Il terzo Ente Regionale di Sviluppo che presentiamo, dopo quello del Locarnese e Vallemaggia (su «Azione» del 23 settembre) e del Luganese (21 ottobre), è quello del Bellinzonese e Valli (ERS-BV). Un istituto attualmente in fase di transizione dopo che l’ex direttore Raffaele De Rosa ad aprile è stato eletto in Consiglio di Stato. La conduzione della sua agenzia, ovvero l’organo operativo dell’Ente, è attualmente affidata a tre persone: Luca Hess (assistente di direzione), Dante Caprara (che si occupa anche del «Masterplan Valle di Blenio») e Stefano Melera (manager d’area della zona industriale di Biasca). Da gennaio entrerà in funzione il nuovo direttore Manuel Cereda, attualmente responsabile dello sviluppo regionale all’Ufficio dello sviluppo economico del DFE.
Come gli altri Enti regionali anche l’ERS-BV ha il compito di promuovere lo sviluppo economico, valorizzando i potenziali della propria regione in collaborazione con le autorità comunali, cantonali e federali e gli attori presenti sul territorio. Attraverso la sua agenzia offre non solo consulenza, ma anche un accompagnamento ai vari progetti, la partecipazione a gruppi di lavoro d’interesse regionale e cantonale, fungendo nel contempo da sportello per qualsiasi richiesta in ambito di politica regionale e promozione economica. Copre il territorio di quattro distretti – il Bellinzonese, la Riviera, la Leventina e la Valle di Blenio – venti Comuni e una quarantina di Patriziati. Questi ultimi, precisano i tre responsabili sono molto importanti vista la loro intensa attività nella valorizzazione e salvaguardia del paesaggio. Il territorio coperto dall’ERS-BV rappresenta il 43% di quello cantonale, comprende la capitale cantonale e un territorio di un considerevole valore naturalistico e paesaggistico e dal grande potenziale economico, caratterizzato ancora da un ambiente a misura d’uomo, da una buona qualità di vita, situato sull’importante asse Nord-Sud.
Ma veniamo alle attività vere e proprie. Tra le molte, un progetto pilota è quello del Manager d’area, figura integrata nell’ERS-BV dedicata al rilancio e alla promozione della zona industriale di Biasca, la quale è da annoverare tra i poli di sviluppo economico cantonali. «L’obiettivo – spiega Dante Caprara – è quello di favorire lo sviluppo economico della regione, supportando le aziende presenti e agevolare l’arrivo di nuove ad alto valore aggiunto. Ciò per creare nuovi posti di lavoro (a breve grazie a ulteriori insediamenti saranno presenti in totale circa 300 impieghi). Tra i principali compiti vi è l’accompagnamento ai bisogni degli imprenditori, la loro messa in rete, la ricerca di collaborazioni per ridurre i costi, senza dimenticare la promozione dell’area». L’obiettivo è quello di rafforzare il concetto di polo di sviluppo economico, così come si stanno sviluppando altri poli del genere, per esempio ad Arbedo-Castione e sul sedime dell’ex Monteforno in Bassa Leventina. Tutti progetti che l’ERS-BV sta accompagnando.
L’ERS-BV è stato pure pioniere nello sviluppare un «masterplan regionale». È il caso della Valle di Blenio che come evidenzia Caprara nel 2015 «si è dotata di un piano strategico con una visione di sviluppo a medio termine, orientato a trasformare il potenziale della valle sulla base di indirizzi e priorità condivise». Diversi gli esempi che hanno confermato questa volontà. Partendo dal nuovo Centro Sci Nordico di Campra d’importanza nazionale, aperto nelle scorse settimane il cui scopo sarà di promuovere un’offerta sportiva e turistica non solo in inverno, ma sulle quattro stagioni. Per continuare con il progetto di riqualifica e riposizionamento turistico del Centro Polisportivo di Olivone nel quale è prevista un’area di campeggio con piscina, delle aree ludiche per famiglie e un punto di ristoro per i visitatori. Si possono pure menzionare i progetti legati al riposizionamento anche estivo delle stazioni sciistiche, si veda ad esempio il progetto «Campo Blenio-Ghirone Estate», che prevede vari contenuti volti a migliorare la ricettività e l’offerta turistica per la bella stagione, oppure quello del rilancio della regione del Nara con i suoi impianti di risalita anche grazie alla realizzazione di nuovi percorsi MTB. «L’idea alla base è quella di destagionalizzare e diversificare l’offerta turistica mettendo in rete le varie iniziative», sottolinea ancora Dante Caprara. In tal senso si inseriscono pure tutta una serie di altri progetti come l’Osservatorio astronomico a Gorda, la promozione e valorizzazione della regione del Lucomagno o della Valle Malvaglia.
A livello regionale l’ERS-BV è inoltre coinvolto in tutta una serie di altri progetti. Per la Leventina ad esempio nella realizzazione del Centro nazionale Freestyle promosso da Valbianca Sa, nella copertura dell’A2 ad Airolo, nella valorizzazione dell’area turistica del San Gottardo o ancora nel progetto della nuova Valascia. La lista dei progetti potrebbe continuare andando a toccare anche altri settori e regioni del comprensorio, come nel caso del nuovo polo biomedicale tecnologico di Bellinzona, o nel sostegno dato alle varie piccole medie imprese della regione, come pure alle varie iniziative legate alla valorizzazione della montagna (comprese capanne e alpeggi) e del patrimonio storico culturale. Una particolarità dell’ERS-BV riguarda pure il suo ruolo di segretariato nella Commissione regionale dei trasporti, attiva su più fronti per promuovere un’adeguata mobilità e accessibilità nelle Tre Valli.
Qualche cifra, infine, in merito al Fondo di promovimento regionale, uno strumento voluto per sostenere concretamente piccoli e medi progetti ben ancorati al nostro territorio. Dal 2011 al 2018 sono stati sostenuti 326 progetti, generando investimenti per 50 milioni di franchi nei vari settori (imprese, turismo, agricoltura, servizi di base, valorizzazione del territorio, ecc.). Tutto ciò per un effetto leva importante: ogni franco stanziato ha permesso un investimento di circa 10 franchi, consentendo di creare o mantenere circa 100 posti di lavoro.