Il 2019 secondo l’oroscopo cinese è l’anno del maiale. Animale che per la tradizione orientale rappresenta prosperità e solidità economica: che sia di buon auspicio anche per il mondo dei motori? Forse, ma non è detto.
Di fatto, tante, anzi tantissime sono state le novità presentate al Salone Internazionale dell’Auto di Shanghai che si è da poco concluso. Tra queste anche Aston Martin Rapide E. La prima elettrica della storia del prestigioso marchio inglese.
Sviluppata in collaborazione con Williams Advanced Engineering, monta una coppia di propulsori elettrici sull’asse posteriore in grado di erogare una potenza combinata di 610 cavalli. L’autonomia di oltre 320 chilometri è garantita da un pacco batterie agli ioni di litio da 65 kWh e tensione di 800 volt che è incapsulato in un involucro di carbonio. Le prestazioni? 250 chilometri orari la velocità massima e meno di 4 secondi per scattare da ferma a cento orari.
Riflettori puntati anche su un altro marchio inglese che ha fatto la storia dell’automobilismo sportivo: Lotus. Gli ingegneri britannici hanno confermato la produzione della Type 130 elettrica. Il Ceo di Lotus Phil Popham ha dichiarato in proposito che la «Type 130 sarà la Lotus più dinamica della nostra storia. Segna una svolta per il nostro Marchio ed è una vetrina di ciò di cui siamo capaci e di ciò che verrà da Lotus». La vettura in veste definitiva sarà svelata a Londra, città natale di Lotus, alla fine di quest’anno.
Elettrico anche lo Sport Utility Vehicle mostrato da Volkswagen. Si chiama ID.Roomzz e prefigura un tecnologico e grande Suv che dovrebbe arrivare nelle concessionarie nel 2021. Sette posti e due motori elettrici in grado di erogare una potenza massima di 306 cavalli scaricabili a terra dalle quattro ruote motrici. L’autonomia? 450 chilometri. E per ricaricare le batterie all’80% sarebbero sufficienti solo 30 minuti. Non male.
Non è invece elettrico, almeno per ora, il Concept Mercedes GLB. Sotto il cofano, il motore a benzina quattro cilindri M 260 con cambio a doppia frizione 8G-DCT, potenza massima di 224 cavalli e coppia di 350 NewtonMetro. La nuova Stella che affiancherà la versatile GLA ha una lunghezza di 4 metri e 63 centimetri e può ospitare fino a sette persone.
Questi sono solo alcuni tra i mezzi che hanno acceso gli entusiasmi del pubblico cinese. Va detto che nonostante il 2019 sia come riferito in apertura l’anno del maiale, il mercato dell’auto cinese non va per ora così bene. Vero che si tratta del primo mercato al mondo, ma vero altresì che marzo ha registrato il decimo calo mensile consecutivo delle vendite. Attenzione però: se da una parte si sta vivendo una flessione nelle vendite generalizzata, dall’altra si prevede un aumento del 40% delle vendite di auto a «nuove energie» ovvero dotate di alimentazioni non tradizionali. Numeri importanti che giustificano la fretta dei costruttori nel voler rendere disponibili al più presto mezzi di nuova generazione.
Si parla sempre di nuove tecnologie relative ai propulsori, ma anche il design ha la sua importanza e a ricordarlo ci pensa il Gruppo Renault. Già presente con un dipartimento design in Francia, Romania, Corea del Sud, Brasile e India persegue la sua strategia di espansione internazionale con l’apertura di un nuovo centro di progettazione a Shanghai. Il nuovo Renault Design Center Shanghai progetterà i futuri modelli del Gruppo rispondendo alle aspettative dei clienti cinesi.