Il piano di Magadino è forse il più grande laboratorio di trasformazione territoriale del nostro paese. I lavori di bonifica cominciarono nel 1888 e si protrassero fino al 1939. Ciò che accadde nei decenni successivi ha fatto di questa zona il luogo in cui la tensione tra tradizione e modernità si è espressa con esemplare evidenza. Terreni in un primo tempo destinati all’agricoltura vennero subito contesi da altre attività, da case di abitazione, da vie di comunicazione, da insediamenti industriali, da centri commerciali e presto lo saranno dalla «città diffusa».
Nel 2011, presso il castello di Sasso Corbaro, il Consorzio Correzione Fiume Ticino presentò i suoi 125 anni di attività con una bella mostra – curata da Paola Piffaretti con la consulenza di Christian Luchessa – intitolata «Lo scorrere del fiume, l’opera dell’uomo», informando sulla storia del fiume e del Consorzio stesso con foto, libri e filmati. Mostre come queste permettono di osservare le trasformazioni di un territorio e, per il tempo della mostra stessa, consentono ai visitatori di prendere coscienza di cambiamenti che, talvolta, erano così strettamente intrecciati alle loro vite, da metterli nella condizione di percepirli come un continuum che non permette di vedere gli snodi dei profondi rivolgimenti. Sono proprio le foto e filmati dei mutamenti di un territorio che ci fanno capire che cosa stava di fronte a noi giovanissimi o ai nostri padri.
La piattaforma di storia partecipativa «lanostraStoria.ch» (vedi «Azione» del 7 agosto 2017) svolge una funzione preziosa proprio per la forza persuasiva con la quale riesce non solo a documentare i profondi cambiamenti del nostro territorio, ma anche – grazie al viaggio nel tempo che permette – a portarci vicinissimi a vissuti personali remoti o che sono stati esperienza diretta di padri e madri. Da questo punto di vista, i filmati dedicati alla bonifica del piano di Magadino disponibili su «lanostraStoria.ch» sono straordinari. Fanno parte di un fondo di video amatoriali che la RSI ha digitalizzato, documentato e archiviato nelle sue Teche, e poi restituito ai legittimi proprietari. Spiccano tra questi filmati realizzati tra gli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso quelli dell’ingegnere agricolo Emilio Molo. È certo che questi video costituiranno presto dei documenti imprescindibili per l’attività didattica nelle scuole ticinesi perché consentono di avere accesso diretto a documenti di prima mano che illustrano nei dettagli un lavoro di bonifica che, finora, nei testi di storia, era stato descritto a parole o mostrato in poche foto. I documenti messi a disposizione da «lanostraStoria.ch», invece, consentono di vedere i macchinari usati, l’organizzazione del lavoro, e l’attività degli operai – molti dei quali erano internati polacchi.
I filmati girati da Emilio Molo mostrano i binari posati sul terreno in corso di bonifica allo scopo di farvi transitare carrelli che venivano riempiti là dove era previsto il nuovo alveo del fiume Ticino, e scaricati in terreni paludosi destinati allo sfruttamento agricolo. La camera di Molo ha ripreso trenini e gru attivi nell’opera di bonifica, ma anche i primi trattori cingolati usati in Ticino. È Molo che filma gli operai mentre sistemano le lastre di pietra sul bordo del ruscello. Sono soldati internati polacchi che, all’inizio della guerra, guadagnavano 1 franco al giorno e che giungeranno a guadagnarne 6 in seguito, e documentandoci Molo che gli operai facevano la doccia il sabato in caserma a Bellinzona, ci consente non solo di vedere quanto accadeva sul piano – talvolta sotto gli occhi dell’intero Consiglio di Stato in trasferta – ma anche di entrare nelle vite di chi vi lavorava.
Quanto ci ha lasciato Emilio Molo è di grande importanza e studiarne i filmati osservando nello stesso tempo le carte storiche di Swisstopo consente di fare un viaggio nel tempo ricco non solo d’informazioni ma anche di emozioni. La disponibilità di questi documenti su «lanostraStoria.ch» crea le condizioni di un accesso diretto a fonti storiche di prima mano e di permettere a chiunque di dare un contributo, pubblicando foto e filmati rimasti in album e scatole in soffitta e che potrebbero essere anch’essi di grande aiuto a scuola per mostrare gli stupefacenti cambiamenti che ha conosciuto il nostro paese.
* Redattore responsabile e moderatore della piattaforma lanostraStoria.ch