Nell’ambito della campagna «Diversità forestale», l’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) propone quest’anno dei percorsi per andare alla scoperta degli «abitanti del bosco». In diverse località della Svizzera, tra cui otto nella Svizzera italiana, sono state disposte delle sagome in legno da cercare durante una piacevole passeggiata.
Giunti nei differenti luoghi di partenza distribuiti sul territorio nazionale, un pannello informativo fornisce alcune indicazioni che, laddove necessario, suggeriscono la direzione da imboccare. Da qui vanno poi aguzzati i sensi, e soprattutto la vista, per trovare scoiattoli, querce e gli altri individui di casa nel bosco, riprodotti su delle tavole in legno svizzero. I profili sono collocati ai margini dei sentieri e solitamente solo nei pressi dei bivi importanti altri indicatori mostrano la rotta da seguire. Trovare tutti gli abitanti della foresta diventa quindi subito un gioco divertente, soprattutto per i bambini, ma non solo, con cui andare alla scoperta del ricco e affascinante ambiente forestale.
Le località in Ticino e in Mesolcina dove esplorare il bosco e cercare i suoi abitanti sono attualmente sul Lucomagno, a Faido, Cevio, Lodano, Monteceneri, Soazza, San Bernardino e in Capriasca. Quest’ultimo percorso prende per esempio avvio dal parco giochi Melontano di Tesserete e lo si può percorrere comodamente in un’oretta. Il percorso si inoltra nel bosco, distanziandosi anche brevemente dai sentieri solitamente praticati e conduce in poco tempo alla scoperta di angoli particolarmente variegati, con un passaggio tra prati e frutteti. E così, mentre si cercano le sagome di animali, piante o altre specie, si possono ascoltare i rumori veri della foresta, come il picchiettìo di un uccello, percepire gli odori, vedere altri animali o piante e vivere un’esperienza nella natura con tutti i sensi all’erta.
Il tragitto di Monteceneri è invece nei pressi della sede di federlegno.ch a Rivera ed è un po’ più breve, con una percorrenza di circa 40 minuti. Le sagome sono forse più facili da individuare, ma pure qui si può osservare il bosco e approfondirne alcuni aspetti lungo un sentiero appartato, che conduce verso lo stand di tiro. Anche gli altri percorsi sono strutturati similmente, come ci conferma Katia Balemi, aggiunta al direttore della Divisione dell’ambiente, che ha pure aderito all’iniziativa: «Sino a ottobre si potrà accedere agli attuali tragitti, che sono allestiti in modo analogo anche nel resto del Cantone e della Svizzera. A differenziarli sono piuttosto le attività o le animazioni collaterali proposte da chi ha allestito il percorso, con lo scopo di far scoprire il ruolo e l’importanza della ricchezza della biodiversità in bosco».
Abbinato alla passeggiata esplorativa, viene inoltre proposto un concorso a livello nazionale, a cui si partecipa compilando un tagliando (o un modulo online), nel quale possono essere identificati i nomi delle specie delle sagome individuate. Si tratta di regola di una dozzina di elementi tra piante, funghi, o animali, ma anche insetti, felci o licheni. Specie note o forse anche sconosciute, ma tutte importanti per il mantenimento di un equilibrio ambientale, che trova il suo miglior alleato nella biodiversità. Per scoprire i nomi delle specie viene in aiuto il sito www.diversità-forestale.ch, dove si possono ricercare le specie che si dovranno poi individuare, oppure, dopo la gita, riscoprirle e trovare pure altri argomenti e informazioni anche sul tema del bosco e della biodiversità. «Prossimamente verranno inoltre aggiunte al sito www.ti.ch/biodiversita-bosco alcune nuove pagine tematiche “scopri il bosco” e la campagna informativa verrà pubblicizzata ulteriormente con altre iniziative e un video promozionale», aggiunge Katia Balemi.
Lungo la camminata, piccoli slogan accompagnano ogni abitante del bosco: la quercia è per esempio un «hotel di lusso», mentre un simpatico animale «saluta» dicendo che grazie a lui «crescono nuovi alberi». Un insetto informa che si nutre di zecche, mentre altri abitanti sono ghiotti di moscerini, garanzia di aria pura, oppure troviamo la casa per insetti o funghi. Ci sono inoltre anche creature che stanno bene un po’ ovunque e altre che proteggono il bosco da insetti dannosi.
