Nei manuali di economia tradizionali il tasso di interesse gioca un ruolo centrale di regolatore del credito ma anche di aiuto nella determinazione del costo di opportunità dei progetti di investimento. Più alto è il tasso di interesse, più difficile diventa l’accesso al credito. Nello stesso tempo più selettiva diventa la decisione su un determinato progetto di investimento. Quando il tasso di interesse diminuisce succede invece il contrario. Aggiungiamo che la politica con la quale le banche nazionali cercano di controllare l’inflazione si basa largamente sulla gestione dei tassi di interesse.
In un’economia monetaria il tasso di interesse svolge quindi una funzione centrale di regolatore del credito, di giudice della redditività dei progetti di investimento e di antidoto contro il rincaro. Se, come è successo nel corso degli ultimi sei anni in Svizzera il tasso di interesse-guida della Banca nazionale scende sotto zero potrà solo con difficoltà esercitare queste funzioni. Agli economisti si pongono allora due domande. La prima riguarda l’origine di questo fenomeno: perché da una decina di anni i tassi in molti paesi del mondo i tassi di interesse stanno diminuendo? La seconda concerne invece le sue conseguenze: qual è l’impatto dei tassi di interesse bassi sul comportamento delle economie domestiche, sulla gestione delle aziende, e sugli investimenti di Cantoni e Comuni?
Sono proprio queste le due domande che, di recente, la Seco, ossia la Segreteria di Stato per l’economia del Dipartimento federale dell’economia, ha posto a un gruppo di ricercatori svizzeri e stranieri. A nostro parere le risposte alla prima delle due questioni sono meno interessanti che quelle date alla seconda. Responsabile per la diminuzione dei tassi di interesse sarebbe, dal lato dell’offerta di denaro, l’invecchiamento della popolazione che fa crescere la propensione al risparmio della popolazione. Dal lato della domanda di denaro, invece, la diminuzione degli investimenti è dovuta a un aumento del rischio e a una diminuzione della redditività. Secondo noi l’invecchiamento è anche responsabile della riduzione degli investimenti perché una società vecchia è una società poco innovativa.
Ovviamente se la possibilità di ricorrere al credito non costa più nulla ci sarà qualcuno che ne profitta. Per quel che riguarda le aziende sembra siano soprattutto quelle finanziariamente meno solide che hanno potuto profittare al massimo della manna dei tassi di interesse bassi. Con due conseguenze. La prima è positiva ed è che queste aziende hanno potuto mantenere il loro livello di occupazione. La seconda è negativa perché i tassi di interesse bassi hanno probabilmente frenato ristrutturazioni in settori poco concorrenziali. Un po’ diverso sembra essere stato il comportamento delle economie domestiche. Pare infatti che gli interessi bassi non abbiano indotto la popolazione a risparmiare di meno e a consumare di più. Il fatto è che l’uomo della strada normalmente non sa niente del costo del denaro. Questa considerazione, aggiungiamo noi, vale specialmente per i Ticinesi. Stando ai risultati dell’indagine sui redditi e sulle condizioni di vita dell’Ufficio federale di statistica alla domanda sul costo del denaro per i piccoli crediti al consumo il 70.5% dei ticinesi interrogati non ha risposto o ha risposto di non saperne nulla. I tassi di interesse bassi sembrano non aver sollecitato nemmeno la domanda di beni di consumo durevoli (come automobili, elettrodomestici, ecc..) o quella di nuove ipoteche, almeno in Ticino.
Quale è infine stata l’influenza dei tassi di interesse bassi sui conti pubblici? Stando agli studi della Seco i bassi tassi di interesse hanno indotto Cantoni e Comuni a investire di più, in particolare nel settore dell’educazione. Questa conclusione non vale per il Canton Ticino e i suoi Comuni. Nel periodo degli interessi negativi le uscite per investimento del Cantone sono restate più o meno costanti. Quelle dei Comuni hanno oscillato attorno a un trend che pure indica stagnazione. Con tassi di interesse bassi gli enti pubblici hanno potuto comunque ridurre le spese per interessi passivi nel conto di gestione corrente.
Perché i tassi di interesse sono bassi e chi ne profitta
/ 09.08.2021
di Angelo Rossi
di Angelo Rossi