Contatti

Ha domande su alimentazione e nutrizione? Laura Botticelli, dietista ASDD, vi risponderà. Scrivete a lanutrizionista(at)azione.ch


Il by-pass gastrico

/ 16.04.2018
di Laura Botticelli

Buongiorno signora Laura, il mio medico di famiglia mi ha proposto un intervento di by-pass gastrico perché sono obeso da anni. Mi ritengo sufficientemente informato su quello che sarà l’intervento, mentre sull’aspetto alimentare non ho in chiaro che tipo di alimentazione dovrò seguire prima, durante e dopo l’operazione. Saprebbe darmi qualche informazione in merito? Ci saranno effetti collaterali alimentari? La ringrazio e saluto cordialmente,        Paolo

 

Egregio signor Paolo, la ringrazio per la domanda precisa. Mi rincuora il fatto che si sia ben informato su cosa comporti questo intervento e mi permetto, qui, di spiegare brevemente agli affezionati lettori, di cosa si tratta prima di risponderle.

L’intervento più utilizzato di by-pass gastrico è il Roux-en-Y Bypass Gastrico Laparoscopico: praticamente si crea una piccola tasca nella parte superiore dello stomaco e la si collega al digiuno, bypassando/saltando il duodeno. In questa maniera i pazienti perdono peso perché hanno uno stomaco molto piccolo e un ridotto assorbimento intestinale delle sostanze nutritive.

Come dovrà comportarsi in previsione di questa operazione? Normalmente, nei mesi prima dell’operazione, c’è un intervento dietetico mirato a cambiare le abitudini alimentari scorrette e una dieta che, a seconda dell’ospedale dove avverrà l’operazione e/o dello stato di salute del paziente, potrà essere una dieta equilibrata ipocalorica oppure una dieta ipocalorica iperproteica oppure una dieta liquida, il tutto con lo scopo di perdere del peso per facilitare l’operazione.

Una volta operato, dovrà considerare che il suo tratto gastrointestinale sarà simile a quello di un neonato: tutto nuovo e diverso. Quindi pure il suo stomaco avrà un volume differente e non sarà più collegato al solito tratto intestinale ma a uno nuovo, quindi dovrà imparare a funzionare come per la prima volta. Procederà a questo punto a una sorta di svezzamento (le tempistiche sono molto soggettive), e in questa fase sarà seguito passo a passo dal suo medico, chirurgo e dietista che valuteranno quanti giorni o settimane o mesi dovranno passare tra uno step e l’altro, in ogni caso l’iter sarà il seguente:

- Dieta liquida: una volta appurato che ci sarà transito, che quindi ha ripreso a funzionare il passaggio tra stomaco e intestino, si inizierà con l’acqua. Dovrà fare molta attenzione perché si accorgerà subito che basterà pochissimo per sentirsi già sazio, quindi le consiglio di sorseggiare poco alla volta e di fermarsi subito appena sente la sazietà. Una volta che va bene l’acqua si aggiungeranno il te o caffè decaffeinati, il latte totalmente scremato, un succo di frutta senza zucchero, un brodo. Normalmente questa fase dura pochi giorni.

- Dieta pureata: una volta appurato che è in grado di tollerare i liquidi, può passare allo step successivo, dove si aggiungeranno alimenti normali ma con consistenza di purea o di minestra molto cremosa, senza alcun pezzetto di cibo duro, tipo omogeneizzati di carne e frutta, formaggini morbidi, purea di patate, creme e passati di verdura, prosciutto cotto semolino ecc. Dovrà fare attenzione a non bere e mangiare allo stesso momento, se no rischia di stare male. È consigliabile bere almeno mezz’ora prima o dopo il pasto. Questa fase dura delle settimane.

- Dieta morbida: sarà possibile aggiungere alla dieta pureata, cibi morbidi – sotto forma di pezzi piccoli, teneri e facili da masticare. Durante questa fase, la sua dieta potrà includere della carne macinata o tagliata a dadini, della frutta fresca in scatola o morbida (senza semi o buccia), verdure cotte (senza semi e buccia), pastina per l’infanzia ecc. 

- Dieta normale: dopo circa otto settimane di dieta sarà possibile tornare gradualmente a mangiare cibi più solidi. Ogni alimento nuovo sarà da testare man mano per capire se si tollera o meno. Magari avrà delle difficoltà a mangiare cibi piccanti o cibi con consistenza croccante. Anche in questa fase, ci sono cibi da evitare perché possono causare sintomi gastrointestinali, come nausea, dolore o vomito quindi saranno da evitare: noci e semi, popcorn, frutta secca, bevande gassate, muesli, verdure fibrose come sedano, broccoli, mais o cavoli, carne dura o carni con cartilagine, cibi fritti.

Di effetti collaterali alimentari, se possiamo chiamarli così:

- L’insorgere di una intolleranza al lattosio;

- Il pericolo di un veloce svuotamento gastrico causato da bevande e alimenti molto zuccherati che può far avere cali di pressione/svenimenti/malessere generale;

- Dovrà sempre prendere dei supplementi di vitamine e sali minerali;

- Rischio di disidratazione: sarà difficile ma dovrà bere tanto;

- Possibile intolleranza o difficoltà a mangiare alimenti che le piacciono.

Sarà inoltre importante mangiare piano, masticare bene, non bere mai durante i pasti e fermarsi quando si è sazi. Ho esperienza lavorativa anche con pazienti bypassati e un aspetto difficile per loro era «convivere» con un cervello e delle abitudini alimentari di tot anni e un neo tratto gastrointestinale. Se vorrà approcciarsi a questa operazione non si preoccupi perché le affideranno una dietista. Le auguro comunque Buona fortuna!