Ma che ne sanno i bambini del denaro? Vendere, ricevere soldi, consegnare il resto non sono un’esclusiva del mondo degli adulti? Nient’affatto. Sin da piccoli si possono – si dovrebbero – maturare concrete esperienze per misurarsi con le monete e le prime banconote per conoscerne il reale valore e il significato. Ne è convinta da lungo tempo Pro Juventute, che dal 26 ottobre al 5 dicembre ripropone l’iniziativa denominata «Dai bambini per i bambini». Si tratta della vendita di confezioni di panpepato alla nocciola, un’azione tanto semplice quanto tangibile nel campo della vendita che mira a molteplici obiettivi e opportunità: incrementare il budget della propria classe di scuola o della propria associazione e, allo stesso tempo, contribuire al finanziamento del numero d’emergenza telefonico di sostegno a bambini e giovani in difficoltà, «Consulenza + aiuto 147» e di altri progetti di Pro Juventute.
Cosicché all’iniziativa possono partecipare classi e sodalizi, coinvolgendo direttamente i bambini ad affinare l’arte del commercio e dell’economia, imparando a gestire il denaro e calandosi in situazioni reali, nonché a sviluppare il loro senso di responsabilità e di solidarietà. Naturalmente, l’iniziativa prevede una preparazione. Pertanto i docenti sono invitati a trattare l’argomento a scuola, discutendo e pianificando la vendita con i bambini e tutti gli aspetti che ruotano attorno alle regole del denaro, fra cui: come verrà utilizzato il denaro raccolto (budget della classe)? In quali zone è possibile vendere (vicinato, quartiere, spazio pubblico)? Come si organizza il quantitativo di monete per dare il resto? Come ci si approccia e quali parole e nozioni occorre conoscere per rivolgersi ai potenziali acquirenti dei dolciumi?
Concretamente, il panpepato di Pro Juventute può essere acquistato a 4 franchi al pezzo. E i bambini e giovani lo venderanno a 5 franchi, ciò significa che 1 franco andrà direttamente a favore della propria classe di scuola o dell’associazione che aderisce all’iniziativa. La vendita per i bambini rappresenta inoltre un importante banco di prova nel solco della responsabilità. Naturalmente con le necessarie precauzioni: gli alunni devono andare in giro in coppia, non entrare mai negli appartamenti delle persone alle quali si prospetta la vendita dei dolci ma rimanere all’esterno. E ancora: conservare al sicuro i soldi e i pezzi di panpepato non ancora venduti – a casa e in classe. Non portare con sé troppi contanti durante il giro di vendite (conservare eventualmente quanto si è guadagnato a casa di uno degli alunni). Vanno inoltre osservate le disposizioni anti-Covid che prevedono le distanze di sicurezza e l’uso delle mascherine.
L’esperienza di Pro Juventute insegna che i bambini imparano da queste prime e concrete iniziative a familiarizzarsi su molteplici aspetti: relazionarsi, mostrarsi in grado di spiegare chi sono i beneficiari della vendita per ottenere le migliori reazioni da parte degli acquirenti; saper far di conto, conteggiare i guadagni con l’aiuto degli insegnanti, creare tabelle per un riscontro contabile. Insomma, prodigarsi nella vendita attrezzati di risorse valide.
L’iniziativa di Pro Juventute rappresenta anche per la scuola un’occasione multidisciplinare, attraverso ad esempio lezioni nel campo della matematica – familiarizzandosi con concetti quali le statistiche di vendita; e dell’italiano – misurando la propria capacità di esporsi ed esprimersi di fronte agli altri e di saper comunicare adeguatamente. Insomma, l’iniziativa dal motto «Dai bambini per i bambini» mette in campo un’ampia gamma esperienziale per gli alunni, dall’esercizio pratico di natura economico-finanziaria con le vendite delle confezioni di panpepato, fino a prime esperienze di autonomia con la realizzazione di un progetto concreto, che oltretutto s’inserisce nell’ambito della solidarietà a favore dei propri coetanei, dal momento che a beneficiare delle vendite sono principalmente progetti per la gioventù.