Il Monte Ceneri frontiera interna dello sci

Lanostrastoria.ch – Pubblicati video storici degli sport invernali in Ticino
/ 04.02.2019
di Lorenzo De Carli

Quest’anno, a metà gennaio, si è svolta una gara di slitte a motore a San Bernardino. È stata una competizione un po’ speciale, alla quale hanno partecipato piloti a bordo di motoslitte costruite anche decenni fa – una sorta di corsa vintage, in un percorso che non è privo, anch’esso, di una sua storia, perché proprio a San Bernardino, mezzo secolo fa, si svolse una delle prime competizioni di slitte a motore.

Nelle pagine della piattaforma di storia partecipativa lanostraStoria.ch è stato reso disponibile l’unico video della storica competizione svoltasi a San Bernardino nel gennaio di cinquant’anni fa. Conservato su film 16mm e solo recentemente digitalizzato, il video andò in onda nella trasmissione televisiva «Obiettivo sport» nei giorni 19 e 20 gennaio 1969. Lo storico video dedicato a una delle prime gare europee di slitte a motore fa parte di un nutrito dossier interamente composto da video dedicati alla pratica degli sport invernali negli anni Sessanta nella Svizzera italiana, pressoché tutti trasmessi da «Obiettivo sport» e mai più rivisti nell’ultimo mezzo secolo. Uno dei primi documenti risale al gennaio del 1963. A Cardada si svolgeva allora la gara di sci Tre Funi organizzata dallo Sci Club Locarno. Una sintesi di questo slalom speciale – vinto da Francesco Segrada e da Brigitte Flüeler – andò in onda il 14 gennaio 1963. Dando notizia dell’imminente gara, l’8 gennaio 1963, l’«Eco di Locarno» scriveva: «Questa competizione è di grande richiamo e possiamo già annunciare che i concorrenti saranno più di quelli dello scorso anno raggiungendo circa una ottantina di ottimi elementi provenienti dal Ticino, dalla Svizzera interna e dall’Italia.» Curiosa l’osservazione che si legge nel penultimo paragrafo: «Facciamo notare che in questi ultimi anni gli sciatori del basso Ticino hanno compiuto grandi progressi raggiungendo il livello di quelli dell’alto Ticino, più favoriti dalle condizioni ambientali per la pratica dello sport». All’inizio degli anni Sessanta, dunque, il Monte Ceneri divideva la popolazione in due parti: a nord quelli che sapevano sciare, a sud quelli che ci provavano.

Siccome gli altri video pressoché coevi – che documentano, per esempio, i campionati regionali di sci nel 1963 svoltisi a Leontica, la discesa libera di Carì del 1969, gli slalom gigante a Bosco Gurin e al Sasso della Boggia dello stesso anno – mostrano solo competizioni svoltesi nel Sopraceneri, sembrerebbero la prova indiretta di quanto sostenuto dal quotidiano locarnese, senonché, a mano a mano che ci inoltriamo negli anni Sessanta, emergono nomi di sciatori di talento anche del Sottoceneri, verosimilmente a causa non tanto della maggiore o minore vicinanza alla neve, quanto piuttosto di una rapida diffusione sociale della pratica dello sci, che – dapprima  appannaggio delle classi sociali agiate, che potevano permettersi trasferte, alloggi in località turistiche e attrezzature adeguate – diventa un’attività che anche la piccola borghesia ticinese in rapida espansione può permettersi, fino a diventare uno sport popolare grazie all’impegno profuso dagli sci club e dalla scuola. È tuttavia proprio a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta che la generazione del baby boom sviluppa il mito – nel frattempo rapidamente diventato nostalgia – degli sport invernali.

Come in ogni mito, ci sono elementi di realtà. Basterebbe pensare al fatto che una delle più popolari gare sciistiche di allora, la «Pontiade», organizzata dallo Sci Club Crap di Ponto Valentino, si svolgeva ai primi di maggio, mentre lo slalom speciale del San Gottardo, ancora nel 1969, si svolgeva ai primi di giugno – dimostrando che, allora, la neve c’era davvero. È stato il rapido cambiamento del clima degli ultimi tre decenni a trasformare in mito la pratica dello sci in Ticino, che sarebbe del tutto scomparsa senza lo sviluppo delle tecnologie per l’innevamento delle piste.

I video storici pubblicati nelle pagine di lanostraStoria.ch esaltano le prodezze dei campioni di cinquant’anni fa: Francine Martinoli e Gisella Pedimina tra le donne, Roberto Pilotti e Christian Marazzi tra gli uomini. La ricca raccolta di video storici è completata da una serie d’interviste sul rapporto tra giovani, sport e scuola nel 1969 e un servizio televisivo al primo corso di Istruzione Preparatoria (IP), cui furono ammesse le ragazze. Sarebbe stato uno degli ultimi «Corsi IP» prima della nascita, nel 1972, di «Gioventù e Sport».