Gentil signora Botticelli,
sono anni che mi chiedo una cosa e magari lei può aiutarmi a fare chiarezza. Parlo da componente di una famiglia che ha un’intolleranza primaria al lattosio, cioè: siamo tutti al 100% intolleranti. Questione genetica... Ho sentito dire che in soggetti come noi, il consumo di latticini contenenti lattosio, a lungo andare, potrebbero danneggiare il fegato: quanto c'è di vero? Ho sentito di una donna che avrebbe avuto un fegato come quello di un alcolizzato, sebbene non bevesse alcol, ma semmai non si tratteneva dal consumare comunque latticini, in barba alla sua intolleranza, convinta che tanto non generasse altri disturbi che mal di stomaco e flatulenza. Un altro amico, anch’esso messo male in questo senso, fu messo sull’attenzione per lo stesso motivo: il consumo di lattosio per gli intolleranti di livello primario (o come si dice poi) crea problemi a questo importante organo. Glielo avrebbe detto il medico, ma ho dei dubbi, perché non ho trovato conferme in internet e il mio – di medico – non mi ha mai avvisata di starci attenta. Non sarà solo una «leggenda metropolitana»? La ringrazio se potrà fare chiarezza. Con stima. Giovanna S.
Gentile signora Giovanna,
la ringrazio per la sua domanda. Farò una piccola premessa solo per far capire il contesto anche agli altri lettori prima di risponderle.
È vero che ho già parlato dell’intolleranza al lattosio, e per questo vi rimando al seguente articolo ma lì non ho specificato che possono esserci tre tipi di intolleranza al lattosio:
• Intolleranza primaria: è determinata geneticamente. La produzione di lattasi diminuisce dall’età dello svezzamento, con gli anni, rendendo difficile la digestione del lattosio
• Intolleranza secondaria: è una carenza di lattasi causata da un problema dell’intestino tenue. Può verificarsi a qualsiasi età e può essere il risultato di un’altra condizione, come una malattia intestinale (gastroenterite, Celiachia, eccetera) oppure un’operazione o un trattamento chemioterapico a livello intestinale.
• Deficit congenito di lattasi: è una malattia estremamente rara che si manifesta alla nascita, subito dopo l’introduzione del latte. I lattanti colpiti hanno una lattasi minima o assente in una mucosa intestinale altrimenti normale. Una mutazione genetica è responsabile del deficit, entrambi i genitori devono avere una copia del gene difettoso che poi trasmettono al figlio.
Io credo che forse ci sia stata un po’ di confusione tra queste voci di corridoio, perché non è effettivamente documentato da nessuna parte che l’intolleranza al lattosio può fare venire problemi al fegato ma il contrario sì: i problemi di fegato possono portare a un’intolleranza al lattosio. La malattia epatica, infatti, può aumentare il rischio di proliferazione batterica dell’intestino tenue ma anche crasso, chiamata SIBO. Una conseguenza riconosciuta di questo aumento di batteri nell’intestino tenue è la riduzione della produzione di lattasi, che successivamente aumenta quindi la probabilità di diventare intolleranti al lattosio.
Che quella signora famosa avesse magari un’intolleranza al glutine, che spesso va a braccetto con l’intolleranza al lattosio, forse ancora non diagnosticata o che hanno omesso di dirle? Un paziente celiaco, è risaputo, può portare un rischio da due a sei volte più alto di ammalarsi di malattie del fegato… l’intolleranza al lattosio no.
Spero di averla tranquillizzata e aiutata a fare un po’ di chiarezza.