La paternità, il cognome del figlio, il domicilio, l’autorità parentale, il mantenimento sono alcune questioni che si prestano a dubbi e interrogativi quando un figlio nasce da genitori non coniugati. Un pratico opuscolo, pubblicato dall’associazione donnedellaterra con il patrocinio del Comune di Paradiso e curato dalla presidente Mara Casanova, risponde con un linguaggio accessibile ma preciso alle molteplici domande che una nascita al di fuori del matrimonio può portare con sé. Al centro delle indicazioni, riflesso della legislazione in vigore, un’unica preoccupazione: il benessere del bambino.
Il neonato simbolicamente scrive in copertina «Cara Mamma… Caro papà», evidenziando subito la necessità di crescere in un ambiente sano con la presenza e l’accompagnamento di entrambe le figure genitoriali. Ciò non è sempre scontato, semplice o possibile. L’esperienza professionale dell’autrice glielo ha ampiamente dimostrato e l’ha indotta a promuovere questa pubblicazione. Mara Casanova da diciotto anni è segretaria presso l’Autorità Regionale di Protezione (ARP) di Paradiso, attività affiancata per diversi anni dal ruolo di responsabile dei Servizi sociali del medesimo Comune. Ricordiamo che l’ARP è un’autorità civile che si occupa della protezione dei minori e degli adulti. Nel Cantone sono state costituite nel 2001 diciotto Commissioni tutorie regionali, ora Autorità Regionali di Protezione, che esercitano la loro funzione su altrettanti comprensori giurisdizionali. A seguito di alcune aggregazioni comunali le ARP sono oggi sedici; la sede di Paradiso copre il territorio di dieci Comuni.
I casi gestiti dall’ARP di Paradiso, oltre ad essere in costante aumento, svelano sempre nuove e diverse problematiche. Mara Casanova è al fronte per rispondere a domande telefoniche, indirizzare ai servizi preposti, organizzare e partecipare agli incontri con chi ne fa richiesta. «Alla fine dello scorso anno – spiega la nostra interlocutrice – ho ricevuto molte chiamate da giovani donne in difficoltà. In attesa di un figlio o neomamme, chiedevano lumi sulle questioni che sono poi diventate i capitoli dell’opuscolo. Ho pensato di riassumere le informazioni principali fornendo indicazioni anche sugli aiuti sociali, sulle sedi dell’Ufficio dell’aiuto e della protezione e su quelle delle ARP».
L’iniziativa è stata promossa attraverso l’associazione «donnedellaterra» che Mara Casanova ha fondato due anni or sono. Il suo nome non deve indurre a pensare a un universo esclusivamente femminile. L’obiettivo, precisa la presidente, è di «agire per fronteggiare tristi realtà di degrado, povertà e solitudine che coinvolgono bambini, donne, uomini, famiglie intere. A medio termine vorremmo aprire –possibilmente al di fuori del contesto cittadino caratterizzato da maggiori servizi sociali – una casa di accoglienza per mamme e bambini dove le prime siano sostenute nel loro ruolo e partecipino attivamente alla gestione giornaliera della stessa».
Focus di questo progetto, dell’opuscolo e dell’impegno quotidiano di Mara Casanova è il bambino, al quale si cerca di garantire un’infanzia serena che gli permetta di crescere con gli strumenti necessari per affrontare la vita adulta. I mezzi a disposizione sono quelli forniti dalla Legge, nello specifico il Codice civile svizzero, la Legge sull’organizzazione e la procedura in materia di protezione del minorenne dell’adulto e la Legge sull’armonizzazione e il coordinamento delle prestazioni sociali (LAPS). I problemi sollevati da giovani mamme, coppie non sposate impreparate alla nascita di un figlio o genitori non coniugati che si separano, concernono soprattutto gli aspetti finanziari e le relazioni personali. Entrambe le questioni sono trattate nella pubblicazione. Lo scopo delle disposizioni legislative spiegate nella medesima e durante gli interventi dell’ARP è quello di garantire i diritti e i doveri di tutte le parti in causa, bambini in primis. Ad esempio il padre ha il diritto di riconoscere il figlio anche se la madre è contraria, l’autorità parentale congiunta è la regola e un genitore può esserne privato solo in casi eccezionali e motivati, il consenso dell’altro genitore è necessario per cambiare domicilio perché la modifica può avere ripercussioni rilevanti sull’esercizio dell’autorità parentale e sulle relazioni personali con il figlio. Da precisare, inoltre, il ruolo stesso dell’ARP, da non confondere con un servizio di consulenza o mediazione, poiché si tratta di un’autorità preposta a garantire determinati diritti e quindi a prendere misure in ossequio alla Legge. Fra queste, ad esempio, l’istituzione di un diritto di visita sorvegliato e la nomina di un curatore educativo per assicurare e sorvegliare lo svolgimento degli incontri mediando fra la madre e il padre. Il rischio che il figlio diventi merce di scambio fra genitori in lite è purtroppo sempre elevato.
L’Autorità Regionale di Protezione svolge il compito che le è stato assegnato dal Legislatore intervenendo in modo drastico solo quando il benessere del bambino è pregiudicato. Mara Casanova: «Grazie a un’ottima rete di collaborazioni instaurata con i servizi presenti sul territorio – nel caso di Paradiso facilitata dalla prossimità fisica dei diversi uffici – è possibile intervenire velocemente con aiuti mirati. Si parte da un’analisi del problema, che in genere non è unico ma piuttosto la somma di un insieme di difficoltà, si valutano le rispettive capacità genitoriali (con il contributo dei servizi preposti) e infine si stabiliscono le priorità nella ricerca di soluzioni di compromesso. Va ribadito che l’obiettivo è di accogliere i genitori e di appianare le divergenze nell’interesse principale del bambino. Quest’ultimo ha bisogno della presenza sia della madre sia del padre. Entrambi devono essere bene informati sui loro doveri, sui loro diritti e sugli aiuti di cui possono beneficiare».
La pubblicazione «Cara Mamma… Caro Papà…» è un utile strumento di informazione complementare alla consulenza dell’Autorità Regionale di Protezione. L’intenzione è quella di metterla a disposizione nelle diverse sedi dell’ARP e in luoghi sensibili come gli studi di ginecologi e pediatri o ancora i reparti maternità. Si potrà così cercare di anticipare l’intervento di sostegno per rafforzare i genitori nel loro ruolo a beneficio di tutta la famiglia.