Dai lavori di segretariato alla compilazione della dichiarazione fiscale fino alla gestione di Patriziati e del sito Swisstrotter, da stampa e assemblaggio fino a impaginazione e scanning. I servizi in ambito commerciale offerti dal settore Azienda dell’associazione inclusione andicap ticino, già Federazione Ticinese Integrazione Andicap (FTIA), si sono nel tempo adeguati alle esigenze del mercato seguendo l’evoluzione tecnologica. Ultimo in ordine di tempo lo shop online, non ancora gestito dalle persone con disabilità essendo stato avviato da poco. L’obiettivo finale dell’Azienda resta l’inserimento di queste persone, formate e seguite da personale qualificato, nel mondo del lavoro.
Il settore Azienda di inclusione andicap ticino è un’impresa sociale, caratterizzata quindi da finalità sociali e non solo economiche, che si distingue da altri progetti analoghi a livello ticinese perché retribuisce i collaboratori sulla base del loro rendimento partendo da salari di mercato. Sara Martinetti, responsabile della comunicazione, sottolinea l’importanza di questo principio, che implica notevoli sforzi finanziari da parte dell’associazione.
Affidato alla responsabilità di Mirella Sartorio, il settore Azienda impiega 42 persone con disabilità per un totale di venti posti di lavoro a tempo pieno. Le percentuali del tempo lavorativo sono variabili, così come le rendite di cui beneficiano i collaboratori. La responsabile è coadiuvata da due operatrici sociali e due coordinatori, suddivisi nei due team operativi corrispondenti ad altrettanti ambiti di lavoro: il primo comprende segretariato e contabilità, il secondo grafica e assemblaggio.
«Siamo partiti all’inizio degli anni Novanta con servizi tradizionali – spiega Mirella Sartorio – ampliando poi l’offerta sulla base delle richieste dei clienti e dei nuovi mezzi di lavoro a disposizione. Da un piccolo gruppo di cinque impiegati siamo cresciuti fino agli attuali 42, tutti occupati nella sede di Giubiasco. In entrambi i settori siamo andati alla ricerca di nicchie di mercato adatte alle caratteristiche della nostra azienda, puntando quindi su compiti che si ripetono, con scadenze ricorrenti e facilmente pianificabili a medio termine. Ai nostri collaboratori assicuriamo formazione teorica e pratica. In questo modo possono acquisire sicurezza e consapevolezza per prepararsi al meglio ad un inserimento nella realtà professionale locale». È quanto avvenuto ad esempio per la giovane Elisa, il cui problema di salute non le ha impedito di diplomarsi quale impiegata di commercio. Dopo essere stata collaboratrice dell’Azienda al 40%, ha trovato un impiego in una banca di Lugano.
Ogni anno in media 2-3 persone con disabilità sono accompagnate nella ricerca di un posto di lavoro o di stage; di solito un paio trova questa occupazione. La loro permanenza nell’impresa sociale dovrebbe essere in media di 2-3 anni, durante i quali il coordinatore per l’aspetto lavorativo e l’operatrice sociale per le competenze socio-educative le seguono sulla base di un piano di sviluppo individuale. Da rilevare, l’evoluzione delle diagnosi con un crescente numero di persone con andicap psichico, in grado di assicurare un’ottima qualità di lavoro senza però la necessaria continuità richiesta dal mercato. È inoltre importante sottolineare come già all’interno della stessa associazione, che conta quasi ottanta collaboratori, numerose mansioni vengano svolte da persone con disabilità.
Fra i servizi del reparto segretariato e contabilità spicca la compilazione della dichiarazione fiscale, già svolta in passato, ma da quest’anno pubblicizzata con l’intento di avvicinarsi maggiormente al territorio. Mirella Sartorio: «Abbiamo creato un piccolo team specializzato in questo compito, svolto per un prezzo modico a favore di persone singole e famiglie. Il lavoro dei collaboratori con disabilità è verificato e convalidato da personale qualificato. Abbiamo compilato oltre 50 dichiarazioni, per lo più di residenti della zona. Questo servizio permette ai privati di scoprire l’attività svolta nella nostra sede e di favorire la nascita di ulteriori collaborazioni, legate ad esempio alla stampa di volantini per associazioni o a operazioni di contabilità».
La ricerca di nuovi incarichi e la diversificazione dei medesimi è uno dei compiti della responsabile del settore Azienda. In questi anni sono stati individuati nuovi segmenti di mercato come le campagne elettorali, le Parrocchie – una ventina quelle per le quali si riscuote la tassa annuale – e i Patriziati. A questi ultimi (oggi 100 enti, pari alla metà del totale) grazie ad un apposito programma informatico si è potuta offrire la gestione contabile richiesta dalla nuova Legge entrata in vigore negli anni Novanta. Intuizione informatica e relativo sviluppo dell’attività anche per quanto riguarda il sito www.swisstrotter.ch, progetto di inclusione andicap ticino che è andato via via rafforzandosi. Esso serve a pubblicare online la disponibilità della Carta Giornaliera del Comune e a gestirne le prenotazioni.
È invece ancora in fase di rodaggio, ma con un notevole potenziale, la vendita online. Il negozio virtuale, per ora curato da Sara Martinetti, ha inaugurato l’attività con un segnalibro legato a «La notte del racconto», evento che si svolge annualmente in quasi tutti i Comuni coinvolgendo circa 15mila tra bambini, ragazzi e adulti. L’Azienda ha prodotto 6500 segnalibri realizzati da un collaboratore di cui 5000 venduti online.
A risentire maggiormente delle difficoltà legate alla situazione economica è il settore grafica e assemblaggio. La concorrenza estera e online ha ridotto il numero di clienti e imposto una riflessione sul passaggio alla digitalizzazione. Diverse mansioni sono già state ripensate estendendo l’offerta alla scansione di documenti e alla grafica legata all’impaginazione.
Pur contando 450 clienti e quasi mille ordini evasi nel 2017, tramite un sondaggio l’associazione si è resa conto che la clientela non conosce l’intera gamma dei servizi proposti dalla sua Azienda. «La promozione di prodotti e servizi, come pure una migliore comunicazione affinché l’equazione FTIA = inclusione andicap ticino sia chiara per tutti, sono le nostre priorità verso l’esterno», concludono Sara Martinetti e Mirella Sartorio. Considerato l’obiettivo finale di un inserimento nel mondo del lavoro «l’associazione intende intensificare l’impegno anche sul fronte delle aziende dove ancora manca la cultura dell’inclusione. I casi esemplari, legati soprattutto alle ditte familiari o alle grandi imprese, devono aumentare e diffondersi». L’appello alle aziende ticinesi disposte ad offrire posti di lavoro alle persone con disabilità è lanciato.