Nel giorno in cui minacciava di vietare l’uso dell’inglese nell’Amministrazione pubblica, il governo italiano minacciava di istituire un liceo del Made in Italy. Questo secondo storico annuncio (2) è avvenuto al Vinitaly, dove si sono presentati più sottosegretari e ministri che viticoltori. Tutti insieme a Verona per brindare all’identità enogastronomica del Belpaese. Tutti insieme identitariamente. Viva il Made in Italy (2-) al Vinitaly (1+), oh yes, e abbasso i forestierismi, oh yes! Autentica vertigine concettuale. Da ridere (in italiano e, se non viene vietato, anche in altre lingue)! Un capolavoro comico (6).
E prima del divieto dei forestierismi, vietati gli sbarchi, vietati gli immigrati, vietato morire in mare, vietato vivere su suolo straniero, vietati i grilli, vietata la carne sintetica, tendenzialmente vietato l’aborto, vietate Chat-GPT e ogni intelligenza artificiale, vietata la pesca dei ricci di mare in Puglia. Essendo vietati i rave party, a Pasquetta sulle sponde dell’Adda è scattato l’allarme, sono intervenute le forze dell’ordine, ma era solo una grigliata tra amici (5+). Vietare anche le grigliate per non sbagliarsi? Sarebbe una buona idea (2). Vietare la Pasquetta? Perché no. Intanto, l’Australia vieta l’uso di TikTok ai dipendenti, il Texas vieta la pillola del giorno dopo (ma il Congresso non vieta la vendita di armi d’assalto), in Inghilterra è vietato leggere integralmente Agatha Christie e Roald Dahl, l’Europa ha vietato le bustine di zucchero e i flaconcini di shampoo negli hotel.
Se «vietato vietare» era uno slogan del 68, oggi il motto è «vietato vietare i divieti». Attenzione, però. Mark Twain (6+) diceva che se al posto della mela Dio avesse proibito il serpente, Adamo avrebbe mangiato il serpente. Analogamente, Umberto Eco (6-) sosteneva che a scuola bisognerebbe vietare I promessi sposi, perché con il piacere del proibito diventerebbero irresistibili, come la mela (o il serpente) per Adamo. Vietarne la lettura sarebbe dunque il migliore omaggio a Manzoni nei centocinquant’anni dalla morte.
Ci svegliamo al mattino e prima di lasciare il letto afferriamo il cellulare chiedendoci con trepidazione: che cosa minacceranno di vietare oggi? Un po’ a caso, si potrebbero vietare i carciofi alla giudia, il salto in alto, i fazzoletti di carta, il francese (per ripicca verso Macron, la cui simpatia merita dal 3- in giù). Ma soprattutto, appena memorizzate le minacce di divieto, non resistiamo alla curiosità: chissà come avrà trascorso la notte Berlusconi. Ed ecco lampeggiare a raffica il resoconto delle ultime due ore: «Cauto ottimismo», ha detto il nuovo bollettino; «Procede bene», ha dichiarato ai giornalisti assiepati il coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani (4- alla dirompente simpatia); «È in progressivo e costante miglioramento», ha assicurato ai giornalisti assiepati il dottor Alberto Zangrillo (3+ a prescindere); «Sta meglio», ha sussurrato ai giornalisti assiepati il figlio Luigi volgendo il pollice all’insù (1 al pollice); «Sta meglio di prima», ha bofonchiato il fedele Fedele Confalonieri (7 alla fedeltà) sgusciando rapido tra i giornalisti assiepati; «È un leone», ha esclamato ai giornalisti assiepati il figlio Pier Silvio aggiustandosi l’onda dei capelli (5- alla metafora animale: sempre meglio leone che biscione, il simbolo di Fininvest); «Siamo fiduciosi», ha affermato il fratello Paolo rivolgendosi ai giornalisti assiepati; «Per la prima volta si è seduto», ha sorriso, soffermandosi a parlare ai microfoni dei giornalisti assiepati, l’amico Gianni Letta (2+ alla naturale affabilità). Nessuno che sia uscito dalla visita rispettosamente in silenzio.
Ma prima di alzarti, al mattino, con il cellulare acceso tra le mani la domanda è doppia: come può tollerare un povero degente in terapia intensiva l’intensiva processione di decine di amici e familiari sin dalle prime luci dell’alba? Mai vista una folla tanto fitta e brulicante in un reparto ospedaliero. Nemmeno attorno alla Madonna piangente (sangue) di Trevignano. Seconda domanda: che ci fanno tutti quei giornalisti assiepati giorno e notte nei cortili del San Raffaele? Sono lì per registrare il pollice all’insù del figlio Luigi? La fedeltà contrita di Confalonieri? Il ciglio destro sollevato di Zangrillo? Domande che non avranno risposta. Ma a questo punto, dopo aver conosciuto i divieti di giornata e lo stato di salute del più “assiepato” degente del millennio, ci si può alzare rinfrancati e cominciare una promettente giornata da 4+.