Buongiorno Laura, le scrivo perché sono mamma di una bambina di 10 anni e comincio a vedere sul suo corpo dei cambiamenti, sembra ci sia un inizio di sviluppo del seno. Mi sembra troppo presto. Alcune persone mi dicono che forse il problema è che io le do più volte alla settimana il tofu come alternativa alla carne. È possibile che la soia col suo contenuto di ormoni influenzi lo sviluppo fisico di mia figlia? / Corinna
Gentile Corinna, si è notato, come conseguenza dell’interazione tra fattori genetici, endocrini e ambientali, che negli ultimi quattro decenni l’inizio della pubertà si sta verificando sempre prima. È evidente che alcuni componenti della dieta e dell’ambiente stiano influenzando il sistema endocrino e questo abbia portato allo sviluppo precoce di caratteristiche sessuali secondarie sia nelle ragazze sia nei ragazzi. Si parla di sviluppo precoce quando avviene la crescita del seno e il primo ciclo prima degli otto anni nelle ragazze, e l’ingrossamento dei testicoli e del pene più la presenza di peli sul viso e voce più profonda nei ragazzi prima dei nove anni; per entrambi, poi, ne sono segni evidenti anche la crescita di peli pubici o sotto le ascelle, la rapida crescita corporea, l’acne e l’odore corporeo adulto, sempre se compare nella fascia di età descritta.
In questi ultimi anni, riscontriamo un’attenzione maggiore al benessere animale e all’ambiente, e il consumo di soia da parte degli adulti e dei bambini è aumentato recentemente anche alle nostre latitudini. Essendo la soia una fonte importante di polifenoli, chiamati anche isoflavoni, la comunità scientifica si è effettivamente interrogata su una possibile interazione tra il suo consumo e l’inizio della pubertà. Questo perché gli isoflavoni, la principale classe di fitoestrogeni alimentari, sono strutturalmente e funzionalmente simili agli estrogeni del nostro corpo, quindi gli isoflavoni della soia possono legarsi ai recettori degli estrogeni e agire come agonisti o antagonisti degli estrogeni endogeni e si sa che gli estrogeni sono coinvolti nella crescita e nello sviluppo delle caratteristiche sessuali femminili.
La tempistica della pubertà, o la transizione dall’infanzia allo stadio riproduttivo adulto, è un processo complesso che si ipotizza essere determinato, in parte, dalla funzione del sistema endocrino nella prima infanzia. Di conseguenza, l’esposizione agli isoflavoni della soia nella prima infanzia potrebbe avere effetti sul successivo sviluppo riproduttivo. Studi sugli animali hanno dimostrato che i marcatori puberali, come l’età all’apertura vaginale, si verificano prima nei roditori femmine alimentati con una dieta a base di soia durante vari momenti dello sviluppo iniziale.
Per quel che concerne i bambini sono stati effettuati molti studi sia in Asia, dove il consumo di soia è molto radicato, sia in America e in Europa. Personalmente ho guardato i risultati della prima revisione sistemica atta a valutare l’associazione tra una dieta infantile a base di soia e l’inizio della pubertà nelle ragazze e nei ragazzi e questa non ha messo in evidenza alcuna associazione tra una dieta infantile a base di soia e l’inizio della pubertà nei ragazzi o nelle ragazze. Le meta-analisi non hanno infatti mostrato differenze significative tra i gruppi nel rischio di pubertà precoce e nell’età del menarca.
Studi individuali non hanno mostrato differenze cliniche significative tra i gruppi per quanto riguarda l’età del menarca, l’età dell’ingrossamento dei testicoli, il pubarca e il cambiamento della voce nei ragazzi. Nessuno studio ha valutato il rischio di pubertà ritardata e l’età di insorgenza del pubarca nelle ragazze col consumo della soia. In generale non sono ancora chiari i meccanismi dietro a questo fenomeno.
Per concludere e rispondere alla sua domanda, no, non è a causa della soia. Gli esperti consigliano di far seguire ai ragazzi e alle ragazze un’alimentazione sana, povera di alimenti trasformati e ricchi di grassi e zuccheri. Continui pure a scegliere giornate vegetariane facendo però attenzione alla composizione dei prodotti vegani perché anche in essi si possono nascondere grassi eccessivi.