Gentile signora Laura,
ho una madre anziana che purtroppo vive sola da cinque anni, da quando mio padre è venuto a mancare. In questo periodo ha pure perso un po’ di lucidità, ma non in maniera così grave da richiedere un ricovero in casa anziani. Con mia sorella ci siamo divisi i compiti e cerchiamo di aiutarla a stare in casa sua il più a lungo possibile. Io ho il compito di farle la spesa. A questo riguardo, mi sono accorto però che non riesce a mangiare tutto quello che le porto, quindi il cibo si accumula, viene dimenticato e poi spesso viene mangiato anche scaduto perché non vede le date o non ha, come dire, il senso del tempo. A me dispiace buttare il cibo ma temo per la sua salute; per questo motivo le chiedo: è pericoloso mangiare alimenti scaduti? Lei non sembra aver mai avuto problemi, ed effettivamente vorrei poterli evitare laddove possibile. Come posso, per esempio, ridurre il rischio che vengano consumati prodotti scaduti? Cordiali saluti, Giuseppe
Gentile Giuseppe,
anzitutto le faccio i miei complimenti: non è evidente quello che fate per vostra madre. Le sue sono questioni molto importanti, e sono contenta di risponderle, poiché si tratta di temi che spesso mi vengono sottoposti. Spero quindi di essere utile e voi ma anche a tutti i lettori di questa rubrica. Per quanto concerne la sua prima domanda – quella sulla pericolosità degli alimenti scaduti – la invito a fare riferimento all’imballaggio stesso del prodotto in questione. Come sicuramente avrà già notato, riguardo alla data di scadenza degli alimenti esistono fondamentalmente due diciture:
• Da consumarsi entro
• Da consumarsi preferibilmente entro
Sembrano uguali – o comunque quel «preferibilmente» non sembra così importante – ma in realtà hanno delle differenze significative.
Troviamo la prima dicitura soprattutto nei prodotti freschi quali carni, yogurt, salumi, pesci o prodotti preparati come insalate, pasti da asporto ecc. La data esposta è effettivamente pensata per la sicurezza dell’alimento. Dopo la data indicata, il consumo dell’alimento potrebbe essere dannoso per la salute. Questi cibi quindi non si devono mangiare dopo tale data di scadenza nemmeno se l’odore o il sapore sono ancora gradevoli.
La seconda dicitura, invece, la troviamo negli alimenti secchi, congelati e in scatola e riguarda di più la qualità del cibo che non la sicurezza alimentare. Dopo questa data il cibo sarà quindi sicuro da mangiare ma potrebbe non esprimere al meglio le sue caratteristiche; per esempio, il suo sapore e la sua consistenza potrebbero non essere come ce li aspettiamo (pensi, che so, a dei cracker mollicci anziché croccanti).
La seconda domanda riguarda invece eventuali strategie da applicare per ridurre al minimo gli sprechi, e quindi mi permetto di darle qualche suggerimento:
• controlli sempre e attentamente il frigorifero e il congelatore prima di fare la spesa;
• assieme a sua madre, compili una lista più accurata possibile dei cibi che gradisce (è anche un bell’esercizio per tenerla attenta e concentrata su un tema, stimolandola in maniera costruttiva);
• cerchi di comprare confezioni piccole;
• porti subito la spesa a casa, senza lasciarla per ore in auto, e riponga il prima possibile gli alimenti in frigorifero;
• congeli l’eccesso;
• metta i prodotti comprati per ultimi (e quindi presumibilmente con una data di scadenza più lunga) dietro ai prodotti comprati in precedenza, di modo che questi vengano consumati per primi
So bene che molti dei lettori penseranno che sono esagerata, perché a tutti sarà sicuramente capitato di consumare prodotti freschi dopo la data di scadenza e nessuno – spero – è stato male. Sostanzialmente le ho spiegato che alcuni prodotti sarebbe meglio buttarli, ma questo perché è il produttore stesso che, apponendo quelle diciture, ci sta dicendo che garantisce per la qualità e la sicurezza dell’alimento fino a un ben preciso momento, oltre il quale la responsabilità spetta al consumatore.
Io non posso che essere d’accordo con questo approccio, ma faccio comunque appello al nostro buon senso, che – mi auguro – non ha alcuna data di scadenza. Eviterò quindi di mangiare uno yogurt il cui contenitore sia oltremodo rigonfio, o un altro alimento dall’odore o consistenza notevolmente diversi da ciò che dovrebbe avere. Spero di esserle stata utile nell’aiutare concretamente sua madre!