Un certo senso comune, volonteroso e paternalista, ci ha abituato a pensare che la vicenda storica della schiavitù moderna abbia visto le sue vittime subire perlopiù in modo passivo violenze e soprusi impliciti alla loro condizione. Al di là dei singoli – tanto eroici quanto inutili atti di ribellione – si tende a pensare che la vicenda dell’abolizione della tratta, prima, e della schiavitù, poi, sia stata opera esclusiva di illuminati filantropi – Bianchi, benestanti e benemeriti. Si rischia allora di dimenticare come la Rivoluzione che vide gli schiavi di Haiti instaurare nel 1791 una Repubblica con la leadership del grande Toussaint Louverture precedette di un anno la proclamazione della Repubblica Francese rivoluzionaria – la stessa che, ironia della Storia, fu poi responsabile della fine della controparte haitiana. Meno noti, tuttavia, gli innumerevoli episodi di resistenza organizzata e spesso armata che hanno punteggiato la storia della schiavitù nelle Americhe, e nella fattispecie nei Caraibi ed in Sudamerica.
I Mocambo erano villaggi di piccole e medie dimensioni abitati per la maggior parte da schiavi di origine africana, mulattos e cablocos (meticci di discendenza europea ed indios) ma anche europei poveri, soldati disertori e renitenti alla leva. Noti anche come Quilombos, tali insediamenti cominciarono a sorgere in area periferiche spesso nel profondo delle foreste e sulle montagne non appena gli schiavi africani cominciarono ad arrivare in Brasile attorno al 1530. Da allora il loro numero continuò a crescere. Il Mocambo più importante, passato alla storia per la sua resistenza contro i portoghesi è quello oggi noto nella storiografia come Quilombo dos Palmares, nell’attuale Stato di Alagoas, Brasile Nordorientale. Cominciò a svilupparsi nel 1605 per poi essere soppresso nel 1694. Si stima che alla fine della sua vicenda storica ospitasse fra gli 11 ed i 20’000 abitanti. La maggior parte provenienti dall’Africa Centrale e dall’Angola erano organizzati sulla base di capitanati elettivi e confederati nei quali il Capo risiedeva in una sorta di fortificazione chiamata Macaco. Quando i proprietari delle piantagioni cominciarono a lamentare fughe di massa di schiavi verso i mocambo/quilombo nascosti nelle foresta i Portoghesi decisero di farla finita. La sola Palmares si vide attaccata da ben sei spedizioni nel periodo fra il 1680 ed il 1686, ma tutte fallirono per la resistenza degli ex-schiavi. Questi combattevano con tattiche di guerriglia armati di archi, lance ed archibugi sottratti ai portoghesi oppure ottenuti dagli Olandesi che contendevano ai Portoghesi la supremazia nelle zone costiere. Risalgono a quegli anni le prime notizie della pratica della Capoeira, un’arte marziale impiegata nei combattimenti corpo a corpo che oggi si svolge come una sorta di danza guerresca largamente praticata dai giovani neri brasiliani. Leggendaria maestra nell’arte della Capoeira ed eroina della resistenza del Quilombo dos Palmares fu la Regina Dandara.
Le notizie peraltro frammentarie che abbiamo su di lei ci dicono che fin da giovane era stata un’irriducibile combattente contro la schiavitù come membro di una banda di guerriglieri formata da ex-schiavi. Sposò Zumbi, un membro della famiglia reale di Palmares, destinato a diventare l’ultimo Re del Quilombo dal quale ebbe tre figli. Quando nel 1630 i Portoghesi cominciarono ad attaccare Palmares, l’allora Grande Capo Ganga Zumba – zio di Zumbi – cercò a più riprese di negoziare la pace. Vi riuscì solo nel 1678, ormai vecchissimo. Il trattato col governo di Pernambuco stabiliva che tutti i nati a Palmares fossero uomini liberi, che i residenti di Palmares catturati nel corso del conflitto fossero liberati e che gli stessi potessero dedicarsi liberamente al commercio. In cambio Ganga Zumba si impegnava non solo ad impedire che nuovi schiavi fuggiaschi si insediassero a Palmares, ma anche a consegnarli ai Portoghesi. A Palmares si gridò al tradimento. Dandara e Zumbi accusarono Ganga Zumba di essersi reso complice della perpetuazione della schiavitù e promisero resistenza ad oltranza. Ganga Zumba fu assassinato da uno degli irriducibili e Zumbi fu proclamato Re. Anni dopo Dandara fu a sua volta arrestata in un’imboscata. Piuttosto che tornare ad una vita da schiava decise di togliersi la vita davanti ai suoi carcerieri. Era il 6 febbraio 1694. Di lì a poco la vicenda del Mocambo dos Palmares si sarebbe conclusa.