«È di nuovo il momento di preparare il binocolo e drizzare le orecchie!». Questa l’esortazione di BirdLife Svizzera e Ficedula che durante la prima settimana di maggio hanno invitato la popolazione a partecipare all’iniziativa «Uccelli dei nostri giardini». Il progetto chiedeva di passare un’ora a contare gli uccelli intorno a casa o in un parco vicino. Una partecipazione a priori definita facile e divertente dai due sodalizi: «Partecipare a questo tipo di azione permette di sperimentare qualcosa di coinvolgente, e di scoprire se l’habitat attorno a casa propria è adatto agli uccelli».
C’è sempre qualcosa di interessante da osservare: «La famiglia di passeri sul tetto della vostra casa o i rampichini e le tortore dal collare sugli alberi del giardino». È un’attività sempre consona a tutti, giovani e meno giovani: «Questo tipo di partecipazione è facile e non sono necessarie conoscenze particolari; coloro che non hanno un giardino proprio possono registrare gli uccelli dal loro balcone o in un parco vicino, mentre le osservazioni vanno segnalate comodamente su www.birdlife.ch/azione o con la nuova app «Vogelführer BirdLife Schweiz».
Questo è l’anno in cui BirdLife Svizzera festeggia il suo centesimo compleanno, con l’obiettivo di superare il precedente record di 7072 partecipanti fra persone, famiglie e classi scolastiche. Dal canto suo, anche Ficedula nel nostro Cantone ha spronato la popolazione a esplorare le aeree verdi della propria abitazione (sempre per un’ora fra il 4 e l’8 maggio), anche solo affacciandosi dal balcone o passeggiando in un parco, per vestire i panni di un birdwatching occasionale ma non per questo meno attento, dato che tra le richieste vi era quella di evitare i conteggi multipli degli stessi individui. Dopo l’ora di osservazione, le segnalazioni sono state inoltrate a chi di dovere e i dati valutati e poi condivisi coi partecipanti.
A conti fatti, sono comunque notevoli i risultati di questo 2022, anno particolare che segue il lunghissimo periodo pandemico. Per quanto attiene a BirdLife, in Svizzera, «più di 4200 persone sono uscite a cercare gli uccelli intorno alle loro case». Insieme hanno riportato 135’445 uccelli, le cui specie più frequenti sono state, in ordine: «Merlo, Passera europea e Cornacchia nera, seguite da Cinciallegra, Gazza e Codirosso spazzacamino».
In termini di numero di individui segnalati, tuttavia «i Passeri europei sono in testa con 26’867 soggetti, mentre negli ultimi anni sono state registrate sempre più Cornacchie nere e Tortore dal collare. Viceversa, è diminuito il numero di segnalazioni di Martin pescatore e Verdone». Secondo gli esperti la valutazione dei risultati mostra anche altro: «Gli uccelli preferiscono giardini naturali con piante autoctone e molte strutture come cataste di legno o anche uno stagno».
Strutture che forniscono, tra le altre cose, anche un habitat per gli insetti come importante fonte di sostentamento per gli uccelli, soprattutto durante la stagione della nidificazione: «In media, in questi giardini naturali sono state registrate 12,3 specie. Al contrario, sono state contate solo 7,2 specie nei giardini dove mancano questi importanti elementi di habitat».
Per quanto attiene all’iniziativa svoltasi nel canton Ticino, Chiara Scandolara di Ficedula dice che si sarebbe aspettata una maggiore partecipazione: quest’anno infatti è stata un po’ debole rispetto al record raggiunto nell’anno di pandemia e di lockdown quando, spiega, «le persone avevano più tempo da mettere a disposizione». A ogni modo, la più che soddisfacente partecipazione si è attestata attorno alle 200 persone, che hanno osservato un totale di 3508 individui di ben 89 diverse specie, spiega Chiara: «Al primo posto sempre il Merlo. Poi, invece della Passera europea in Ticino abbiamo naturalmente la Passera d’Italia».
Il resto della classifica rispecchia più o meno quella di BirdLife del resto della Svizzera: «Seguono Cinciallegra e Codirosso spazzacamino; al posto della Cornacchia nera c’è quella grigia. Infatti, sia per i Passeri sia per le Cornacchie, la Svizzera italiana ha queste sue specie diverse, tipiche di quest’area biogeografica, ma rimangono comunque molto comuni». A suffragio di ciò, la nostra esperta spiega: «La Gazza è molto più comune al nord delle Alpi che non in Ticino (la ritroviamo rispettivamente dal quinto all’ottavo posto). Anche se negli ultimi anni si è notata una sua grande espansione pure nel nostro Cantone».
Così come BirdLife, anche Ficedula ha sempre molto a cuore il miglioramento dell’habitat degli uccelli dei giardini, e si batte a favore della biodiversità: «Realizziamo numerosi progetti di conservazione per le specie in pericolo e i loro habitat, dalla Civetta al Martin pescatore, passando per l’infrastruttura ecologica». L’obiettivo generale è quello di rendere tangibile la natura, motivando le persone a proteggerla. Questo è possibile con differenti iniziative anche a livello nazionale: «Dai centri natura BirdLife, alla rivista “Ornis” e a una vasta gamma di corsi».
Interessante, a questo proposito, la mostra itinerante In volo per la biodiversità attualmente in viaggio in circa cinquanta località della Svizzera: «Il fulcro della mostra interattiva sulle infrastrutture ecologiche è un simulatore di volo che permette ai visitatori di volare come una farfalla attraverso un prato». Un’esperienza virtuale che, secondo il sodalizio promotore: «Scatena una sensazione molto simile alla felicità».