Notai per la prima volta il nome di Hazel Brugger lo scorso anno quando presi i biglietti per una serata al Kaufleuten di Zurigo per andare a vedere il filosofo Richard David Precht. Un evento organizzato in collaborazione con la NZZ per cui come moderatore o moderatrice della serata mi aspettavo una delle grandi firme del giornale. Invece figurava questo nome mai sentito – Hazel Brugger. Con una ricerca veloce l’ho subito associata ad una giovane donna di 27 anni di professione comica e stand up comedian. Ho pensato fosse davvero uno strano binomio – un filosofo e una comica – ero davvero curiosa di vederli dal vivo, ma con questa storia della pandemia potete immaginarvi come è andata a finire. Nel frattempo, ho imparato che Hazel Brugger, nata a San Diego in California e cresciuta a Dielsdorf vicino a Zurigo, studi in filosofia e letteratura, sin dai 17 anni appassionata di slam poetry è molto nota nel mondo germanofono. Artisti come lei vivono delle loro apparizioni dal vivo e delle loro collaborazioni con redazioni e programmi televisivi. Ma come tutti sappiamo, da un anno a questa parte, gli eventi live e in generale tutte le manifestazioni e iniziative culturali sono fermi mentre le entrate crollano. La stessa Hazel Brugger, collega freelance che si muove tra varie collaborazioni e ingaggi, ha visto ridurre le sue entrate del 90%.
I tempi sono quelli che sono. Ma c’è un lieto fine e questa storia può essere d’ispirazione per altri artisti e creativi. Hazel insieme al suo compagno Thomas Spitzer, autore e produttore digitale, ha aperto il sito vielspass.gmbh iscritto a Patreon, una piattaforma di crowdfunding che ospita i contenuti di persone creative che grazie a delle membership, delle sottoscrizioni in forma di abbonamento, possono ricevere soldi dai loro patron, mecenati e sostenitori. Fondata nel 2013 dal musicista Jack Conte, la piattaforma vanta milioni di iscritti, mentre il suo fondatore conta su un patrimonio stimato intorno ai cinque milioni di dollari. Un esempio concreto di come funziona: per accedere ai contenuti di Hazel Brugger e del suo compagno si possono versare quattro, otto o dodici euro al mese. Per ognuno di questi abbonamenti si accede ad un certo numero e tipo di contenuti, come ad esempio la serie in podcast Good Vibes Only, chiacchierate dal vivo molto informali con diversi ospiti.
C’è chi apprezza questa risorsa alternativa ai media mainstream dove oggi, se pensiamo alla televisione, le redazioni hanno sempre meno risorse e coraggio da investire in giovani di talento e nuovi format di qualità. La piattaforma Patreon opera in completa trasparenza, vale a dire i sostenitori di vielspass.gmbh vedono quanti soldi i due giovani raccolgono tutti mesi. E non sono pochi considerati i tempi pandemici: Hazel e Thomas raccolgono fino a undicimila euro al mese e contano 2714 sostenitori. A confermare il successo della stand up comedian c’è anche il premio ricevuto ad ottobre in Germania che la attesta come migliore comica tedesca e la sua entrata sulla piattaforma di streaming digitale Netflix con una sua performance dal vivo a Colonia dal titolo Hazel Brugger Tropical. Su Patreon (www.patreon.com) il duo spiega come utilizza le risorse che riceve e soprattutto sottolinea come il successo metta in atto un circolo virtuoso anche per i professionisti che gravitano e collaborano con loro. Auguri ai due giovani artisti e complimenti a Jack Conte che ha avuto questa idea nata dalla necessità di trasformare in guadagno le prestazioni che da musicista offriva gratuitamente su youtube.
Patreon permette ai suoi artisti, autori di podcast, giornalisti che pubblicano regolarmente i loro contenuti online di diventare imprenditori di se stessi, dando un valore economico a tutte quelle opere e prestazioni che in rete sono gratuite. Si possono donare dai cento ai cinquecento dollari settimanali, chi possiede un account riceve direttamente le quote assegnate. L’iscrizione a Patreon è gratuita, la piattaforma detrae una piccola percentuale da quanto guadagnato dagli artisti solo se le loro attività hanno successo. Tra l’altro la piattaforma di crowdfunding ha sostenuto i suoi membri durante il lockdown con una raccolta fondi e un programma di sovvenzioni. «In momenti come questi, supportare gli artisti e assicurarsi che abbiano le risorse economiche per superare una crisi sanitaria globale non è solo la cosa giusta da fare, è una nostra responsabilità» dice Jack Conte.