«Il Multiverso è un concetto di cui sappiamo spaventosamente poco», è la risposta che mi arriva quando chiedo il significato del termine che impazza nei video di TikTok con frasi del tipo: «Se esiste davvero un Multiverso spero che l’altra me non abbia mai dovuto affrontare il tuo tradimento che le avrebbe rovinato il modo di vivere qualsiasi relazione posteriore a te e sia rimasta con quell’immagine fiabesca dell’amore».
Perché è tanto faticoso decifrare banali post? Partiamo dall’inizio. «Il Multiverso è un concetto di cui sappiamo spaventosamente poco», è una citazione che gli Gen Z (come Marta, la mia adorata giovane stagista) usano moltissimo quando devono definire che cos’è il Multiverso. La prendono dal film Marvel 2021 Spider-Man no way home, quasi 2 miliardi di incassi. La dice il co-protagonista, il dottor Steven Strange, dopo che fallisce la sua magia per far scordare a tutti che la vera identità di Spider-Man è Peter Parker. L’incantesimo non andato a buon fine ha come esito l’esatto opposto: da ogni parte del Multiverso arrivano coloro che sanno chi è Spider-Man e con i quali lui dovrà vedersela.
A sua volta la Marvel attinge a un termine usato dagli scienziati per descrivere l’idea che al di là dell’universo osservabile possano esistere anche altri universi. Ma se la scienza non è ancora riuscita a rispondere a che cosa c’è oltre i confini dell’universo osservabile e se è possibile che il nostro Universo sia solo uno dei tanti in un Multiverso molto più vasto, di certo c’è che sui social il Multiverso è già realtà. Attenzione boomers: Multiverso non va confuso con Metaverso. È un errore che nessun Gen Z potrebbe perdonarci. Come abbiamo visto di recente ne Il caffè delle mamme (28 novembre 2022), il Metaverso sta a indicare una dimensione al di sopra del mondo reale, che è poi quella che frequentano i nostri figli quando giocano con videogame tipo Adopt me! su Roblox, oppure a Fortnite, Minecraft o sulla piattaforma italo-svizzera The Nemesis, ecc. In sintesi, il Metaverso è un mondo virtuale in 3D frequentato con avatar. Invece il Multiverso nella versione social è una realtà parallela che co-esiste con la nostra concettualmente senza bisogno di videogame o visori. Gli Gen Z lo utilizzano prevalentemente in due modi. Uno: usano il termine nei video per immaginare un loro altro io in un mondo parallelo in cui una certa situazione potrebbe andare diversamente da come va nella realtà e spesso decisamente meglio. È un po’ come se da qualche parte del cosmo ci fossero altre versioni di noi che vivono realtà diverse. Tu cosa speri per le altre versioni di te nel Multiverso? Una volta li avremmo chiamati sogni o desideri e ci saremmo potuti andare solo con il pensiero o confidandoli agli amici del cuore. Oggi sono post su TikTok condivisi con migliaia di utenti. A colpi di like. Per esempio: «Se il Multiverso esiste spero che l’altra me non abbia bisogno di trattenere le lacrime ogni volta che qualche adulto mi risponde male», oppure «Se il Multiverso esiste spero che tu sia mia sorella in ognuno di essi» e ancora «Se la teoria del Multiverso esiste allora spero che esista una versione di noi due che ce l’ha fatta».
Due: il Multiverso è anche una tecnica di costruzione dei video che usano i tiktoker per unire realtà tra loro lontane. Per farmelo capire Marta mi parla della canzone Bellissima di Annalisa. In un video, sotto la finestra dove lei s’affaccia cantando «E poi senza avvisare sei qui/Oddio però tu mi piaci», appaiono dei giovani che ballano. Inizialmente i video sono due distinti: uno (diventato virale) con il balletto, l’altro quello della canzone. Il Multiverso li unisce: Annalisa canta la sua canzone con la coreografia del balletto. Anche stavolta per capire le Parole dei figli ho dovuto scervellarmi, ma con una soddisfazione in più. Stasera andrò a vedere Everything everywhere all at once che ha vinto 7 Oscar: Evelyn Wang, un’immigrata cinese sulla cinquantina, gestisce una lavanderia a gettoni, ha una figlia adolescente che non riesce più a comprendere, un padre un po’ rintronato e il suo matrimonio è da tempo giunto a conclusione, finché si ritrova a vivere un’avventura nel Multiverso. Bene, forse, adesso il film lo capirò.