La medicina torna sempre più all’approccio interdisciplinare nella presa a carico dei pazienti e questo vale anche per la pediatria. Tra i tanti esempi, ad abbracciare questa volontà è il Centro pediatrico e ortodontico di Chiasso (del pediatra Ugo Grasso) dove convergono diverse figure specialistiche, fra cui la logopedista, l’ergoterapista, la psicologa clinica, la dietista fino alla chiropratica. Lì incontriamo Luisa Nodari (nella foto), dottoressa in chiropratica (la cui formazione prevede un ampio studio del paziente pediatrico), insieme a una sua piccola ospite in studio che vedremo sottoporsi a una seduta, così da sfatare immediatamente i pregiudizi secondo i quali questo tipo di trattamento dovrebbe passare per i «crac» e per «l’uso della forza».
Due convinzioni assolutamente sbagliate che, d’altronde, mal si sposerebbero con il trattamento dei piccoli pazienti: «In chiropratica esistono tecniche mirate che non hanno nulla a che vedere con la forza e addirittura si avvalgono dell’uso delicato dei polpastrelli, come potrebbe essere nel caso del trattamento di un neonato». A parlare è la dottoressa Nodari che ribadisce il concetto di chiropratica: «Essa non mira solo a normalizzare la funzione articolare, ma esercita un effetto riflessologico sul tessuto adiacente all’articolazione stessa: muscoli, tendini e sistema nervoso».
Ci concentriamo sull’infanzia e sui benefici che la chiropratica può produrre addirittura idealmente già nell’utero, quando ci prendiamo cura della futura mamma in gestazione: «il suo sistema nervoso beneficia dell’equilibrio sgombro di interferenze e aiuta dunque la crescita serena del feto». Una sorpresa per molti di noi che ignoriamo quanto i problemi all’apparato muscolo scheletrico possano colpire anche i bambini piccoli: «Dalla nascita in poi, un controllo chiropratico può aiutare il bambino a correggere o evitare problemi che si potrebbero conclamare poi nel corso degli anni». La dottoressa Nodari non parla unicamente di scoliosi, displasia delle anche o piedi piatti e cavi: «Teniamo presente che spesso la prima causa di disturbi al sistema nervoso e alla colonna vertebrale potrebbe essere un trauma verificatosi al momento della nascita».
È lecito interrogarsi sui segni che nei bambini così piccoli possono indicare un problema trattabile con la chiropratica: «Un segno classico è dato da pianti inconsolabili che, talvolta a torto, confondiamo con le caratteristiche coliche. Invece, potrebbe significare un sovraccarico di tensione, al di là del discorso intestinale». Secondo la nostra interlocutrice, anche la nascita per taglio cesareo è per il nascituro «un grosso trauma che potrebbe manifestarsi con un disagio del piccolo». Coliche, pianti frequenti, posizioni non fisiologiche come ad esempio l’iperestensione, problemi alla suzione: «Non sono necessariamente riconducibili al disequilibrio neurologico funzionale, ma quest’eventualità deve seriamente essere considerata nell’ambito della presa a carico del bambino che presenta questi sintomi».
Un quadro che va seguito anche durante le diverse tappe della crescita, quando l’attività quotidiana del bambino è coadiuvata dalla pratica di qualche sport, dalla tensione scolastica e via dicendo: «Col passare del tempo, i bambini possono sviluppare problemi alla colonna vertebrale proprio come gli adulti ma, a differenza di questi, i più comuni problemi vertebrali nei bambini non causano dolore». Però, prosegue Nodari, «non bisogna trascurare eventuali dolori muscoloscheletrici di cui il bambino dovesse lamentarsi già da piccolo. In tal caso si consiglia di fare una valutazione approfondita della possibile causa e, se necessario, anche in collaborazione con il pediatra».
La correlazione fra colonna vertebrale e sintomo avviene più spesso di quanto si creda, lasciando spesso incurata la causa scatenante del problema che potrebbe, per contro, essere preso correttamente a carico con sedute di chiropratica, naturalmente dopo un’anamnesi accurata e una diagnosi posta sempre dal chiropratico. Anche perché, sottolinea la dottoressa: «Questi problemi nascosti nei bambini diventano spesso la causa di degenerazioni precoci negli adulti e, proprio per questo, bisogna essere coscienti dell’importanza della chiropratica pediatrica come mezzo di prevenzione per una schiena sana da adulto».
Disciplina non da adottare come panacea per ogni cosa, bensì come possibilità che mette in equilibrio sistema muscolo scheletrico e sistema nervoso: concetto peraltro suffragato da diversi studi che indicano come un adulto sia in grado di sviluppare grandi abilità emotive, intellettuali, fisiche e sociali, purché durante l’infanzia gli sia data l’opportunità di farlo. «A tale scopo, la chiropratica svolge un ruolo fondamentale e sarebbe opportuno che i genitori, dopo la nascita, portino prima possibile il piccolo da uno specialista, per assicurarsi che non ci siano eventuali problemi come una disfunzione vertebrale e la perdita di flessibilità locale avvenute durante il parto, uno dei momenti più critici per l’essere umano».
Tutto ciò anche in ragione del fatto che il chiropratico «non cura le malattie ma ne corregge le cause»: «Oltre all’abilitazione al trattamento muscolo scheletrico, disponiamo ad esempio di una formazione ad ampio raggio che comprende pure la parte nutrizionale. Parliamo spesso dell’intestino, dello stress, di come si alimenta il bambino, come dorme: tutti fattori da tenere in considerazione per capire l’origine delle tensioni a livello fisico, mentale e biochimico. Consideriamo pure allergie o intolleranze alimentari, così come lo stile di vita dato ad esempio dalla presenza di adulti che fumano in sua presenza, o se il bimbo sia a contatto con sostanze nocive: tutto ciò potrebbe essere fonte di stress mostrato poi dal corpo sotto forma di tensione».
Emerge l’approccio olistico: «Interveniamo sul bambino a livello globale (viene “visto” nel suo insieme), con lo scopo di permettergli di raggiungere benessere e un buon funzionamento del suo sistema nervoso. Non dimentichiamo che alcune cose migliorano quando migliora la salute stessa della persona». Un effetto «magico» della chiropratica che poi magico non è: «Sempre più genitori chiedono il sostegno del chiropratico perché riconoscono l’importanza di mantenere o recuperare l’equilibrio di corpo e mente, per rafforzare le funzioni dell’organismo e favorirne una crescita sana».