Individuarli durante la passeggiata non è difficile e invoglia a scoprire i motivi e i retroscena di queste simpatiche affermazioni. Il citato sito internet è qui un ottimo strumento, utile anche per fornire informazioni di carattere generale sull’importanza del bosco e della sua biodiversità. Un terzo della Svizzera, come indica il sito dell’UFAM, è infatti ricoperta da foreste, che costituiscono lo spazio vitale per il 40% delle specie vegetali, animali e fungine presenti in Svizzera. Nei boschi svizzeri crescono circa 535 milioni di alberi di 50 specie differenti e anche la fauna è molto diversificata. Oltre a mammiferi noti, come scoiattoli, volpi o cervi, ospitano per esempio diverse specie di pipistrelli e oltre un quarto delle circa 200 specie di uccelli nidificanti presenti in Svizzera. Non mancano rettili o anfibi che convivono nel bosco, seppure abbiano in parte esigenze differenti in quanto al loro habitat. Ci saranno anche loro tra gli abitanti raffigurati e distribuiti lungo i percorsi ideati sul nostro territorio?
Forse poco visibili, ma molto numerosi sono gli insetti. A volte alcuni possono essere fastidiosi o problematici, altri innocui, ma pure loro svolgono compiti importanti nel complesso sistema forestale, garantendo per esempio l’impollinazione di alberi e cespugli oppure, come le formiche, diffondendo i semi o nutrendosi di zecche. Un altro «lavoro» svolto egregiamente dagli insetti è la decomposizione del legno, del quale sono specialisti i cervi volanti o la vespa del legno che permettono in seguito ad altri organismi e microrganismi del suolo di penetrare nel legno deteriorato e terminare la decomposizione.
Le pagine della campagna «Diversità forestale» ricordano pure l’importanza dei funghi che, a lungo spesso invisibili, vivono sovente in simbiosi con gli alberi migliorandone lo sviluppo. Un’altra simbiosi, quella tra una alga e un fungo, dà origine ai licheni, come per esempio il lichene polmonario, uno degli abitanti dei percorsi che, sinonimo di aria pulita, fornisce nutrimento e un rifugio ricco di strutture a diversi microrganismi.
Per conservare la presenza di svariate specie nei boschi, che sono la casa per oltre 30mila specie (animali, piante, funghi, licheni e muschi), vengono promosse diverse azioni anche nell’ambito della strategia nazionale per la promozione della biodiversità nel bosco dell’UFAM. Gran parte della diversità dei boschi, come indica il sito, può essere incentivata creando riserve, favorendo isole di legno vecchio e alberi biotopo, curando e rivalorizzando gli spazi vitali con misure mirate per le specie forestali.
L’iniziativa ha come detto trovato il pieno appoggio del Dipartimento del territorio del cantone Ticino che, con la Sezione forestale e il Museo cantonale di storia naturale (Divisione ambiente) e l’Ufficio della natura e del paesaggio, affiancati da numerosi partner (tra cui federlegno.ch, Fondazione Valle Bavona, Centro Natura Vallemaggia, Gruppo di educazione ambientale della svizzera italiana, Pro Natura, l’alberoteca, Comune di Faido), hanno voluto proporre gli otto percorsi ticinesi e nel Grigioni italiano (qui con il supporto dell’Ufficio foreste e pericoli naturali, regione Grigioni centrale e Moesano).
La maggior parte dei percorsi della Svizzera italiana resteranno nei luoghi indicati sino a fine novembre, per poi essere dislocati in altre località più vicine agli agglomerati. Una collocazione che avrà anche lo scopo di far conoscere la ricchezza e la funzione della biodiversità in città e scoprire così altri luoghi del nostro territorio grazie a questa simpatica, ludica e istruttiva proposta.
Alla scoperta degli abitanti del bosco
Natura - L’importanza di questo habitat e della sua biodiversità: tante passeggiate per conoscerne i protagonisti
/ 14.09.2020
di Elia Stampanoni
di Elia Stampanoni