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Avete domande su alimentazione e nutrizione? Laura Botticelli, dietista ASDD, vi risponderà. Scrivete a lanutrizionista(at)azione.ch 


Integratori: sì o no?

/ 21.01.2019
di Laura Botticelli

Questo mese non risponderò a una vostra domanda perché desidero approfondire un tema che mi sta a cuore ed è abbastanza sentito dai miei pazienti. La possibilità di trattarlo qui, ad ampio raggio, mi lascia ben sperare di riuscire a sensibilizzare più persone. Quanti di voi usano o hanno usato integratori alimentari? Chi di voi lo fa quotidianamente, chi saltuariamente? Quali sono le motivazioni che vi portano a consumarli? Paura di carenze, timore di ammalarsi, per voler rinforzare/migliorare parti del corpo (salute, capelli, unghie, denti ecc), per affrontare meglio un periodo di convalescenza o di stress dovuto al lavoro o a esami a scuola o altre prove della vita? Queste le domande e queste le giustificazioni più comuni… ma sono fondate?

Partendo dall’inizio, posso dire che l’idea alla base degli integratori alimentari è quella di fornire sostanze nutritive che non possono essere assorbite in quantità sufficienti nel regolare consumo di cibo. Gli integratori alimentari possono essere vitamine, minerali, aminoacidi, acidi grassi e altre sostanze sotto forma di pillole, compresse, capsule, liquidi, ecc. I supplementi sono disponibili in una vasta gamma di dosi e in diverse combinazioni.

Esistono anche sempre più prodotti alimentari di uso comune, compresi cereali e bevande per la colazione, arricchiti per esempio di vitamine extra, omega-3 o altri supplementi alimentari.

È bene sapere che solo una certa quantità di ogni sostanza nutritiva è necessaria per il funzionamento del nostro corpo, quantità maggiori non sono necessariamente migliori. Anzi, a dosi elevate, alcune sostanze possono avere effetti negativi e possono diventare nocive.

Un’alimentazione che comprende quotidianamente cinque porzioni di frutta e verdura, cereali integrali, proteine adeguate e grassi sani dovrebbe normalmente fornire tutti i nutrienti necessari a mantenerci in buona salute. Di conseguenza, se prendiamo anche degli integratori potremmo ingerire più sostanze alimentari utili di quanto pensiamo e gli extra, oltre ad essere costosi, possono anche aumentare il rischio di farci sperimentare effetti collaterali. Ad esempio, assumere troppa vitamina A può causare mal di testa e danni al fegato, ridurre la forza ossea e causare difetti alla nascita. L’eccesso di ferro causa nausea e vomito e può danneggiare il fegato e altri organi.

Inoltre gli integratori non sono farmaci e, quindi, non sono destinati a trattare, mitigare, prevenire o curare malattie.

Quindi non tutti gli integratori sono utili per tutti. Ma a chi lo sono? Ci sono alcuni gruppi di popolazione o individui che possono aver bisogno di integratori anche se seguono una dieta sana ed equilibrata, ossia le donne in età fertile dove è possibile una carenza di ferro e di vitamina D: se poi desiderano avere dei figli è essenziale assumere acido folico prima del concepimento e nelle prime dodici settimane di gravidanza per ridurre il rischio di avere un bambino con difetti del tubo neurale come la spina bifida; le donne che allattano dovrebbero assumere più vitamina D; i vegani dovrebbero assumere vitamina B12 poiché non esistono fonti vegetariane ma solo animali; individui che assumono determinati farmaci; i bambini sotto ai cinque anni, vitamina A, C e D se non mangiano grandi quantità di cibo.

Anche le persone molto anziane, che hanno un’alimentazione carente per via di problemi di dentizione, o per abitudini sbagliate come l’idea di consumare solo caffè e latte a cena o per problemi economici che hanno ridotto di molto la scelta alimentare, per questi motivi potrebbero averne bisogno.

Il mio consiglio, in tutti i casi e soprattutto se si ha qualche timore, è sempre quello di chiedere al proprio medico di famiglia un’analisi del sangue e provvedere poi in base al risultato a trovare la soluzione ideale con integratori o altro. In generale è meglio seguire una dieta sana ed equilibrata, leggere attentamente le etichette degli integratori e degli alimenti arricchiti, informarsi ed evitare di assumere dosi multiple che superino gli importi giornalieri raccomandati (RDA).