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Le noci mettono d’accordo tradizione e scienza

/ 26.12.2022
di Laura Botticelli

Cara Laura, ho letto il suo interessante articolo sulle castagne, e mi ha fatto tornare in mente che spesso mi è capitato di sentire consigliare il consumo di noci, altro frutto autunnale che da noi abbonda, per combattere il colesterolo. E non solo: mi pare che le noci, soprattutto qui in Ticino, forse per una questione legata alla tradizione locale, siano considerate quasi come un cibo miracoloso, utile per combattere o almeno prevenire qualsiasi malanno. È così? / Luca

 

Gentile Luca, la ringrazio molto per avermi scritto perché non sapevo di questa venerazione delle noci da parte dei ticinesi e, informandomi meglio per risponderle, ho scoperto che non siamo solo noi ad ammirarle tanto: in un’università californiana, da 50 anni si riuniscono in conferenze esperti del settore per discutere le ultime ricerche sulla salute e il loro consumo. Che le noci possano prevenire qualsiasi malanno effettivamente sa di miracoloso: purtroppo, come ho spesso scritto in altri articoli, non è il singolo alimento che può «salvarci». Non posso dirle quindi di mangiare noci affinché non si ammali, e non posso farlo con nessun altro alimento. Si può vivere meglio, più forti e sani con una combinazione di buone abitudini alimentari in generale, movimento e altri fattori.

Le noci possono comunque essere delle buone alleate della nostra salute: a livello nutritivo sono un’eccellente fonte di vitamine e sali minerali, tra questi posso citare il rame, l’acido folico, il fosforo, la vitamina B6, il manganese e la vitamina E. Sono pure ricche di proteine e grassi omega-3 e sostanze antiossidanti. Tra i benefici studiati nel loro consumo, si annovera veramente anche l’abbassamento del colesterolo, grazie a una maggiore attività antiossidante rispetto a qualsiasi altro frutto a guscio comune. Questa attività deriva dalla vitamina E, dalla melatonina e da composti vegetali chiamati polifenoli – di cui è particolarmente ricca la buccia cartacea delle noci – che aiutano a combattere il danno ossidativo nel corpo, compresi i danni dovuti al colesterolo LDL «cattivo», il quale a sua volta promuove l’ateriosclerosi. I polifenoli aiutano anche a ridurre l’infiammazione alla base di molte malattie croniche, tra cui quelle cardiache, il diabete di tipo 2, il morbo di Alzheimer e il cancro.

È pure dimostrato che le noci aiutano a diminuire il rischio di malattie cardiache essendo significativamente più ricche di grassi omega-3 rispetto a qualsiasi altra frutta a guscio, fornendo 2,5 grammi per porzione da 28 grammi. Il grasso Omega-3 dei vegetali, è chiamato acido alfa-linolenico (ALA) ed è un grasso essenziale, il che significa che lo si deve ottenere dalla propria dieta. Il grasso ALA omega-3, il magnesio e l’amminoacido arginina nelle noci sono ugualmente coinvolti nel diminuire lo stato infiammatorio.

Mangiare noci non nutre solo noi ma anche i batteri benefici che vivono nel nostro intestino. Ciò che promuove la salute dell’intestino e la nostra in generale. Le noci sono ricche di calorie, ma le ricerche suggeriscono che l’energia assorbita da esse è inferiore del 21 per cento rispetto a quanto ci si aspetterebbe in base ai loro nutrienti. Inoltre, mangiare noci sembra possa aiutare a controllare l’appetito e il peso; ma è stato eseguito un solo studio poco ampio in merito.

In conclusione, penso si evincano bene e in maniera chiara i benefici derivanti dal consumo di noci. Rimango sempre affascinata dal fatto che alcune convinzioni popolari abbiano un fondo di verità. In questo caso, è come se la semplice noce avesse suggerito già secoli or sono che avremmo fatto bene a consumarne. Un frutto strano, racchiuso in un piccolo scrigno di legno duro, dai nomi delle parti che lo compongo strani anch’essi: il mallo, la parte esterna verde che ricopre il guscio, e il gheriglio, la parte che mangiamo e che ci dà tutto quanto descritto sopra.

Insomma, direi proprio che il valore culturale e alimentare di questo frutto sia più che giustificato. E poi, voilà, in Ticino tutti conoscono il nocino. Affettuosamente e virtualmente attraverso questa rubrica ve ne offro uno (ma solo uno!) e vi auguro buona fine e felice inizio.