L’obbligo di aggiornarsi sulle norme della circolazione stradale non esiste e la riconsegna della licenza di condurre in età avanzata resta ancora un tabù. Eppure uscire da un corso teorico e pratico avendo chiarito i dubbi, sentendosi più sicuri e con la consapevolezza di essere ancora idoneo a una guida corretta dovrebbe essere un incentivo a confrontarsi serenamente con la propria situazione. Chi approfitta delle opportunità offerte dai corsi organizzati da molti anni dalla sezione Ticino del Touring Club Svizzero (TCS) conferma i benefici di poter verificare le nuove norme legislative in materia e di provare sulla pista situazioni particolari con le quali rischia di essere confrontato sulla strada.
La riflessione sull’idoneità alla guida riguarda tutti e non deve colpevolizzare gli automobilisti anziani, malgrado i recenti gravi incidenti registrati dalle cronache e legati in particolare alla circolazione in contromano. «Le entrate in contromano in autostrada hanno purtroppo sovente esito letale – spiega Marco Gazzola, responsabile dei corsi del TCS – ma sono per fortuna casi rari. In generale la fascia d’età nella quale si registra il maggior numero di incidenti è quella fra i 40 e i 50 anni, perché la persona anziana tende ad assumere un atteggiamento più distensivo e prudente. Non è pertanto corretto generalizzare e l’innalzamento dell’età da 70 a 75 anni per il controllo medico biennale tiene appunto in considerazione l’evoluzione della salute della popolazione anziana. Da rilevare, che il legislatore ha invece introdotto da diversi anni condizioni più esigenti per l’ottenimento della licenza di condurre (compreso un corso pratico), perché si registravano numerosi incidenti nella fascia d’età 18-24 anni, incidenti ora diminuiti».
Tornando agli anziani, quali sono le maggiori difficoltà dimostrate dalla guidatrice e dal guidatore che rientra in questa categoria? Risponde Marco Gazzola: «In primo luogo vorrei proprio sottolineare che i nostri corsi sono ben frequentati anche dalle donne. Lavoriamo regolarmente con associazioni di pensionati che offrono questa opportunità ai loro soci. Le domande riguardanti precedenze e rotonde sono sempre numerose a dimostrazione che l’utilizzo di queste ultime genera incertezza. Dal punto di vista pratico notiamo come la frenata d’emergenza sia per alcuni automobilisti una novità. Non hanno magari mai avuto necessità di usarla e non sanno con quale intensità schiacciare il pedale o come reagisce il sistema di frenata ABS».A confermare il punto di vista dell’istruttore è il presidente dell’Associazione Pensionati dello Stato Franco Lazzarotto che spiega: «Il corso Terza età del TCS suscita sempre grande interesse presso i nostri soci che sovente desiderano seguirlo una seconda volta. Con 3300 affiliati dobbiamo però garantire la priorità ai nuovi interessati. Proponiamo questa attività più volte all’anno incentivando la partecipazione con un contributo finanziario per stimolare la presa di coscienza della propria situazione anche in vista di una futura riconsegna della licenza. La libertà di muoversi con il proprio mezzo è importante, ma finisce dove inizia quella degli altri automobilisti. Gli anziani hanno a disposizione molto tempo e nella maggior parte dei casi possono quindi usufruire dei mezzi pubblici».
Per Franco Lazzarotto questo gesto di responsabilità nei confronti di se stessi e degli altri non deve essere vissuto come un’onta, bensì appunto con la consapevolezza di agire per il bene comune. Consapevolezza che ha dimostrato nelle scorse settimane Renato Gazzola (padre di Marco), figura storica della sezione Ticino del TCS quale direttore e portavoce per la Svizzera italiana. A 74 anni rendendosi conto di «non avere più l’acuità visiva di un tempo» – ha spiegato in un’intervista a «il Caffè» – ha rinunciato a guidare come atto «doveroso e responsabile dopo essermi battuto per una vita per la sicurezza stradale».
