Una tradizione propositiva incentrata sulla cura del territorio a favore dell’intera comunità. Così si presenta oggi in Ticino il Patriziato, corporazione di diritto pubblico di origine ottocentesca proprietaria del 70% del territorio cantonale. Per apprezzare il lavoro dei 201 Patriziati ticinesi occorre conoscere le loro molteplici attività e l’indotto economico che ne deriva. La collaborazione con la Fondazione Lingue e Sport per sensibilizzare le nuove generazioni o la recente iniziativa degli enti luganesi «PatriziAmo», esposizione allestita nel patio di Palazzo Civico durante la Festa d’Autunno, dimostrano la volontà di tramandare l’impegno a favore di una gestione sostenibile del territorio coinvolgendo tutta la popolazione.
Realtà patriziali molto diverse – da quelle alpestri a quelle urbane ricche di infrastrutture – sono riunite dal 1938 nell’ALPA (Alleanza Patriziale Ticinese), sostegno per i suoi membri nella collaborazione fra i medesimi e con i Comuni, nonché punto di riferimento per il Cantone. Da tredici anni è presieduta da Tiziano Zanetti di Bellinzona, la cui storia patriziale è significativa rispetto alle sfide con le quali è confrontato oggi un numero crescente di Patriziati. La famiglia Zanetti è infatti patrizia di Daro che con Ravecchia e Carasso nel 1907 si aggregò a Bellinzona. Il fenomeno delle aggregazioni, che negli ultimi anni ha subito un’accelerazione, induce i Patriziati a nuove forme di intesa, come spiega il presidente dell’ALPA. «A Lugano l’iniziativa “PatriziAmo”, che ha avuto un ottimo riscontro di pubblico, rappresenta sì l’occasione di farsi conoscere verso l’esterno offrendo un’immagine aggiornata dei Patriziati, ma anche il punto di partenza per una collaborazione più intensa fra enti con il medesimo statuto operanti in realtà territoriali diverse».
La maggior parte dei Patriziati si occupa di territorio non urbanizzato. Pascoli e boschi vanno curati. Una rete di sentieri di montagna ben tenuta, strutture alpestri affidate alla gestione di casari che offrono prodotti di qualità, aziende forestali con altrettante ricadute economiche, sono esempi di attività importanti non solo per la gestione del territorio. Esse favoriscono infatti tutta la comunità, in alcuni casi con benefici economici di rilievo, così come avviene nei Patriziati urbani. Tiziano Zanetti: «Ad esempio golf, lido e porto di Ascona sono di proprietà del Patriziato che offre così nel contempo posti di lavoro e aree di svago per la popolazione. In altre situazioni troviamo terreni concessi in diritto di superficie come nella zona industriale dello Zandone a Losone al cui sviluppo il locale Patriziato ha contribuito in modo determinante alcuni decenni or sono. Va infine sottolineato che i Patriziati sono obbligati a reinvestire nel territorio i profitti derivanti dalle loro attività». Alcuni, soprattutto nel Sopraceneri, sono finanziariamente più solidi. Se la situazione a livello economico e di popolazione diventa precaria, l’ALPA cerca di promuovere aggregazioni fra enti confinanti. Filo guida delle decisioni è lo studio strategico «Visioni e prospettive per il Patriziato ticinese» realizzato nel 2009 dalla Sezione degli enti locali del Dipartimento istituzioni in collaborazione con l’ALPA e di cui è previsto un aggiornamento.
Per il Cantone le amministrazioni patriziali rappresentano infatti un partner importante nella gestione del territorio. Questo è d’altronde il senso delle loro origini risalenti alle Vicinìe medievali, prima forma di organizzazione delle comunità rurali. Con la nascita del Cantone Ticino nel 1803 vennero istituiti i Comuni con compiti prettamente amministrativi, mentre dagli antichi organismi per la gestione delle proprietà comunitarie derivarono i Patriziati. In questi ultimi i diritti di voto ed eleggibilità sono riservati ai discendenti delle famiglie patrizie.
I patrizi ticinesi sono oggi stimati in oltre 90mila, ma manca un catalogo patriziale elettronico che ne attesti il numero e ne faciliti la gestione. Potrà essere allestito una volta approvata la revisione della Legge organica patriziale in vigore dal 1992, revisione parziale attualmente in corso. Precisa al riguardo il presidente: «La revisione prevede l’inserimento di un articolo che offrirà la base legale per avviare questo impegnativo progetto. Nella fase di consultazione della nuova Legge, l’ALPA ha dato la possibilità a tutti i Patriziati di far pervenire le loro osservazioni e la rispondenza è stata quasi totale a dimostrazione dell’interesse che anima le amministrazioni patriziali». Tiziano Zanetti sottolinea inoltre come le aggregazioni comunali abbiano favorito la disponibilità di tempo di alcune persone prima impegnate nella gestione del Comune.
I Patriziati guardano però anche ai giovani per riuscire a tramandare l’amore e quindi la cura del territorio. Come avvicinarli? Innanzitutto facendo loro scoprire quali sono le attività nelle quali i Patriziati rivestono un ruolo essenziale. L’ALPA e il suo presidente sono particolarmente fieri della collaborazione con la Fondazione Lingue e Sport, avviata oltre vent’anni fa e intensificata nell’ultimo decennio. «Durante i loro corsi estivi – spiega Tiziano Zanetti – vengono organizzate numerose giornate di lavoro e sport basate sul principio “provare a fare” abbinando impegno e divertimento. La scorsa estate sono state allestite dodici proposte animate da persone competenti che hanno consentito a circa tremila giovani di conoscere più aspetti della realtà patriziale: dal funzionamento di un’antica segheria a quello delle cantine, dalla vita degli animali selvatici alla cura del bosco, al lavoro nelle cave. Ogni anno l’offerta è aggiornata per assicurare nuovi stimoli». La «Rivista Patriziale» e il sito internet sempre aggiornato – ricorda ancora Zanetti – risultano poi essere i veicoli determinanti per trasmettere tutto quanto di buono viene proposto.
Il principio caro al presidente dell’ALPA e a tutti i patrizi che operano quali volontari a favore del territorio ticinese di «conoscere la nostra realtà per apprezzarla, curarla e tramandarla» ben riassume lo spirito secondo il quale operano i Patriziati nell’era moderna. Il territorio è in continua evoluzione e con esso le attività che l’uomo vi svolge, ma la sua gestione sostenibile a favore della comunità resta l’obiettivo prioritario. In Svizzera i Patriziati sono oltre duemila in 18 Cantoni e l’associazione mantello SVBK (Schweizerischer Verband der Bürgergemeinden und Korporationen/Federazione svizzera dei Patriziati), nel cui comitato siede anche Tiziano Zanetti, è stata costituita proprio in Ticino nel 1947. L’attività patriziale ticinese per il suo funzionamento e sviluppo gode da parte della Federazione di particolare attenzione e rispetto.
Informazioni
www.alleanzapatriziale.ch