Disabili e golf, accoppiata vincente

L’esperienza unica di Nicola Valerio, docente e monitore sportivo che con il suo progetto Par 54 a Bellinzona ha infranto alcuni tabù sull’handicap e la pratica di uno sport considerato di élite
/ 10.08.2020
di Mauro Giacometti

Ma chi l’ha detto che a golf non possano giocarci tutti? E chi ha stabilito che chi è affetto da disabilità intellettiva non possa cimentarsi con mazze e palline da imbucare? Se lo è chiesto Nicola Valerio, docente di Economia e Comunicazione alla Scuola di Commercio di Bellinzona e da sempre appassionato di sport (snowboard e golf su tutti). «Nel 2008 ho iniziato a praticare con assiduità il golf, incuriosito appunto dal fatto che quasi tutti lo considerassero uno sport per pochi, benestanti e magari un po’ in là con gli anni. E invece ho scoperto che è uno sport adatto a tutti, completo, che oltretutto ti permette una immersione totale nella natura. Poi, siccome come monitore G + S mi sono da sempre occupato di sport per disabili, ho cominciato a pensare che potesse essere una disciplina adatta anche a chi soffre di deficit intellettivo. La spinta conclusiva per fondare l’associazione Golf dei Castelli (2012) e la struttura PAR 54, che promuovono questa disciplina a tutti i livelli, dai più giovani agli adulti principianti, me l’ha data una collaborazione per gli Special Olympics nel 2009 e la responsabilità del Team di golf svizzero Special Olympics ai Mondiali di Atene del 2011», racconta Valerio.

Il suo progetto di realizzare un campo pratica aperto a tutti nella zona del Bagno Pubblico è piaciuto alla Città di Bellinzona, così nel 2016, con il benestare del Municipio, nasce ufficialmente il Golf dei Castelli PAR 54, area attrezzata con strutture che permettono l’allenamento del gioco lungo («driving range», con cinque postazioni a disposizione) e per l’allenamento del gioco corto («pitching», «putting» e «bunker shot»). «Inoltre durante il periodo invernale di chiusura al pubblico della piscina comunale, viene disposto un percorso di nove intriganti buche che si snodano nel magnifico parco del bagno pubblico», spiega il docente. Che racconta come, fin dall’inizio, il suo obiettivo è stato quello di rendere popolare e divulgativo il golf, mettendo a disposizione delle scuole elementari, scuole medie e scuole superiori – e la zona del Bagno Pubblico e del Parco Urbano di Bellinzona è densamente occupata da istituti scolastici – un’area attrezzata per avvicinare e far divertire bambini e ragazzi con ferri e palline. Inoltre sono programmati corsi doposcuola per avvicinare i giovanissimi al golf come pure corsi mirati papà-mamma/bambino, corsi per famiglie e corsi per adulti. Dal gennaio 2016, la struttura è aperta al pubblico (non c’è bisogno di iscrizione, bastano 10 franchi per l’ingresso) permettendone l’utilizzo ai singoli golfisti locali e ai turisti che possono sfruttare il soggiorno per praticare il loro sport preferito all’ombra appunto dei Castelli (info: www.par54.ch).

Quindi ci sono i disabili, una dozzina in totale dalla fondazione del club e quattro nell’attuale team, di cui si è occupato e continua a seguire direttamente il fondatore del Golf dei Castelli coadiuvato da altri monitori. «All’inizio lo ammetto non è stato facile: pur lavorando costantemente con persone disabili non avevamo riferimenti e metodologie da seguire. Il nostro Golf club, uno dei quattro membri della Federazione Golf Ticino, è stato il primo infatti a cercare di avvicinare i portatori di handicap mentali a questa disciplina. Sugli altri impianti, l’atleta disabile non si vedeva proprio, poi però con caparbietà e grazie anche ai risultati che abbiamo ottenuto nelle competizioni nazionali e internazionali, l’atteggiamento di scetticismo è cambiato e da allora la collaborazione con le altre strutture golfistiche funziona alla grande. Tant’è che proprio recentemente, ad Ascona, durante i campionati ticinesi, è stata inserita una categoria “Special”, alla quale hanno preso parte 5 coppie». A questo salto di qualità nei confronti dell’accettazione di questa disciplina per disabili, oltre alla sua carica entusiastica, ha contribuito anche il fatto che Nicola Valerio è diventato vicepresidente della Federazione ticinese di golf, sodalizio nato nel 2013 proprio sotto la spinta del docente bellinzonese.

Entusiasmo che traspare anche dai racconti delle imprese con il suo gruppo di disabili. «Le trasferte ad Atene, ai mondiali di Los Angeles o al prestigioso Torneo di Macau dell’anno scorso sono state memorabili. Eravamo soli, lontani, ma i miei ragazzi si sono comportati veramente alla grande. Questa disciplina, forse più di altre, offre ai disabili una delle occasioni più importanti per socializzare, per cominciare a conoscere e rispettare le regole, per uscire dall’ambiente familiare ed entrare nella cosiddetta “scuola di vita” dove potersi confrontare con nuovi mondi ed esperienze. Il golf insomma rappresenta una “terapia riabilitante” che insegna a controllare le proprie emozioni in gara come in allenamento. Tanti benefici che giovani e adulti hanno sia sul piano motorio che relazionale, superando in molti casi le aspettative dei loro accompagnatori. Allenatori, familiari ed educatori hanno infatti potuto constatare nei praticanti un significativo aumento dell’autostima e un miglioramento a livello di socializzazione al di fuori dello spazio ristretto della famiglia, della scuola e del lavoro. Da non trascurare poi gli aspetti atletici e quelli legati ai magnifici parchi naturali in cui sono inseriti i campi da golf», sottolinea il presidente del club.

Il periodo di «lockdown» ha un po’ congelato l’attività del gruppo Golf dei Castelli PAR 54, soprattutto per il mancato appuntamento a Macau, il più famoso e prestigioso torneo di golf al mondo per disabili. «Avevamo le valigie già pronte, ma ci siamo dovuti fermare. Il Golf Masters di Macau, che si disputa in primavera, è l’evento internazionale più grande per atleti con handicap intellettivo. Un evento organizzato fin nei minimi dettagli e che ha avuto il merito di accendere i riflettori sul tema dell’handicap e della pari dignità a tutti i livelli. Basti pensare che l’anno scorso, nell’ottava edizione del Master, erano presenti 25 delegazioni di 17 paesi di tutto il mondo, con oltre 70 atleti e 50 coach e numerosi familiari al seguito. Il Team Golf dei Castelli di Bellinzona, che rappresentava la Svizzera, era composto dagli atleti Mario e Yuri e dai coach Nicola e Silva. Si sono comportati benissimo e ora continuano ad allenarsi con entusiasmo per ritornarci nel 2021».