Millennials, idee su misura per abitare il mondo

/ 18.02.2019
di Natascha Fioretti

Non ho mai pensato di voler essere una millennial anzi, ho sempre ritenuto una fortuna essere nata prima della fatidica soglia del 1980 e avere avuto la possibilità di conoscere ancora un mondo offline. Fino a quando, un giorno, ho letto dei club privati per millennials e di un nuovo concetto di coabitazione per gente nomade. Gente del nostro tempo, molto spesso professionisti indipendenti che fanno del viaggio e della mobilità il loro stile di vita. L’idea è venuta a Travis Hollingsworth, un passato da analista finanziario per Goldman Sachs e direttore di Big Society Capital, un’azienda specializzata in investimenti a impatto sociale, che ha pensato di fondare Norn – un club esclusivo, multiculturale, internazionale per menti curiose che mira a costruire comunità e discorsi culturali in giro per il mondo. Sette anni trascorsi con la valigia in mano, sempre pronto a partire, Travis Hollingsworth ad un certo punto della sua esistenza ha iniziato a chiedersi qual è il motore, cosa spinge le persone a creare connessioni sociali lontano da casa. Spostarsi di città in città può essere fantastico ma anche un’esperienza solitaria se non sai come e dove trovare persone affini, like minded, che la pensano come te.

Avviato nel 2017, il nome del progetto non è casuale, Norn infatti è la divinità del destino, colei che bisbiglia un segreto. E stando al suo fondatore è perfetto perché viaggiare significa anche mettersi nelle mani del destino che ci fa abitare luoghi, incontrare persone, scambiare conversazioni, trovare i caffè giusti. Questo lo dico perché come molti freelance anch’io sono spesso in viaggio, oggi a Roma, e vagando per le traverse di via Barberini ho appena trovato il caffè vintage Charlotte, perfetto per i miei gusti e per lavorare qualche ora. Anche volendo nella capitale italiana i club Norn non ci sono ma se doveste trovarvi a Berlino oppure a Londra, Barcellona, Los Angeles e San Francisco, sapete dove andare. Dovete però sapere che, come per ogni club privato che si rispetti, anche in questo caso non ci si può presentare senza prima annunciarsi. Sebbene l’idea di club sia lontana anni luce dall’atmosfera misogina avvolta in soffocanti nuvole di sigaro che si impregna in vecchie e polverose tappezzerie tipica dei club per gentiluomini della Londra del 1700, le condizioni per accedere a Norn rimangono esclusive: ci si può iscrivere ai salotti tematici online oppure offline – se ci si trova nelle vicinanze – pagando una quota di 571 euro l’anno, mentre risiedere in una delle esclusive residenze per un minimo di tre mesi ha un costo che si aggira sui 17’000 euro. Il costo è elevato ma l’esperienza umana unica, assicura Hollingsworth. Le residenze coabitative Norn sono prima di tutto un luogo confortevole, rilassato nel quale sentirsi a casa e, solo in un secondo momento, un club. Durante le serate a tema in cui si parla di calligrafia, ikigai, sesso o modi per massimizzare la vita romantica di coppia, gli spazi condivisi sono affollatissimi. Altrimenti, si vedono scene di normale quotidianità 3.0: giovani riuniti attorno al tavolo della cucina con i loro computer mentre in sottofondo lavora la lavastoviglie, altri in un angolo della sala impegnati in conversazioni online.

Ogni proprietà offre cinque camere da letto, spazi condivisi ampi e accoglienti, luci calde e tutto incoraggia alla conversazione, anche il lungo tavolo di legno in cucina pensato per gustare insieme cibo e conversazione. A Berlino Norn si trova in un edificio del 1906 a ovest di Kreuzberg mentre a San Francisco in una casa di ringhiera in stile vittoriano vicino a Haight-Ashbury. Edifici che un tempo erano abitazioni familiari e ora riqualificati in un’ottica di spazi aperti, flessibili che possano offrire ai millennial, alle loro menti internazionali e ai loro spiriti multiculturali spazi di vita qualitativa a ogni latitutidine. A breve sono previsti altri club a Istanbul, Amsterdam, Copenhagen, Buenos Aires e Lisbona. Connessioni genuine offline in modalità coabitazione aperta, è questa la promessa di Hollingsworth, non solo per la generazione millennial, per noi tutti, membri, se non di Norn, sicuramente della società connessa.