Riqualificare gli spazi pubblici come strategia per tornare a vivere appieno la città e recuperarne la dimensione umana: è questo l’obiettivo che si prefigge il Workshop di Progettazione Urbana in programma dall’11 al 16 settembre a Rovio. Giunta alla sua terza edizione, l’iniziativa costituisce una valida occasione per riflettere su come sfruttare al meglio le potenzialità delle aree a disposizione degli abitanti, al fine di renderle luoghi d’incontro piacevoli e sempre più vicini ai bisogni della collettività.
«Il Workshop – ci spiega l’architetto Felicia Lamanuzzi, coordinatrice dell’atelier – vuole essere un contributo al risveglio del sopito senso di cittadinanza, ma anche un modo per promuovere il desiderio di una maggiore qualità dello spazio urbano».
La trasformazione di un’area anonima o non adeguatamente valorizzata in un luogo vissuto, dove poter consolidare le relazioni sociali e la gioia della condivisione, passa proprio da una sua rivisitazione architettonica capace di evidenziarne le peculiarità e di rigenerarne la percezione da parte dei cittadini. Nell’edizione di quest’anno sarà la zona di Piazza Fontana a Rovio a venire sottoposta a una rilettura creativa che, partendo dall’interpretazione delle sue potenzialità e dal riguardo delle sue caratteristiche, sappia rivalutarla come spazio pubblico rappresentativo del paese e dei suoi abitanti.
Se nell’elaborazione del progetto il Workshop si rivolge principalmente a studenti e giovani professionisti che lavorano nel campo dell’architettura, suo scopo primario è quello di coinvolgere i cittadini, figure da cui il laboratorio stesso non può prescindere non solo per il loro ruolo di potenziali fruitori, ma soprattutto per quello di conoscitori del luogo e quindi di dispensatori di preziosi consigli per migliorarlo. La gente comune, con le sue reali necessità, è dunque chiamata a partecipare a tutti gli eventi paralleli all’atelier per discutere insieme agli addetti ai lavori proposte che possano intensificare l’interazione con il territorio.
Novità di questa edizione sono gli incontri intitolati «Storie in libertà sulla città», momenti dedicati alla narrazione, soprattutto da parte delle persone più anziane, di aneddoti ed esperienze di vita nel paese. Le fotografie e gli oggetti utilizzati come testimonianza dei racconti costituiranno poi il materiale con cui verrà realizzata un’opera effimera che andrà ad arricchire l’area scelta per il progetto.
Accanto a questi appuntamenti, le conferenze tenute da architetti svizzeri e italiani offriranno nuovi stimoli per un dibattito con i cittadini su argomenti di ampio respiro. L’intervento di Matteo Di Venosa si focalizzerà sull’architettura d’emergenza e sull’importanza del valore simbolico del luogo, elemento che ogni intervento sul territorio deve necessariamente rispettare; la lecture di Stefano Moor sarà volta a indagare il delicato rapporto tra architettura e natura, troppo spesso avvertito come antitetico; Martino Pedrozzi ci parlerà della relazione tra spazio pubblico e paesaggio attraverso l’illustrazione di alcuni suoi lavori caratterizzati da una grande sensibilità nei confronti della preesistenza e dell’ambiente; il discorso di Maria Cristina Petralla, infine, sarà incentrato sull’approccio paesaggistico per affrontare un progetto architettonico, muovendo dalla convinzione che ogni buona trasformazione di un luogo debba iniziare dalla comprensione della sua anima.
Il Workshop di Rovio, nella varietà delle sue proposte, diventa così un valido strumento per incentivare la riappropriazione dello spazio urbano da parte del cittadino e farne espressione della sua identità.
Informazioni
Le conferenze aperte al pubblico si terranno martedì 12 e mercoledì 13 settembre, 18.30, sotto il portico della Chiesa (in caso di pioggia nell’aula magna del Comune)