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Come a casa

Socialità - La Casa VitaCore accoglie le persone colpite da demenza che vivono ancora a casa propria, assicurando un supporto ai familiari 7 giorni su 7
/ 25.10.2021
di Stefania Hubmann

Sentirsi come a casa grazie a soluzioni mirate nella gestione degli spazi, nella scelta di colori e materiali, nella creazione di percorsi. Quando si è colpiti da un declino cognitivo tutti questi aspetti assumono un ruolo cruciale. La Casa VitaCore, inaugurata lo scorso agosto a San’Antonino, accoglie le persone colpite da demenza che vivono ancora a casa. Possono usufruire del Centro sia durante la giornata, sia nella fascia oraria notturna nel caso sia necessario risolvere disturbi del comportamento che si manifestano di notte. Un ambiente favorevole e un team specializzato, guidato dalla fondatrice e direttrice Anna Margani, assicura per la prima volta in Ticino un supporto alle famiglie 7 giorni su 7, 24 ore su 24.

Un nuovo edificio residenziale vicino alle scuole ospita al pianterreno il centro diurno e notturno. Attorno, un’area verde (giardino terapeutico) composta da un percorso cromatico, aromatico e sensoriale. La presenza esterna degli allievi crea subito allegria ed è molto gradita da chi frequenta il centro. Nella mattina in cui visitiamo Casa VitaCore le persone arrivano a ritmo lento, in sintonia con il loro risveglio. «Benché venga fissata una fascia oraria d’entrata in accordo con i familiari – chiarisce subito Anna Margani – accordiamo una buona flessibilità, in modo da favorire un risveglio naturale della persona. L’accoglienza è individualizzata con l’obiettivo principale di garantire una giornata serena. Quando la persona torna a casa nel pomeriggio o in serata, deve poter continuare a beneficiare di questo stato d’animo, così che la situazione al domicilio risulti facilitata. A tutto vantaggio della persona stessa, ma anche dei suoi familiari». Sono infatti questi ultimi ad aver manifestato un crescente bisogno di assistenza in particolare con orari più estesi per riuscire a conciliare il ruolo di curanti con gli impegni lavorativi.

L’apertura del nuovo centro terapeutico – in posizione strategica a Sant’Antonino, favorevole anche per chi proviene dal Grigioni italiano – completa l’offerta di VitaCore partita cinque anni fa con il servizio a domicilio focalizzato sulle persone affette da demenza. Adattando i nuovi spazi alle proprie necessità, Casa VitaCore propone un ambiente di vita ideale, stimolante quando necessario, rilassante per il resto della giornata ad un massimo di 24 persone durante l’apertura diurna. Anna Margani: «Abbiamo ideato e arredato il centro in base ai risultati di studi scientifici sulla demenza, quindi modellandolo il più possibile come una casa e riducendo la percezione di una struttura sanitaria. L’accoglienza e il saluto sono caratterizzati da un massaggio delle mani (handtouch) utilizzando oli essenziali specifici per ogni singola persona».

Spazi aperti con porte cammuffate dal colore delle pareti, pavimenti in legno ma di colore diverso, pochi mobili che aiutano a modulare le diverse zone. Quali i significati di queste scelte nella definizione dell’ambiente? Risponde la direttrice: «Con le persone affette da demenza sono da evitare in primo luogo gli spazi morti, poiché suscitano ansia. Queste persone, tendono a camminare guardando verso il basso, per cui un colore del pavimento diverso in ogni spazio facilita il loro orientamento. Per quanto concerne i colori, ci sono quelli che vanno utilizzati con cautela e non su superfici ampie, come il rosso (stimola i disturbi del comportamento) o il nero (peggiora la loro percezione della profondità). Altri invece stimolano altre sensazioni, come il rosa, utilizzato nella sala relax, che induce calma e serenità. Ogni colore è stato usato nelle diverse sale secondo la necessità».

Sebbene la giornata sia all’insegna della serenità, le attività non mancano. Si punta in primo luogo a quelle quotidiane alle quali le persone che arrivano a Casa VitaCore già sono abituate. Cucinare, rigovernare, curare il giardino sono esempi concreti ben recepiti. «A poco più di un mese dall’apertura – aggiunge Anna Margani – abbiamo iniziato un progetto di collaborazione esterna con una fattoria situata nelle vicinanze, perché uno dei nostri obiettivi è quello di rafforzare il legame con il territorio. Ogni giorno alcune persone accompagnate da un ergoterapista si recano sul posto per svolgere compiti mirati di loro responsabilità, come foraggiare alcuni animali o spazzolarli o pulire i locali».

Casa VitaCore, oltre ad aver ottenuto l’autorizzazione cantonale e il sostegno di Alzheimer Ticino, ha suscitato l’interesse del Convegno europeo per l’Alzheimer, dove si spera di poter presentare i primi risultati nel 2022 o l’anno seguente. Una sua caratteristica innovativa è la presa a carico notturna in caso di difficile gestione di questa fascia oraria. A disposizione vi sono tre camere in un’apposita ala. In presenza di disturbi del comportamento che impediscono di dormire bene, il team di Casa VitaCore è in grado di monitorare la situazione per poi intervenire con strategie appropriate e personalizzate.

Per Anna Margani la demenza è un mondo che ha subito suscitato il suo interesse, «un mondo da scoprire». Prosegue affermando che «queste persone sono capaci di offrire molto dal punto di vista umano. Si traggono così soddisfazioni professionali e personali». Prima di avviare l’attività in proprio, Anna Margani ha arricchito la formazione di base quale infermiera con specializzazioni nell’ambito geriatrico e gerontologico come pure nella gestione sanitaria (Master SUPSI) lavorando presso diverse strutture ticinesi.

Il declino cognitivo delle persone accolte a Casa VitaCore è caratterizzato da gradi diversi, compresi quelli più marcati. Altrettanto variata la loro età. Il focus è però sempre mantenuto sulla persona e sulle sue capacità. Attraverso un percorso individualizzato, stabilito in collaborazione con la famiglia, si cerca di mantenere vive le competenze che le permettono di risiedere al domicilio e in alcuni casi persino di migliorarle ritrovando nuovi stimoli. È il caso del signor Furio, appassionato musicista di 88 anni, che nel caloroso ambiente di Casa VitaCore ha ritrovato la voglia di suonare e di trasmettere alle altre persone il suo amore per la musica.

Basandosi sulle esigenze delle famiglie visitate a domicilio, Anna Margani ha puntato ad un’offerta mirata per le persone affette da demenza estendendo in particolare l’orario di accoglienza. In ogni aspetto di Casa VitaCore sono state messe a frutto le esperienze maturate in molti anni di attività professionale, lasciando spazio anche alle proposte legate al contesto, come dimostra il lavoro in fattoria.