Elettrica ma sempre roboante

La nuova Ghibli Hybrid: il marchio della Maserati non permette al progresso tecnologico di snaturare la sua essenza
/ 10.08.2020
di Mario Alberto Cucchi

Il 1. dicembre del 1914 in Italia, a Bologna, il vogherese Alfieri Maserati fonda l’Officina meccanica che avrebbe reso il suo cognome famoso in tutto il mondo. Lavora alacremente per una decina di anni con i suoi fratelli, modificando e sviluppando vetture di altri marchi. Solo nel 1926 la Maserati inizia a progettare, costruire e vendere automobili proprie. Quell’anno, alla Targa Florio esordisce la Tipo 26 con alla guida proprio Alfieri Maserati che giunge nono. 

Il Tridente – ricreato dall’artista di famiglia Mario Maserati ispirandosi alla famosa statua di Nettuno di Bologna – da quel momento rende immediatamente riconoscibili le Maserati. Dalla Bora alla Merak. Dalla Biturbo alla Quattroporte passando per la Coupé e la Spyder. Sino alla Granturismo. La Levante e la Ghibli. Modelli diversi per forme, dimensioni e potenza, ma con due comuni denominatori: eleganza e sportività. 

La novità di questa estate è la Ghibli Hybrid, la prima vettura elettrificata nella storia della Casa Italiana. La tecnologia ibrida debutta su un modello che è stato prodotto in oltre 100mila unità dal lancio nel 2013 a oggi. Ghibli ben rappresenta il DNA del marchio, che non vuole essere snaturato dal progresso tecnologico. Un esempio? Il sound del motore, il rombo, resta un elemento fondamentale grazie all’ottimizzazione dello scarico e all’adozione di risonatori appositamente studiati. 

Maserati interpreta la tecnologia ibrida alla ricerca dell’esaltazione delle prestazioni sportive. Gli ingegneri del Maserati Innovation Lab di Modena hanno sviluppato un motore turbo quattro cilindri da 2000 cc alimentato a benzina. Quest’ultimo lavora insieme a un alternatore a 48 volt e un compressore elettrico aggiuntivo (e-booster), il tutto supportato da una potente batteria. 

Come funziona? L’energia cinetica accumulata dal veicolo in marcia viene recuperata e trasformata in energia elettrica in fase di decelerazione e frenata, e accumulata in una batteria. Il risultato è una potenza massima di 330 cavalli e 450 NewtonMetro di coppia disponibile già a 1500 giri. La velocità massima è di 255 chilometri orari e per scattare da fermi a cento orari bastano solo 5,7 secondi. 

Molta cura anche per la dinamica di guida che beneficia del posizionamento della batteria nella parte posteriore della vettura. Va detto che, rispetto alla versione diesel, il peso è inferiore di ben 80 chilogrammi. 

Ghibli Hybrid è riconoscibile anche per un nuovo design che interessa particolari sia esterni sia interni. Il comune denominatore degli interventi, sviluppati dal Centro Stile Maserati, è il colore blu, scelto per connotare le vetture interessate dalla tecnologia ibrida e per identificare questo nuovo mondo. Ecco allora che il blu personalizza le tre iconiche prese d’aria laterali, le pinze dei freni e la saetta all’interno dell’ovale che racchiude il Tridente sul montante posteriore. Lo stesso colore blu si ritrova negli interni della vettura, in particolare nelle cuciture che ricamano i sedili. 

La nuova Ghibli Hybrid porta al debutto anche nuovi contenuti estetici a cominciare dalla nuova griglia frontale, dove le «stecche» sono state ridisegnate per rappresentare il diapason, lo strumento musicale che produce un suono puro e che ricorda anche il simbolo del Tridente. Non da meno gli interventi nella parte posteriore della vettura, dove è stata completamente ridisegnata la fanaleria, con un profilo che riprende il concetto stilistico di un boomerang, ispirato alla 3200 GT e al concept Alfieri. 

Due gli allestimenti previsti: GranSport e GranLusso, con interni firmati Ermenegildo Zegna. I prezzi non sono ancora stati comunicati. Ghibli Hybrid rappresenta il primo passo nel percorso che porterà all’elettrificazione di tutti i nuovi modelli Maserati. Le prime vetture completamente elettriche saranno le nuove GranTurismo e GranCabrio previste per il 2021.