Cara Silvia,
non so che fare, aiutami tu. Italiana, divorziata dopo un lungo matrimonio tranquillo, figli ormai grandi e una esistenza agiata nella Svizzera tedesca, mi sono trasferita in Ticino e qui, una notte di Capodanno, ho incontrato non l’amore ma la passione. Italiano, sulla sessantina come me, anche se un po’ più giovane, divorziato, ballerino, allegro, simpatico, due figli che vivono con la madre. La nostra storia è cominciata con grande impeto. Lui è un sempliciotto, criticone come me, ma condividiamo gli stessi interessi: amore, fedeltà, famiglia, preghiera, natura, escursioni.
Dopo due mesi di conoscenza, quando stava per lasciare l’appartamento di vacanza perché troppo caro, gli ho proposto di venire a vivere con me mentre cercava, con scarsa convinzione, un impiego.
Mi aspettavo di trascorrere l’estate insieme nella mia casa in Toscana, invece ha preferito andare in Italia meridionale dove vivono la madre e la sorella.
Nel frattempo ho sofferto molto di solitudine ma capisco che non essendo sposati non poteva presentarmi ai suoi parenti. Mentre si trovava a casa della madre si è fratturato un polso e solo adesso, dopo lunghe terapie, torna in Ticino. Lui vive degli scarsi risparmi accumulati e qui subentra la comodità di vivere con qualcuno senza spendere. Io gli voglio tanto bene anche se litighiamo spesso per un nonnulla. Ma se torna da me non saprò mai se viene per amore o per comodità.
Aiutami tu a chiarire la situazione. / Lettera non firmata
Cara lettrice,
la risposta è contenuta nella tua seconda, breve missiva dove mi chiedi di cambiare la parola «amore» con «passione». Ora, mentre i sentimenti sono più o meno razionali e governabili, la passione per definizione è irrazionale e ingovernabile. Non si dice forse «essere travolti dal vento della passione?». Tu stessa parli di «grande impeto» a proposito del vostro primo incontro.
Per certi versi sei estremamente lucida, sei consapevole che il tuo simpatico ballerino non ha una gran voglia di lavorare, che vuol sentirsi libero, anche se, al tempo stesso, non gli dispiace essere accolto e protetto.
Lui sa bene che cosa desidera e lo manifesta con garbo e discrezione. Il problema è piuttosto tuo che, com’è caratteristico di noi donne, sogni il grande amore. Di questo tema abbiamo parlato a lungo al Museo LAC di Lugano nel corso di una serata, nell’ambito delle manifestazioni di Piazzaparola, dedicata a Madame Bovary, l’eroina romantica per eccellenza. Anche Emma Bovary s’innamora, come te, di un uomo prestante e di poche virtù, con la differenza che, quando viene cinicamente abbandonata, si uccide. Per fortuna quel mondo è ormai lontano e tu sei ora in grado di affrontare la passione senza morirne. Ma soffrendo sì, perché non a caso il termine «passione» deriva dal greco pathos, dolore.
Come, avrai compreso, non credo che tu, in questo momento, sia in grado di scegliere freddamente se farti carico o meno del tuo amato. Se ritieni che la vostra convivenza ti renda felice, o per lo meno appagata, perché non concedertelo?
Scusami la durezza se scorgo, dietro i tuoi dubbi, il timore di cedere alla tentazione di pagare un gigolò. Chi ti mette in guardia probabilmente teme che tu venga ingenuamente sfruttata.
Ma non credo sia il vostro caso perché l’elenco delle affinità elettive è più che convincente. La vostra convivenza è piena di risorse.
Nessuno trova nulla di strano se un uomo abbiente ospita e aiuta economicamente la donna amata, perché dovrebbe essere invece riprovevole nel vostro caso? Se segui il tuo cuore non danneggi nessuno. L’unica avvertenza è di non aspettarti che la vostra relazione duri per sempre. Di solito le passioni sono un fuoco che arde tanto ma si spegne presto. D’altra parte di questi tempi, come si suol dire, «l’amore è eterno finché dura». Nel calendario delle stagioni della vita l’autunno può portare la luce e il calore che sono mancati in precedenza. Accoglili senza lasciarti turbare da dubbi e perplessità. La vostra passione è cominciata nella Notte di Capodanno quando si formulano auguri di felicità senza sapere che forma prenderanno, come si realizzeranno: lascia che accada.
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