Meglio le code oppure i pedaggi?

/ 03.07.2023
di Angelo Rossi

Il traffico stradale attraverso le Alpi è al centro delle nostre preoccupazioni almeno da 40 anni. Le capacità stradali a disposizione non bastano per accogliere un traffico di automezzi pesanti e di auto che non accenna a diminuire. Sulla A2, attraverso il San Gottardo, al momento della sua apertura, le code si formavano solo a Pasqua come pure all’inizio e alla fine del periodo delle vacanze estive. Oggi invece la coda è un fenomeno giornaliero almeno per 10 mesi dell’anno. A prima vista le soluzioni per eliminare le code sono semplici: o aumentare la capacità dell’autostrada o ridurre il volume dei flussi di traffico. Alla fine del ventesimo secolo la Svizzera aveva scelto la seconda possibilità, cioè quella di ridurre i flussi del traffico veicolare spostando il traffico pesante dalla strada alla ferrovia. Nonostante l’aumento del trasporto per ferrovia, però, la lunghezza delle code agli ingressi della galleria autostradale non ha fatto, sin qui, che aumentare. Che fare? Può darsi che, nel lungo termine, ossia fra 20 anni e forse più, la prima soluzione, ossia quella di aumentare la capacità di trasporto autostradale, possa trovare una possibilità politica di realizzazione. È quanto sogna il ministro ticinese del territorio e dell’ambiente. Nel frattempo, però, non c’è che una via da seguire: quella del contenimento dei flussi di traffico veicolare.

In questa direzione sembrano orientarsi, per fare un altro esempio, i Governi regionali di Baviera, Tirolo e Alto Adige, ossia delle regioni che devono sopportare i costi sociali del traffico del Brennero. Sono loro che, nel mese di dicembre 2022, hanno lanciato l’idea di gestire il traffico veicolare con degli slots. Con questo sistema, già applicato con successo nei grandi terminal di container, come pure negli aeroporti, si potrebbero fissare degli intervalli di tempo per i quali i trasportatori di merci come pure gli automobilisti potrebbero riservare, online, il diritto di passare la galleria autostradale con il proprio mezzo. Poiché i problemi sollevati dal traffico stradale transalpino sono importanti e poiché le nuove idee intorno a una loro possibile soluzione si spargono rapidamente, ecco che un paio di mesi dopo la presa di posizione delle tre regioni interessate al passaggio del Brennero, il sistema slots ha trovato sostenitori anche da noi. Nel Canton Uri è stato infatti suggerito di introdurre la prenotazione, obbligatoria, possibilmente a pagamento, per regolare i passaggi nella galleria autostradale. Negli scorsi mesi, sempre in relazione all’invocata riduzione del traffico, nel nostro Parlamento federale è stata presentata una mozione che auspica l’introduzione di un pedaggio per la galleria autostradale. Un recente sondaggio ha messo in evidenza che, a livello nazionale, esisterebbe una larga maggioranza favorevole. Dal profilo tecnico sembrerebbe che sia all’introduzione del sistema slots, sia all’imposizione di un pedaggio non si frapporrebbero difficoltà importanti. Politicamente parlando invece si tratta di «patate bollenti». Non sorprende perciò che siano subito nate delle opposizioni.

A nord del San Gottardo, come mette in evidenza il sondaggio sulla possibile introduzione di un pedaggio, sembra prevalere un’opinione prudentemente favorevole a misure di questo tipo. A sud, invece, si è già in stato di guerra. Qualunque misura finanziaria che si proponga di ridurre il volume del traffico autostradale viene combattuta, come sempre, con due tipi di argomento. Il primo è economico: se si deve pagare un pedaggio o una prenotazione il costo del viaggio aumenta sia per le persone che viaggiano, sia per le merci che vengono trasportate nei due sensi. A farne le spese sarebbe in particolare l’economia ticinese con perdita di attrattiva, di capacità competitiva e di posti di lavoro. Intendiamoci: nessuno finora ha cercato di stimare la portata di queste possibili conseguenze negative per confrontarla con le eventuali riduzioni di costi sociali di una simile gestione del traffico. Ma tant’è, i pericoli esistono e per molti interessati enumerarli basta per chiudere la discussione. Il secondo argomento è di natura politica: si parla di discriminazione nei confronti dei ticinesi (automobilisti) perché, per il momento, le misure di contenimento del traffico sarebbero previste solo per la galleria del San Gottardo. Sono pochi, invece, quelli che parlano di discriminazione nei confronti degli Urani della valle della Reuss e dei Leventinesi che, da decenni, sopportano i costi sociali delle code.