Tenetevi stretto il vostro Natale

/ 24.12.2018
di Natascha Fioretti

Ricordo i Natali in Germania quando ero bambina. Tutto si svolgeva secondo tradizione e l’atmosfera era magica. Anche perché a Natale quasi sempre nevicava e il nonno mi portava nei boschi con la slitta di legno. Ora a Natale è più probabile che splenda il sole. Il pomeriggio della Vigilia in casa c’era grande attesa. Il salone veniva chiuso e l’accesso era permesso soltanto a chi faceva l’albero, solitamente i miei genitori. Erano loro che avevano la fortuna di incontrare Babbo Natale. «Shhh! Tu non devi vederlo altrimenti finisce la sorpresa!» mi dicevano. Inutile dire che trascorrevo l’intero pomeriggio in subbuglio. Poi quando faceva buio andavamo a messa tutti insieme, genitori e nonni. Che meraviglia ascoltare il coro di bambini cantare le canzoni di Natale, le sapevo tutte a memoria, Stille Nacht, O du fröhliche... Era emozionante cantare nella chiesa neogotica del paesello dei nonni con tutte le lucine accese, gialle e calde, non a led, fredde, o blu come quelle che vanno di moda oggi. Finita la messa si tornava a casa e si aspettava il suono della campanella, il segnale per dare il via alla festa. Ed eccolo lì, nell’angolo, il maestoso e felice albero, vero naturalmente, illuminato dalle candele, vere anche quelle, dagli addobbi di legno tra colori naturali e rosso ciliegia. La musica in sottofondo, il disco di Roy Black che cantava Jingle Bells girava sotto la testina del giradischi. Che felicità era il Natale! Poi il nonno, con quella sua voce solenne, leggeva qualche passaggio della Bibbia, si brindava, ci si scambiava gli auguri e si aprivano i regali. Seguiva la cena ma in quello a casa mia, seppur tutto veniva sempre studiato nei minimi particolari, non si eccedeva, anche se mia nonna Inge era una cuoca sublime. Se si esagerava, io ero la prima, allora era nei biscotti e nei dolci natalizi all’ora del caffè.

Non so quali siano le vostre tradizioni, ma posso dirvi una cosa: «tenetevele strette». Già nel 2028 il Natale nelle nostre case potrebbe essere totalmente differente. Il cambiamento climatico con tutto ciò che ne consegue, per allora avrà diffuso uno spirito ecologico, speriamo, per cui l’abete vero scomparirà dalle case, idem quello finto, per lasciare posto ad un bellissimo e perfetto ologramma del vostro albero illuminato a festa con tanto di pacchetti e pacchettini perfettamente incartati con tanto di nastro rosso. E mentre lo ammirerete il vostro assistente personale e gli speaker intelligenti faranno partire la musica e accenderanno le luci al momento giusto. Anche in cucina niente paura, se la vostra ad esempio è una famiglia con origini e tradizioni mediterranee con grandi attese per la tavola, oltre ai robot, in cucina saranno al lavoro le stampanti 3D. Per me che non cucino è impensabile accettare che una stampante digitale possa arrivare dove non arrivo io! Se anche voi nutrite dei dubbi vi consiglio di ascoltare Hod Lipson, professore di ingegneria robotica alla Columbia University: «cuciniamo ancora come gli uomini nelle caverne, con la fiamma, utilizziamo strumenti molto primitivi, ma quando questa tecnologia entrerà nelle nostre case sarà una rivoluzione». Dunque molto presto il mondo si dividerà tra chi preferisce cucinare con le mani e chi con i software.

Per allora le nostre case saranno completamente intelligenti e interconnesse. I nostri assistenti personali sceglieranno per noi le playlist su Spotify, i film preferiti su Netflix e, speriamo, la lettura su Audible di un grande classico come la Ballata di Natale di Charles Dickens. Per la consegna dei regali ci penseranno i droni. E se dobbiamo andare dai parenti, niente paura, la nostra self driving car sfiderà per noi le intemperie e l’elevato tasso alcolemico delle feste.

E se non incontrerete più Babbo Natale e le sue renne, non sorprendetevi, saranno in Lapponia a scaldarsi davanti al camino mentre la self driving slitta consegna i regali ai bambini. E magari anche noi, nel frattempo, a furia di delegare e fare sempre meno, avremo raggiunto la circonferenza di Babbo Natale... Tanti auguri!