Profilattici integrali per tutte e per tutti

/ 04.05.2020
di Ermanno Cavazzoni

Rapporti protetti in futuro. Credo che d’ora in poi chi ci amministra, per evitare altre pandemie in futuro, ci obbligherà ad avere rapporti protetti; ossia per evitare contatti di fiati e di corpi, oltre alla mascherina dovremo indossare una tutina aderente completa, abbastanza sottile e trasparente perché ci si riconosca e si resti sensibili alle interazioni.

Indosseremo cioè in permanenza un profilattico integrale, con due filtri nei buchi del naso, e questo ci proteggerà dai virus, ma anche da zecche, pulci, zanzare, acari, pollini, smog, creando un ambiente interno impenetrabile. A meno che non si opti per un grande preservativo gonfiabile elevato intorno alle città come una cupola trasparente che le chiuda dentro in una specie di acquario; l’interno tutto ben disinfettato e reso asettico. Fuori dalle cupole la campagna selvaggia, piena di insidie, virus dannosi, agenti infettivi, perché la vita su questo pianeta è una lotta incessante ai fini della selezione.

Purtroppo dell’esterno ne avremo sempre bisogno per minerali, agricoltura, allevamento, commercio tra cupole ecc. Quindi, mi dovessero chiedere un parere, io sicuramente preferirei il preservativo integrale, ci si fa l’abitudine, diventerebbe una seconda pelle. Per i maschi potrebbe essere un preservativo peloso. Le femmine potrebbero farselo stretto in modo da assottigliare il giro vita. La natura ci ha dato troppe aperture, entro cui si infila di tutto.Ma i politici, dico io, potrebbero dare l’esempio e comparire fin da ora in pubblico e in TV con il preservativo indosso; che si infila a cominciare dalla testa in modo che sia aderente, poi si srotola lungo il corpo nudo e si chiude sotto la pianta dei piedi. Può essere che il naso risulti un po’ schiacciato. Va beh! bisogna portare pazienza, all’inizio ci si deve adattare, ma è importante il messaggio che i politici potrebbero mandare alla nazione.

Nei primi tempi non si pretende una vestizione completa, ancora non si è studiato il materiale, si sa che deve essere trasparente e impermeabile; ma per dimostrare la buona volontà e la strada da loro già intrapresa, i politici potrebbero presentarsi in TV con il profilattico infilato almeno in testa, fino alla base del collo, uomini e donne, ben stretto e aderente, schiaccerà un po’ le fattezze rendendo la faccia liscia e uniforme, sarà difficile riconoscere chi c’è sotto e a quale partito appartenga, se è femmina o maschio, ma non è un male, in situazioni d’emergenza importa l’unità collaborativa della politica, ogni testa col suo preservativo per combattere la battaglia contro i virus e gli agenti patogeni.

Ma non basta! Tutti i signori della televisione, i presentatori, gli ospiti fissi, che in fin dei conti sono sempre gli stessi (i presentatori a volte fanno la parte di ospiti, e gli ospiti fanno a volte i presentatori), e poi le vallette, gli opinionisti, i presunti comici … ecco, se tutti costoro fossero coscienziosi, se volessero dare una mano per arginare ogni tipo di virus presente e futuro, dovrebbero mostrarsi al pubblico pure loro col preservativo calzato in testa. La gente capirebbe l’importanza del servizio televisivo.

Mi si obbietterà che sarebbero tutti uguali e indistinguibili. Sì, è vero. Ma nella grande battaglia che è in corso il messaggio potrebbe essere unico e forte: ogni testa il suo preservativo; non contano più le differenze tra l’uno e l’altro, l’ex valletta dalle labbra impressionanti, il travestito ciccione, il finto uomo dei boschi, la presentatrice inossidabile, l’esperto, l’economista che sa come risolvere tutto, il giornalista con le idee chiarissime su ogni cosa di ieri, di oggi e di domani, il comico che imita gli altri della TV senza rendersi conto che sono gli altri ad essere comici, potrei continuare con l’elenco completo di questo teatrino, dove ognuno recita il suo ruolo: quello che grida, quello che insulta, quello che è patriottardo, quello che ha scritto un libro, quello che difende i metalmeccanici, quello che fa l’imprenditore illuminato, quello che fa la parte dell’ateo, quello che giudica gli altri e gli dà un voto, ma lui se lo votassero avrebbe zero; ecco, la tipologia è limitata, come è limitato il numero dei burattini.

Tutti col preservativo! chi arriva senza glielo mettono in testa in diretta, così il pubblico impara come si calza. Chi poi se lo voglia far scendere giù per le spalle e proteggersi completamente, darebbe un ottimo esempio, e lo spettacolo TV non cambierebbe di molto. Anzi, svelerebbe la natura intrinseca di colui che si nasconde sotto il preservativo e appare tutte le sere in TV, queste teste di cavolo, per usare un eufemismo, loro sì infettivi, pericolosi, sempre in allarme per guadagnarsi l’ascolto; se comparissero col preservativo di lattice in testa calzato come un berretto da notte, invierebbero un messaggio utile, sia contro il virus, che come autodiagnosi. Forse la gente cambierebbe modo di passar le serate.