Blenio, Valle Onsernone, Valle Bedretto e in Leventina per le gallerie dello Stalvedro. Nel Luganese progetta tra l’altro il Ponte sulla Tresa nel 1846, l’arginatura del Cassarate, il lungolago di Lugano nel 1863. Il suo progetto per l’opera fondamentale di collegamento tra nord e sud, il ponte diga di Melide (1841-1847) risale al 1842, l’appalto del cantiere a Lucchini arriverà due anni dopo. Riesce a spuntarla sull’ingegnere Angelo Somazzi, di cui è acerrimo rivale e del quale prende il suo posto come ingegnere capo del Cantone dal 1845 e fino al 1855. Come ingegnere cantonale si distingue nel 1847 nella difesa del territorio ticinese in Leventina, dov’è acquartierato l’esercito federale, nella Guerra del Sonderbund: la difesa è approntata da Lucchini con ampi poteri ma scarsità di mezzi, le truppe ticinesi dovranno retrocedere, anche se la lega separatista verrà poi sconfitta dall’esercito federale.

In anni in cui è prevalente l’idea di far passare la ferrovia del Gottardo dal Passo del Lucomagno, tra il 1852 e il 1870 Pasquale Lucchini difende in modo acceso e a più riprese, insieme a Carlo Cattaneo, la possibilità tecnica di attraversare il Gottardo con la ferrovia, con cinque memorie e idee progettuali. Nel 1871-72 Berna decide definitivamente per il Gottardo. E verranno chiesti a Lucchini rapporti sullo stato delle ferrovie del Paese e sul collaudo della linea del Gottardo, aperta nel 1882. La sua innata vocazione imprenditoriale si esprime al meglio dal 1854 nella fiorente industria della seta, aprendo una filanda a Lugano, di cui raddoppia produzione e maestranze dal 1860 in vent’anni, impiegando fino a 500 operaie. La morte lo coglie nel 1892 al suo tavolo di lavoro nella casa a Lugano in procinto di firmare documenti della Banca della Svizzera italiana, di cui è nel 1873 tra i fondatori e per molti anni presidente del Consiglio di amministrazione.