Paolo Zanini, Hotel Americana, 1903, piazza Manzoni, Lugano, Archivio divisione edilizia privata (DEP) Città di Lugano, (Fotografia Marcelo Villada Ortiz)

La riscoperta di Paolo Zanini

Mostre – La Fondazione Archivi Architetti Ticinesi presenta a Cevio un protagonista della trasformazione di Lugano d’inizio Novecento
/ 07.06.2021
di Elena Robert

Due bauli e una valigia di documenti. Potrebbe sembrare una modesta riscoperta, avvenuta nella soffitta della casa di famiglia, se si pensa alla intensissima attività professionale di Paolo Zanini (Cavergno 1871-Lugano 1914). Per vent’anni e fino alla sua prematura scomparsa, è infatti architetto di successo nella trasformazione urbana e edilizia del Ticino tra Ottocento e Novecento, in particolare a Lugano e a Locarno. Si distingue anche per il suo impegno e ruolo in giurie, associazioni culturali, commissioni tecniche come quella, nuova allora, istituita per varare il Piano regolatore di Lugano. Dalla consegna, nella primavera del 2019, di disegni, manoscritti, lettere, libri e foto alla Fondazione Archivi Architetti Ticinesi (AAT) riguardanti venticinque progetti, è scaturita una ricerca estesa. L’esito è confluito nella mostra aperta recentemente a Cevio, appagante per ricchezza di materiali e spunti, i cui contenuti provengono oltre che dal Fondo Zanini dell’AAT, da diversi archivi in particolare quello della Divisione edilizia privata del Comune di Lugano. Nel catalogo che l’accompagna un saggio dello storico dell’architettura Riccardo Bergossi mette a fuoco proprio lo sviluppo della Lugano civile e religiosa d’inizio secolo.

Per la Fondazione AAT, stando ai curatori della mostra Raffaella Macaluso, Angela Riverso Ortelli, Giulio Foletti, Lorenzo Cotti, il lavoro su Paolo Zanini sarebbe solo agli inizi. Va riconosciuto che ora, perlomeno, si sono create basi stimolanti per ulteriori approfondimenti. Al momento sono una quarantina le sue opere censite dal Cantone: grazie alla ricerca intrapresa, tra quelle progettate, realizzate e non, demolite e ancora esistenti, gli interventi accertati sono diventati una sessantina distribuiti sul territorio ticinese in una ventina di comuni. Un capitolo a sé è rappresentato dalla trentina di splendide tavole, disegnate con cura (dettagli architettonici inclusi) e spesso acquarellate, del periodo della formazione dell’architetto a Milano, tra il 1890 e il 1895, all’Accademia di Belle Arti di Brera e alla Scuola superiore d’Arte applicata all’Industria. Insieme a documenti d’epoca, si possono ammirare nell’esposizione al Museo di Valmaggia, accostate alle affascinanti immagini in bianco e nero di grande formato degli edifici di Zanini tuttora esistenti, scattate dal fotografo Marcelo Villada Ortiz che ne ha colto e valorizzato la contemporaneità.

Tra la fine dell’Ottocento e la prima guerra mondiale anche il Canton Ticino si trasforma in un grande cantiere, con Lugano in testa, che diventa una delle più importanti mete turistiche del Paese. L’avvento della ferrovia, lo straordinario potenziamento della rete stradale, unitamente a una congiuntura euforica nell’edilizia dei servizi e delle abitazioni, in ambito civile e religioso, concorrono a delineare il nuovo volto cittadino. Viene così favorito il successo, soprattutto, di architetti giovani come Paolo Zanini, attivissimo al pari di altri professionisti della sua generazione quali Giuseppe Bordonzotti, Adolfo Brunel, Otto Maraini, Americo Marazzi, Giuseppe Pagani, Bernardo Ramelli, Paolito Somazzi. Tutti progettano capillarmente sul lungolago, nell’area tra Viale Franscini e il Cassarate (ad esempio lungo la nuova Via Lucchini), sulla collina di Loreto, sul declivio di Castausio. Paolo Zanini, buon allievo di Camillo Boito a Brera, rimane ancorato agli insegnamenti accademici, dimostra di appartenere alla cultura lombarda e ai modelli rinascimentali, esprimendosi attraverso un linguaggio eclettico con marcata attenzione però alle novità, nelle concezioni dell’abitare, nel gusto del Liberty, nei nuovi materiali come la pietra artificiale delle decorazioni sulle facciate. Riesce ad essere innovativo pur rimanendo legato alla tradizione. Sono beni protetti dal Cantone il Cimitero (1895-1899), il Famedio e la facciata di San Rocco (1910), a Lugano. Per tre opere, Palazzo Resinelli a Bellinzona (1910) realizzato con l’ing. Secondo Antognini, tra i primi edifici ticinesi realizzati con parti in cemento armato, la Chiesa di San Michele a Bignasco (1904) e l’ampliamento del Cimitero a Balerna (1911) esistono proposte di tutela cantonale, mentre altri sette oggetti sul territorio firmati dall’architetto sono protetti a livello locale. Villa Farinelli a Muralto è del 1896: nel catalogo una testimonianza inedita della proprietaria racconta il vissuto della prestigiosa residenza. Palazzo Pagnamenta, in centro a Lugano, con le sue sorprendenti volute liberty, risale al 1908. Dispiace invece che alcuni suoi interessanti villini liberty sempre a Lugano siano caduti sotto le ruspe.

Nell’unica foto trovata dello stimato e impegnato architetto Paolo Zanini, il patrizio di Cavergno si presenta con tutta la sua fierezza valmaggese, corporatura forte e grandi baffi. La sua attività professionale è contraddistinta da molti riconoscimenti e lodi, le critiche sono però sempre dietro l’angolo, com’è naturale che sia per chiunque lavori al fronte. Nel 1914 non resiste al peso di divergenze con suoi colleghi, sfociate in dolorose calunnie e offese nei suoi confronti, circostanze che unite a dissesti finanziari subiti lo portano a togliersi la vita nel suo studio di via Lucchini.

Dove e quando
Paolo Zanini architetto Cavergno 1871-Lugano 1914, Museo di Valmaggia, Cevio, fino al 31 ottobre 2021 (ma-do 13.30-17.00, festivi inclusi, aperture fuori orari possibili per gruppi). Mostra (con fotografie di Marcelo Villada Ortiz) e catalogo a cura di Raffaella Macaluso, Angela Riverso Ortelli, Giulio Foletti, Lorenzo Cotti per la Fondazione Archivi Architetti Ticinesi ©2021 Fondazione AAT e Museo di Valmaggia. Sabato 19 giugno escursione Sulle tracce dell’architetto Paolo Zanini in Valmaggia. www.museovalmaggia.ch e www.fondazioneaat.ch