Buongiorno Laura,
sono sua omonima e ho 45 anni, sono sempre stata in carne nonostante i miei sforzi di fare movimento, mangiare poco e sano eccetera. Ho il busto normale, se così si può dire, ma poi ho braccia e gambe grosse e piene di cellulite. Purtroppo pure mia figlia di 15 anni, da quando si è sviluppata, sembra aver ereditato la mia forma fisica. Io ci ho convissuto, non benissimo ma i miei erano altri tempi, adesso mia figlia, tra social eccetera, la sta vivendo male e pensa a liposuzione e cose simili. Ma è giovane, io vorrei qualcosa d’altro, un approccio magari dietetico, però non vorrei che vivesse tutti i miei fallimenti, perché ci ho provato a migliorarmi mangiando meno e muovendomi di più, ma con scarsi risultati: gambe e braccia sempre grosse e brutte. È vero che erano altri tempi e magari adesso la medicina è andata avanti, si può fare qualcosa per migliorare? Perché sinceramente inizio ad avere dolori alle gambe, non vorrei insomma che mia figlia vivesse tutto questo. / Laura
Gentile Laura,
mi dispiace tantissimo per il suo malessere e quello di sua figlia. Come dice lei, purtroppo, i nostri figli stanno vivendo un’era dove l’immagine la fa ancora più da padrone ed essere fuori dai canoni estetici proposti può essere vissuto come un vero problema, soprattutto, ma comunque non solo, in un periodo critico come l’adolescenza. Mi ha ispirata per un prossimo articolo, ma adesso qui cercherò di rispondere alle sue domande.
Non conoscendo ulteriori dettagli e basandomi quindi solo su quanto da lei riferito provo ad azzardare un’ipotesi parlandole di lipedema. Il lipedema è una malattia cronica del metabolismo lipidico che provoca un accumulo di grasso nel tessuto sottocutaneo circoscritto e simmetricamente localizzato che comporta un aumento sproporzionato del volume, prevalentemente nelle aree dei fianchi, natiche e gambe fino alle caviglie. In alcuni casi si manifesta anche nelle braccia.
Il lipedema non è una conseguenza dell’obesità o del sovrappeso, non è infatti un eccesso di tessuto adiposo da sovralimentazione ma è una condizione alterata degli adipociti (le cellule del tessuto adiposo). Vi è infatti una iperplasia e ipertrofia delle singole cellule adipose. In poche parole le cellule del grasso diventano più grosse e si moltiplicano pure in maniera anomala. I vasi sono permeabili e fragili. Di conseguenza, il fluido entra nel tessuto connettivo e di supporto, il che spiega anche la tendenza agli ematomi.
Il grasso del lipedema contiene fibrosi, macrofagi (sistema immunitario) ingrossati e proliferati e valori spesso aumentati di interleuchina, che è indice di infiammazione. Un’altra differenza è che nella persona obesa il grasso si trova in tutto il corpo. In questo caso il grasso si presenta agli arti risparmiando mani e piedi. È molto comune ma ancora piuttosto sconosciuto e può causare dolore, gonfiore e lividi agli arti. L’intensità del dolore può variare molto, dal nulla al grave come pure la frequenza: costante o a momenti.
Le cause sono poco conosciute, si pensa possano essere legate a momenti legati ai cambiamenti ormonali come la pubertà, la menopausa e la gravidanza. Sono in corso altre ricerche per capire se esiste un ruolo genetico, di infiammazione o di altro nello sviluppo della condizione.
Non esistono test diagnostici definitivi e purtroppo può essere confusa appunto con l’obesità o altre malattie, tipo insufficienza venosa cronica. Il problema è che comunque può essere presente anche in questi pazienti, rendendo ancora più difficile diagnosticarlo e aiutare chi ne soffre.
Attualmente l’unico modo per diagnosticarlo è far eseguire un esame fisico da un medico qualificato con un’anamnesi della storia medica del paziente.
Effettivamente il grasso causato dal lipedema non può essere perso semplicemente riducendo le calorie e facendo esercizio, e questo lei, purtroppo, lo ha vissuto e lo vive sulla propria pelle. Cosa c’è di nuovo? Forse una maggiore sensibilizzazione. Ad oggi si consiglia di affrontare il lipedema in maniera multidisciplinare. Gli esperti consigliano in generale di praticare esercizio fisico quotidiano da leggero a moderato in combinazione con una dieta antinfiammatoria, tecniche per migliorare il flusso linfatico (massaggi, tecniche di respirazione mirate), supporto psicologico ed eventualmente uso di medicamenti. Il mio consiglio è di rivolgersi al proprio medico di famiglia, parlarne e trovare assieme un team che vi possa dare un supporto per migliorare la condizione o almeno per fare in modo che non peggiori.
Sebbene la chirurgia, come la liposuzione, possa essere utile per alcune persone a gestire il dolore e migliorare la mobilità, la decisione di sottoporsi a un intervento chirurgico non deve essere presa alla leggera e dovrebbe sempre essere presa in collaborazione con un medico qualificato. Questo trattamento è in grado di rimuovere effettivamente il grasso ma purtroppo non è una risposta a lungo termine a questa malattia.
Spero di esservi stata in un qualche modo di aiuto. Siete una famiglia, potrete affrontare assieme il tutto e farvi forza a vicenda. È bene parlarne e soprattutto focalizzarsi sulla causa piuttosto che soffermarsi sull’aspetto esteriore, cosa che comprendo e che so essere ben difficile. Vi muovete e mangiate sano: questo basti a suggerirvi che state già, concretamente, facendovi del bene.