Sento spesso vantare le qualità dei «senza lattosio» come «prodotti leggeri», ma siccome spesso il «leggero» è stato associato al «non grasso», cioè al «dietetico», temo che la sovrapposizione dei termini porti molti a credere che «senza lattosio» equivalga a «dietetico», o meglio a «non ingrassante». Sbaglio io, oppure non c’entra niente, e mangiare prodotti senza lattosio, ad esempio un gelato alla crema di vaniglia, si ingrassa comunque, tanto quanto mangiare un gelato cremoso alla vaniglia con il lattosio?
/ Lara
Gentile Lara, effettivamente negli ultimi tempi l’aggettivo «leggero» è stato associato a tanti, forse troppi prodotti. Se si ricerca sul vocabolario il suo significato si legge: «Che non dà sensazione di peso o di pesantezza: cibi l., alimenti l., pane l., che non appesantiscono lo stomaco, di facile digestione; pasto l., frugale, non troppo abbondante».
Ha ragione Lara, è facile confondersi perché di per sé la parola leggero implica i due aspetti, frugale e di facile digestione, ma un cibo leggero non sempre può andare bene per un intollerante e non sempre è povero di calorie. Cerco di spiegarmi meglio prendendo il suo esempio del gelato alla vaniglia senza lattosio.
Gelato senza lattosio innanzitutto cosa significa? Il lattosio è lo zucchero del latte, è un disaccaride, costituito da due monosaccaridi glucosio+galattosio. Io cerco di spiegarlo «visivamente» ai miei pazienti mostrando i miei due pugni uniti dai pollici (non me ne vogliano i miei colleghi). Con la digestione, a livello intestinale, questo legame viene rotto dall’enzima lattasi e il glucosio e il galattosio vengono utilizzati per i loro scopi (un paio di forbici che rompono il legame e i due pugni si staccano). Le persone intolleranti al lattosio producono troppo poco o addirittura nessuna lattasi e quindi non si rompe il legame e la molecola così come è – i due pugni uniti – non viene digerita e viaggia a livello intestinale richiamando acqua, dando nutrimento ai batteri intestinali creando così possibili problemi di diarrea, meteorismo, gonfiore addominale.
Nei prodotti senza lattosio il lattosio non è presente come disaccaride ma già come glucosio e galattosio separati, quindi non deve essere digerito dalle persone: questo processo è già stato indotto industrialmente. Il gelato senza lattosio può essere considerato leggero per questo motivo. Se guardo dal punto di vista calorico: 100 g hanno 164 kcal.
Se lo paragono con un gelato alla vaniglia normale le calorie possono variare da 211 a 278 kcal su 100 g a seconda della quantità di panna presente.
In un gelato alla vaniglia leggero, inteso come povero di calorie perché fatto con acqua e latte magro, 100 g possono avere da 85 a 169 kcal.
In conclusione, attenzione a non farvi confondere dalla parola «leggero». Se volete perdere qualche chilo e non siete intolleranti al lattosio non prendete questi prodotti nella speranza che vi aiutino: come potete vedere i valori nutrizionali cambiano di poco. Lo ripeto sempre: so che è più facile a dirsi che a farsi, ma la moderazione è sempre la chiave di tutto.