Con il corso Terza età, organizzato una decina di volte all’anno e della durata di una giornata, si vuole accrescere la sicurezza degli anziani nella circolazione stradale. È quindi un corso di aggiornamento sulle nuove norme, che tocca pure aspetti quali il comportamento del conducente in situazioni di traffico difficile. «Le persone anziane – precisa al riguardo Marco Gazzola – sono spesso insicure in queste situazioni, disturbando gli altri utenti della strada con il rischio di confusione e conseguente pericolo. I partecipanti al corso apprezzano in modo particolare il pomeriggio dedicato alla pratica che prevede, oltre alla frenata d’emergenza, prove su diversi tipi di aderenze per simulare un fondo scivoloso. Spesso si riesce a comprendere queste condizioni solo sperimentandole di persona». Al riguardo il presidente dei pensionati dello Stato richiama da parte sua l’attenzione sui tempi di reazione e gli spazi di frenata in relazione alla velocità. «In pista si sa che bisogna frenare con decisione quando si arriva al cono, mentre nel traffico qualche secondo va ancora perso nella percezione del pericolo».
Capacità di concentrazione, vista, agilità fisica (riuscire ad effettuare la retromarcia), malattie e assunzione di farmaci sono aspetti che non possono essere sottovalutati. Per coloro che sono confrontati con questi problemi e verosimilmente sono anche un po’ più avanti con gli anni, il TCS offre il corso Generazione 70+. Marco Gazzola: «Si tratta di un corso sempre sull’arco di una giornata, ma solo teorico. Oltre ad un maestro conducente, che spiega l’evoluzione delle regole della circolazione stradale toccando anche la prevenzione, i sistemi di sicurezza dell’automobile e i comportamenti alla guida, facciamo appello ad altre due figure professionali. Il pomeriggio è infatti dedicato agli interventi di un avvocato e di un medico geriatra. Il primo affronta in particolare questioni sensibili come le conseguenze degli incidenti stradali e il mantenimento della licenza di condurre, mentre gli aspetti legati alla salute e alle visite mediche obbligatorie sono di competenza del geriatra. Finora al termine della giornata veniva consegnato un buono per una lezione di guida pratica con un maestro conducente del TCS. Abbiamo però notato che solo un quarto dei partecipanti utilizza questa possibilità. È un peccato, perché non si tratta di un esame, bensì di un’uscita lungo i percorsi abituali che si conclude con consigli verbali e confidenziali con l’obiettivo di migliorare la guida. La guidatrice o il guidatore non ha quindi nulla da temere. Considerato però il riscontro, abbiamo deciso di modificare l’impostazione del corso riducendo il costo del medesimo (a 100 franchi per i soci TCS e 200 per i non soci, come il corso Terza età) e offrendo la possibilità di acquistare successivamente, sempre ad un prezzo di favore (50 franchi), il buono per la lezione. Speriamo così di rendere la proposta più attrattiva senza togliere la possibilità di guidare con un esperto».
Marco Gazzola e Franco Lazzarotto sottolineano entrambi l’importanza della cerchia familiare nelle questioni legate alla guida degli anziani. Come precisato in apertura, non è possibile generalizzare. Vi sono persone già entrate nella quarta età ancora in grado di condurre in modo fluido e sicuro, mentre altre, all’anagrafe più giovani, a causa di un invecchiamento precoce o dell’insorgere di problemi di salute faticano a destreggiarsi in un traffico sempre più intenso e soprattutto faticano ad ammetterlo. Valutare magari a distanza la guida di un familiare anziano, renderlo attento a eventuali modifiche sui suoi percorsi quotidiani, discutere la possibilità di muoversi con mezzi sostitutivi, sono i consigli dei nostri interlocutori.
Chi ha partecipato ai corsi destinati ad un aggiornamento sulle norme della circolazione stradale e sui veicoli, provando personalmente a confrontarsi con le situazioni a rischio, ribadisce l’utilità dei medesimi, a vantaggio di tutti gli utenti della strada. Il desiderio di guidare il più a lungo possibile è legittimo e in genere motiva a frequentare queste lezioni dove si condividono le rispettive esperienze e dalle quali si esce formati e rinfrancati.