Il Consiglio federale ha deciso di mantenere sino alla fine di giugno di quest’anno la procedura semplificata per il preannuncio del lavoro ridotto in caso di sospensione dell’attività aziendale in seguito a provvedimenti per lottare contro il Covid 19. Sono certamente molti gli imprenditori e i lavoratori che hanno tratto un sospiro di sollievo. È giusto però aggiungere che se l’economia svizzera è riuscita ad evitare che, nel 2020, il suo prodotto interno lordo sia diminuito di più del 5% -come è capitato a numerose altre economie europee – lo deve, in parte certamente significativa, all’indennità per lavoro ridotto. Di conseguenza, della stessa non hanno profittato solo gli imprenditori e i lavoratori direttamente interessati, ma praticamente tutta la popolazione.
Fatta questa osservazione, per stabilire l’importanza economica del provvedimento, occorre aggiungere che la misura in cui l’indennità in questione ha giovato varia da regione a regione, da ramo economico a ramo economico, e dalla prima alla seconda ondata della pandemia. Nel mese di aprile del 2020, quando la prima ondata della pandemia raggiunse il suo culmine, l’effettivo di lavoratori messi al beneficio dell’indennità per lavoro ridotto raggiunse, a livello nazionale, un massimo di 1.35 milioni di persone, il che corrispondeva a circa un quarto del totale degli occupati. Questa quota dell’occupazione variava però in modo significativo a da regione a regione. Mentre nell’Altipiano di lingua tedesca il lavoro ridotto concerneva solamente il 20% degli occupati, in Ticino, sempre nel mese di aprile dello scorso anno, la metà degli occupati riceveva l’indennità per lavoro ridotto.
Queste differenze dipendono certamente da più fattori. Uno dei più importanti è rappresentato, ovviamente, dal grado di incidenza della pandemia. Esiste una correlazione positiva tra la quota delle persone colpite dal virus nel totale della popolazione di una regione e la quota di persone obbligate a lavorare a orario ridotto. Un secondo fattore è costituito dall’incidenza delle misure adottate per combattere la pandemia sull’attività dei singoli rami di produzione dell’economia regionale colpita. Le statistiche disponibili indicano che, dal marzo 2020 al febbraio 2021, la quota di persone con indennità per lavoro ridotto è stata particolarmente elevata nei ristoranti e negli alberghi come pure nei negozi e nei garage. Un terzo fattore importante è rappresentato dall’importanza del ricorso al fattore lavoro che fanno le economie delle singole regioni. Le economie regionali che fanno ricorso, in misura maggiore della media, al fattore lavoro sono state anche quelle nelle quali la quota dei lavoratori con indennità di lavoro ridotto è stata più elevata. L’influenza di questi tre fattori è stata, specie tra il marzo e il settembre dello scorso anno, specialmente forte nel caso dell’economia ticinese. L’economia del Canton Ticino, tradizionalmente, dipende maggiormente dal fattore lavoro di quelle degli altri Cantoni svizzeri.
La pandemia, poi, specialmente durante la prima ondata, ha colpito il Ticino in misura maggiore che altre regioni della Svizzera. Infine, per l’importanza che da noi hanno le attività legate al turismo, i rami che maggiormente hanno sofferto delle misure adottate per combattere la pandemia sono nella struttura dell’economia ticinese, maggiormente presenti che nella media nazionale. Con il passare dei mesi e con il venir meno della prima ondata pandemica il ricorso all’indennità per lavoro ridotto è andato diminuendo in tutte le regioni, anche in Ticino. Ciò nonostante nel nostro Cantone la quota dei lavoratori che ricevono l’indennità continua ad essere superiore a quella delle altre regioni svizzere. Questo sembrerebbe indicare che il maggior ricorso a questo strumento non è dato tanto dall’incidenza della pandemia quanto dalle caratteristiche della struttura di produzione dell’economia cantonale. È qui che i commentatori ortodossi insinuano i loro dubbi sull’efficacia dell’indennità per lavoro ridotto. Più d’uno di loro sospetta infatti che sia la facilità con la quale le aziende possono ricorrere a questo strumento, sia la durata nel tempo di questo tipo di aiuto per il mantenimento dell’occupazione, possano contribuire a ritardare processi di ristrutturazione aziendale e, perfino, settoriale che sarebbero indispensabili per mantenere la capacità competitiva di aziende e regioni.
Importanza dell’indennità per lavoro ridotto
/ 31.05.2021
di Angelo Rossi
di Angelo Rossi