Se una storia ti prende, ti sembra di farne parte. Di sentirti anche tu dentro quel contesto, partecipe delle esperienze dei personaggi. Succede normalmente, non è nulla di strano. Ma se la storia parla di uno gnomo che vive in un bosco, che ne sente i rumori notturni, che ne annusa gli odori, che intravvede i rami stormire, che ascolta lo scricchiolio delle foglie sul sentiero, e tu in quel momento sei in un bosco, di notte, e senti i rumori, e intravvedi, e annusi... beh allora in quella storia non ti sembra solo di esserci, ma ci sei proprio dentro davvero.
È quello che succede a chi, fino al 7 ottobre, intraprende una passeggiata notturna nei boschi del demanio forestale della Rovagina, nel comune di Morbio Superiore Breggia e, come Pollicino con i sassolini, si affida alle lucine blu che indicano la via. Al buio, in silenzio, camminando per circa un’ora, lasciandosi stupire dai pannelli che si illuminano al passaggio dei viandanti, e si spengono al loro congedo. Si tratta di quadri retroilluminati (un po’ come i «trasparenti» delle Processioni di Mendrisio), delle dimensioni da 3 a 10 metri quadrati, che raccontano una storia. La narrazione è affidata prevalentemente alla suggestione delle immagini, ed è coadiuvata in qualche caso anche da un breve testo audio.
Si tratta di una fiaba scritta dagli allievi della scuola elementare di Arogno con la loro maestra Daniela Jeanmaire, disponibile in versione cartacea nel libro pubblicato da Fontanaedizioni dal titolo Il segreto di Devoggio. Le illustrazioni, già importanti nel libro, ma vere protagoniste nella versione «boschiva», sono di Valentina Pellandini. Il libro era uscito nel 2011, perché infatti questa iniziativa «La fiaba nel bosco» era già stata proposta in quell’anno, in occasione dell’Anno Internazionale delle Foreste. Dopo il grande successo dell’iniziativa, organizzata dal Comune di Chiasso, da sempre impegnato nella cura dei boschi del suo territorio, si è deciso di farne un’edizione 2017, cogliendo lo spunto da un progetto della Comunità di Lavoro Regio Insubrica, «Giornate Insubriche del Verde Pulito 2016-2017», che propone il tema della valorizzazione e del rispetto della biodiversità in bosco. Stando alle prenotazioni già fissate, si può prevedere un grande successo anche per questa edizione, che è stata possibile grazie alla collaborazione tra la Comunità di Lavoro Regio Insubrica, il Comune di Chiasso e diversi enti sostenitori, quali: Repubblica e Cantone Ticino, Regione Valle di Muggio e Azienda Forestale RVM, AGE sa, Federlegno, Bosco Ticino, Emmanuel Urban.
L’ideatore e coordinatore di tutto il progetto «La fiaba nel bosco» è il forestale del settore Valle di Muggio Andrea Guglielmetti: «volevo sensibilizzare le persone, i più giovani in particolare, sull’importanza di preservare il patrimonio naturale che le foreste rappresentano, ma cercavo qualcosa che non fosse la solita visita guidata, o la proiezione di un documentario, o la mostra fotografica. Volevo proporre un’esperienza che andasse al cuore della gente, che non fosse solo razionale, ma che rappresentasse una profonda emozione. Allora ho pensato al coinvolgimento che un racconto può sollecitare. E al fatto che questo racconto fosse non solo ambientato in un bosco, ma anche narrato in un bosco, proprio lì dove i fruitori dell’esperienza si trovano a viverla. Inoltre, volevo che fosse un’esperienza notturna, perché il bosco di notte è meno conosciuto, più misterioso, e perché quando la vista non è il senso principale si attivano gli altri sensi, si percepiscono mille odori e suoni». Lo possiamo confermare, perché abbiamo fatto questa esperienza il giorno della sua apertura, venerdì 8 settembre. Si arriva all’imbocco della Valle di Muggio, a Morbio Superiore, in via Strada Vegia, muniti di scarpe comode e della gioia di affidarsi a chi ci accoglierà all’inizio del sentiero, nel nostro caso Andrea Guglielmetti con un gruppo di ragazzi volontari, gli scout di Castel San Pietro, che collaborano attivamente alla gestione dell’iniziativa. Un cartello ci indica «le regole della fiaba» e ci invita al silenzio e all’ascolto; ci viene data una torcia, ma solo da tenere in tasca in caso di necessità, perché il sentiero è sufficientemente illuminato. «E tra l’altro – sottolinea Guglielmetti – vedendo le reazioni delle persone al termine della passeggiata, ho l’impressione che l’esperienza sia anche in una certa misura terapeutica, per sconfiggere le paure legate al buio».
Dopo qualche spiegazione da parte degli organizzatori possiamo metterci in cammino: il «buon viaggio» lo danno gli organizzatori, perché si entra a piccoli gruppi e a orari scanditi. Le modalità di iscrizione, scegliendo giorno e orario (dal mercoledì al sabato, dalle 20.00 alle 23.00, fino al 7 ottobre), sono molto semplici e accessibili dal sito www.chiasso.ch/fiaba.
Ed eccoci dentro il bosco, dentro la storia, seguendo le lucine, tappa dopo tappa, su un percorso circolare di 1300 metri. Bello ascoltare i brevi audio, ma forse ancor più stupirsi delle immagini che si illuminano nel silenzio, anzi no, nei suoni naturali del bosco: quando il piccolo gnomo Joshua – perché è lui il protagonista – dorme tra le foglie, che incorniciano davvero l’immagine, con l’allocco che fa sentire il suo verso davvero, allora ti sembra davvero di essere lì con lui, così come ti sembra di accompagnarlo nel suo viaggio attraverso il bosco alla ricerca della sua casa e della sua famiglia, aiutato dagli amici animali e dagli amici alberi.
«Oltre ai richiami degli uccelli notturni, in questo periodo potrebbero farsi sentire anche i bramiti dei cervi – ci dice Andrea Guglielmetti – così potenti che nella scorsa edizione qualcuno aveva pensato fossero effetti speciali!». In realtà il miglior effetto speciale è proprio quello che ci regala la natura: a patto di imparare ad ascoltarla, con rispetto e amore. E «La fiaba nel bosco» è un ottimo modo per insegnarcelo.