In carrozzella a colpi di spada

Sport - A Lugano viene lanciato un progetto di scherma paralimpica, ce ne parla Christian Barozzi
/ 15.02.2021
di Davide Bogiani

Promotore del progetto è Christian Barozzi, fondatore, vice-presidente e responsabile agonistico di Lugano Scherma. Lo abbiamo incontrato nella sala di Lugano Scherma per capire di più su questo interessante tema.

Parliamo di scherma paralimpica. Di cosa si tratta?
La scherma paralimpica è una disciplina sportiva adatta a persone disabili, nata dalla scherma classica nell’Inghilterra del secondo dopoguerra per il recupero dei reduci del conflitto mondiale. Si tratta quindi di una scherma praticata restando seduti, anziché in piedi come avviene nella disciplina olimpica, e utilizzando le stesse armi: fioretto, spada e sciabola.

Chi può mettersi in gioco con la scherma paralimpica?
È adatta a tutte le persone con disabilità, di qualsiasi età. Gli schermidori paralimpici vengono suddivisi in tre categorie, in base al tipo e alla portata della propria disabilità, affinché possano competere con avversari con pari livello di funzionalità: si va quindi da atleti con il movimento del tronco pieno e un buon equilibrio, ad atleti senza movimento delle gambe, ridotta funzionalità del tronco e scarso equilibrio, fino ad atleti con disabilità in tutti e quattro gli arti.
Lo schermidore paralimpico siede su una sedia a rotelle saldamente ancorata alla pedana, e affronta l’avversario colpendolo unicamente dalla vita in su, attraverso rapidi movimenti del tronco e del braccio armato.

Dove e quando ci si allena in Ticino, Covid permettendo?
Già da due anni il Club Lugano Scherma ha istituito, in collaborazione con l’Associazione InSuperAbili il corso di Scherma Paralimpica rivolto a bambini e adulti con disabilità presso la propria sala all’interno dell’Istituto Elvetico di via Balestra, a Lugano appunto. Ogni martedì e giovedì pomeriggio, gli atleti possono effettuare lezioni individuali con maestri specializzati, e fare poi veri e propri assalti, sulla base delle proprie possibilità e capacità, in tutta sicurezza e con l’attrezzatura adeguata. La soddisfazione e il divertimento sono assicurati, così come una giusta dose di fatica e di impegno fisico!

Che differenza c’è tra un allenamento di scherma per persone che camminano e persone in carrozzella?
Nella scherma «in piedi» gli allenamenti si concentrano molto sulla reazione e sul movimento degli arti inferiori, necessari a spostarsi sulla pedana su cui si svolgono gli assalti. Anche la lezione individuale con il maestro verte sul coordinamento gambe/braccia, e sui movimenti mediante i quali l’atleta può indietreggiare per parare o schivare i colpi dell’avversario e per affondare la propria arma e mettere quindi a segno il punto. Nella scherma in carrozzina, dove chiaramente questo non è possibile, l’atleta deve invece avere un’enorme prontezza di riflessi per parare e portare a segno il colpo, non potendo indietreggiare. La preparazione fisica e l’allenamento, si concentreranno quindi sulla parte superiore del corpo e sulla parte addominale.

Rispetto a uno schermidore «in piedi», per chi è in carrozzella è più facile raggiungere l’obiettivo dei giochi paralimpici?
La scherma sta conoscendo in questi ultimi anni un successo e una diffusione a livello mondiale veramente importante. Gli schermidori professionisti godono di sempre maggiore visibilità, e costituiscono un modello di riferimento per i milioni di piccoli atleti dei Club di scherma sparsi nel mondo. Le possibilità di accedere ai Giochi Olimpici si riducono esponenzialmente, via via che il livello sale. Nella scherma per disabili, invece, essendo in numero inferiore i Club che offrono anche questa disciplina, sarà più facile trovare in ciascuno di essi un atleta paralimpico pronto per affrontare una gara internazionale.

Ci sono schermidori paralimpici in Svizzera? E in Ticino?
A Berna si allena da diversi anni Fred De Oliveira, 20 anni, che oggi punta alla prossima Paralimpiade. In Ticino abbiamo due ragazzini di 13 anni, Alessandra (nella foto a pag. 11) e Guido, che hanno aperto con Lugano Scherma il progetto paralimpico e che in breve tempo, con il loro entusiasmo e la loro perseveranza, sono riusciti a incuriosire altre persone che hanno cominciato gli allenamenti con ottimi risultati, e altre che vorrebbero provare. Si punterà in alto con loro, per aprire anche la Svizzera alla scherma per disabili e aiutarla ad accedere a gare di livello internazionale.

In quali altri posti della Svizzera si pratica la scherma in carrozzella?
Lugano Scherma attualmente è il club con il più alto numero di atleti paralimpici: ben sei. Berna da anni ha un atleta di alto livello ma non ha sviluppato il progetto con i bambini e gli adulti; analogo discorso vale per Baden. Nel corso degli ultimi mesi è stato creato un gruppo di lavoro a livello svizzero per cercare di sviluppare la scherma in carrozzina. Il nuovo progetto, che si ispira sul modello di Lugano Scherma, prevede di avere dei centri regionali. Attualmente hanno aderito Berna, Zurigo, Ginevra e Losanna oltre a Lugano, ben inteso.

La scherma in carrozzella può essere indicata anche per le persone in fase di riabilitazione?
È ormai assodato che la scherma paralimpica migliori il tono dei distretti muscolari illesi, o lo ristabilisca, per quanto possibile, nei distretti colpiti, che contribuisca a riorganizzare gli schemi motori, a migliorare la coordinazione, l’equilibrio e le funzioni cardio-vascolari e respiratorie. Infine, ma non per ultimo, favorisce sicuramente la socializzazione e permette di migliorare la fiducia in sé stessi.

Qual è l’obiettivo della Lugano Schema paralimpica?
Poiché crediamo fermamente nel nostro progetto, e ne vediamo i benefici ogni giorno negli occhi dei nostri ragazzi, sicuramente uno dei nostri obiettivi è quello di portare più persone possibili a provare la scherma su sedia a rotelle. Il primo obiettivo è sicuramente creare una vera scuola di scherma in carrozzina Lugano e lanciare un movimento. Chissà che in un futuro non molto lontano anche la Svizzera, o il Ticino, non riesca ad avere un campione del mondo o paralimpico di scherma.