A spasso nella biodiversità

Editoria - In un libro tanti spunti per delle escursioni nelle zone naturali protette del Ticino, per incuriosire e per spiegare l’importanza della tutela degli ambienti naturali
/ 03.01.2022
di Elia Stampanoni

Passeggiare nella natura è un’attività sempre apprezzata e in tempi di pandemia ha assunto un ruolo ancor più importante, con molte persone che si sono ritrovate all’aria aperta forse anche un po’ per caso o per necessità. Il Ticino è d’altronde ricco di aree di svago e anche di zone naturali protette, dove la gita si fa ancora più interessante. Vi si può semplicemente transitare lasciandosi ammaliare dalle bellezze del paesaggio, ma è anche consigliabile soffermarsi, andando a scrutare nei vari ambienti, alla ricerca o alla scoperta delle specie animali e vegetali che vi abitano.

Un valido spunto è il libro Alla scoperta della biodiversità, pubblicato nel 2021 da Ivan Sasu, Eric Vimercati e Marcello Martinoni, un biologo, un ingegnere ambientale e un geografo-antropologo. Il testo propone di fatto 27 itinerari in alcune delle zone protette del Ticino, andando a toccare tutti i distretti e spaziando dall’alta montagna al fondovalle, dalle gite impegnative alle più facili camminate.

La scelta dei luoghi, come spiega Martinoni, «è scaturita da un confronto tra la mappa dei vari ambienti protetti a livello federale e cantonale, con i luoghi in cui era bello fare delle passeggiate. Abbiamo pure considerato una distribuzione a livello territoriale e di tipologia di percorsi, con l’obiettivo di far scoprire la natura nella sua complessità, anche quella dietro l’angolo di casa».

Per ognuna delle escursioni, gli autori hanno cercato d’illustrare, «con un linguaggio accessibile a tutti, le particolarità degli ambienti naturali e dei paesaggi che si percorrono», iniziando a raccontare l’itinerario, descrivendolo passo per passo. Il percorso scelto si può individuare abbastanza facilmente, sia appoggiandosi alla cartina e alle descrizioni inserite nel volume, sia poi seguendo le cartellonistiche esistenti sui luoghi, dato che le gite ripercorrono sostanzialmente delle vie già esistenti e parte della rete sentieristica (a volte anche di altri percorsi naturalistici).

Il libro è abbastanza corposo e il peso delle sue oltre 500 pagine supera di poco gli 800 grammi, ma un posto nello zaino glielo si può trovare. Le distanze e le difficoltà dei 27 itinerari sono come detto molto variabili: dalla gita alle Bolle di Magadino che può anche essere relativamente breve, fino alle circa otto ore di cammino da prevedere per le gite in Greina, in Val Malvaglia, in Valle Morobbia oppure ai Denti della Vecchia e Fojorina. Spesso ci sono delle varianti per allungare o accorciare i percorsi, sui quali il testo si sofferma con indicazioni su natura e paesaggio. Anche con il supporto di circa 400 immagini, che sono poi riprese nell’indice fotografico, gli autori segnalano gli aspetti caratteristici della zona frequentata, con indicazioni su flora, fauna e funghi.

Nelle pagine d’introduzione si trovano inoltre alcune nozioni basilari d’approfondimento, per capire per esempio meglio cosa sono, quali peculiarità e quale importanza hanno le torbiere, le paludi, le zone golenali, i siti di riproduzione degli anfibi o i prati e i pascoli secchi. Non mancano i suggerimenti e le regole di comportamento per percorrere le gite, ricordando anche alcune precauzioni di sicurezza. In caso si volessero approfondire alcuni temi o vocaboli, un sintetico glossario nell’appendice spiega diversi termini, fenomeni o altre parole legate all’ecosistema, segnalate con un asterisco nel testo.

Come per esempio nella gita di Gola di Lago, dove si parla anche di massi erratici, depositi morenici, torbe e altre particolarità da scoprire lungo il tragitto che, in circa cinque chilometri, permette di ammirare questa zona partendo dalle torbiere e paludi d’importanza nazionale. Ci sono anche qui delle varianti e delle altre attività, ma l’escursione ruota attorno a questi elementi naturali d’indubbio interesse, a cui s’aggiungono piante acquatiche e carnivore (insettivore) che, con un buono. spirito d’osservazione, un po’ di fortuna e le dovute conoscenze, il libro invita e aiuta a scoprire. Attorno a Gola di Lago non sarà una rarità poter osservare altre specie animali (come libellule o anfibi) o vegetali (come giunchi o altre erbacee), ma anche semplicemente compiere questo suggestivo circuito immersi nella natura, lasciandosi incuriosire dalla diversità del territorio e dei suoi abitanti.

Un’altra gita proposta s’inoltra nelle Bolle di Magadino, forse una delle riserve naturali tra le più conosciute. In un’area relativamente ristretta e inserita tra le 11 zone umide d’importanza internazionale definite dalla Convenzione di Ramsar, ci sono di fatto siti di riproduzione per gli anfibi, corridoi faunistici, zone palustri e paludi, ma anche zone golenali, sempre d’importanza nazionale o almeno sovraregionale. Osservare gli uccelli, ascoltare il canto delle raganelle, ammirare le lucciole nelle calde estati o semplicemente partecipare a una passeggiata alla scoperta di questi ambienti naturali, sono alcuni dei suggerimenti inseriti nel libro, che propone sia una gita partendo da Tenero (Bolle settentrionali), sia una da Magadino (Bolle meridionali). Una volta entrati in quest’ambiente, si viene effettivamente travolti e coinvolti dalla complessità della natura e, osservando i canneti, ci sono buone probabilità di scorgere la Cannaiola comune, un piccolo uccello che nidifica proprio attorno agli steli delle Cannucce di palude.

Ogni gita si conclude quindi con delle curiosità e un approfondimento che vanno a toccare altri temi legati all’ambiente e alla biodiversità. Lo scopo, come sottolinea Martinoni «è incuriosire tutte le persone al valore della biodiversità e spiegare l’importanza della tutela degli ambienti naturali». Alla stesura del testo, oltre ai tre curatori già citati e a Davide Quacchia in redazione, hanno collaborato molti altri specialisti del settore, con contributi, fotografie e l’importante lavoro di revisione. Per la realizzazione ci sono voluti quasi 10 anni, dall’idea iniziale alla stampa, anche se il lavoro concreto si è concentrato negli ultimi 3-4 anni, nei ritagli di tempo da parte degli autori e con l’apporto professionale di numerose persone. Un assaggio di quattro delle gite proposte si può visualizzare online sul sito dell’Associazione PROgetti non profit (A-Pro), entità senza scopo di lucro che ha per obiettivo la promozione della qualità di vita e di uno sviluppo sostenibile. A-Pro si è anche impegnata nella promozione del libro, alla cui realizzazione hanno collaborato e contribuito pure la Società ticinese di scienze naturali (STSN) e il Dipartimento del territorio del Cantone Ticino, oltre che altri sostenitori, tra cui una quindicina di comuni.

Bibliografia

Sasu I., Vimercati E. Martinoni M.: Alla scoperta della biodiversità; Salvioni Edizioni, 2021.
www.a-pro.ch