C4, un nome che è una garanzia

Motori - La terza generazione della berlina di Citroën si fa più Suv e un po’ coupé
/ 27.07.2020
di Mario Alberto Cucchi

Squadra che vince non si cambia. Un vecchio proverbio che vale spesso anche per i nomi delle auto. Fiat Panda, Volkswagen Golf, Jeep Wrangler, Land Rover Defender, Renault Clio, Audi A3, Porsche 911… Cosa hanno in comune questi modelli? Il nome che è rimasto invariato di generazione in generazione, anche con il cambio di secolo.

A questo gruppo si aggiunge la Citroën C4 di cui questo mese è stata svelata la terza generazione. Va detto che con la prima C4 che ha debuttato nel 2004 ha in comune solo il nome o poco più. La berlina di dimensioni compatte si è oggi trasformata in un crossover in linea con gli attuali gusti degli automobilisti europei. Un po’ suv e un po’ coupé. Una interpretazione moderna dalla forte personalità, grazie allo stile deciso, con linee scolpite e assetto rialzato.

Ampia la possibilità di personalizzazione cromatica attraverso la combinazione di tinte bicolore e Pack Color di finitura per ottenere 31 diverse varianti, da combinare a sei ambienti interni e a diversi design dei cerchi in lega da 16, 17 e 18 pollici. Non passa inosservata la firma luminosa caratterizzata da fari a «V» sia davanti sia dietro.

Le dimensioni della vettura consentono di comprenderne meglio le particolari proporzioni: lunga 4,36 metri, la C4 è alta 1,52 metri e larga 1,8 metri. Nonostante la coda sfuggente e il lunotto inclinato, il bagagliaio offre una capacità di 380 litri con una pratica soglia di carico ribassata. Abbattendo gli schienali dei sedili posteriori è possibile arrivare a 1250 litri.

Non solo design. Su C4 sono presenti oltre 20 tecnologie per l’assistenza alla guida al servizio della sicurezza. Tra queste l’Highway Driver Assist, sistema di guida semi-autonoma di livello 2, oltre alle numerose tecnologie di connettività che garantiscono continuità tra la vettura e l’universo digitale del cliente. L’abitacolo è accogliente e tecnologico.

La nuova C4 è progettata secondo il programma Citroën Advanced Comfort per offrire un’esperienza di piacevolezza di guida a 360° gradi grazie alle sospensioni con Progressive Hydraulic Cushions che promettono un effetto «tappeto volante». Le sospensioni sono da sempre un punto di forza delle auto francesi. Su C4 durante il loro sviluppo sono stati depositati ben venti brevetti solo sugli ammortizzatori. Il principio del loro funzionamento è semplice. Mentre quelle tradizionali sono composte da un ammortizzatore, una molla e un fine corsa meccanico, le sospensioni con Smorzatori Idraulici Progressivi aggiungono due smorzatori idraulici: uno per l’estensione e l’altro per la compressione. In tal modo, la sospensione lavora in due tempi, in funzione delle sollecitazioni.

Molta tecnologia anche sotto il cofano dove si può scegliere tra diverse alimentazioni: benzina o Diesel, oppure 100% elettrica che offre un’autonomia di 350 chilometri nel ciclo WLTP. Quest’ultima è alimentata da una batteria da 50kWh che consente al propulsore di esprimere una potenza massima di 136 cavalli e 260 Newton metro di coppia.

Le prestazioni? Una velocità massima autolimitata a 150 chilometri orari e 9,7 secondi per lo scatto da 0 a 100. I tempi di ricarica variano dalle oltre 24 ore della presa domestica ai 30 minuti per l’80 per cento dell’energia con colonnine da 100 kW. Insomma, grande libertà di movimento, fluidità di marcia e piacere di guida, con zero emissioni di CO2 e nessun rumore. I prezzi? Non sono stati ancora comunicati ma sappiamo che arriverà nelle concessionarie entro il 2020.