«Sto leggendo un romanzo distopico». La risposta della 14enne sotto l’ombrellone fa svanire in un batter d’occhio la mia convinzione di avere finalmente decifrato le passioni degli adolescenti in tema di letture. Capire cosa leggono è un modo per conoscerli e io pensavo ormai di maneggiare al meglio la questione. A Il caffè delle mamme abbiamo affrontato la mania dei manga. Con l’aiuto dello psicoterapeuta Alberto Rossetti e del suo saggio Le persone non nascono tutte uguali abbiamo sviscerato il mondo dei fumetti giapponesi che si leggono al contrario. Ci siamo appassionati a quelle vicende dure, cruente, violente o assurde che partono da un evento che ribalta l’ordine delle cose, dove l’eroe è il più delle volte un debole e un perdente che riesce a mettersi in gioco e a compensare le proprie carenze grazie al coraggio e alla sete di giustizia, in un tempo sospeso con volti che trasudano emozioni. E l’abbiamo fatto per capire perché le amano. La risposta che ci siamo date è che vi si riconoscono per come sono in realtà, con le loro domande sulla vita e sul mondo, i loro problemi, le paure e le parti più oscure della loro personalità, ma anche le loro speranze.
E sulla scrivania conservo anche un articolo dell’«Internazionale Kids» che spiega perché i giovani lettori sono attratti anche dai libri di storie fantastiche. Il fantasy è un genere letterario in cui le storie sono ambientate in mondi immaginari con creature come gli elfi o gli hobbit: leggere romanzi fantasy è un ottimo sistema per fuggire dalla vita di ogni giorno perché ti immergi in un mondo pieno di avventure. La saga di Harry Potter di J.K. Rowling, con oltre 500 milioni di copie vendute e annoverata tra i libri più letti di sempre al mondo, insegna. Ebbene, ora scopro che non è finita qui. Perché adesso arriva come Parola dei figli distopico. In effetti Clotilde nel corso dei mesi mi ha raccontato le storie di Hunger games di Suzanne Collins (un reality show con protagonisti ragazzi fra 12 e 18 anni dove per vincere occorre ammazzare gli avversari, ma anche per piacere all’audience televisiva e agli sponsor); Divergent di Veronica Roth (gli adolescenti sono sottoposti a test attitudinali e forme di addestramento in base a cui si decide il loro futuro); Maze runner – Il labirinto di James Dashner (un certo numero di adolescenti, denominati Radurai, vengono lasciati in uno strano posto detto Radura, una sorta di labirinto da dove devono uscire). Tutti libri che vantano un successo strepitoso tra i giovani lettori. E la lista potrebbe continuare. Io però non avevo mai riflettuto, con il disappunto palese della mia 14enne, sul fatto che si trattasse di romanzi distopici.
Ma che cos’è un romanzo distopico? «La parola distopia è stata inventata per esprimere un’utopia al negativo – spiega sul suo sito la Mondadori, casa editrice di numerosi di questi bestseller – e se l’utopia vuol descrivere un mondo perfetto e ideale, la distopia ne mette in scena uno indesiderabile e spaventoso». Nei romanzi distopici, dove la vicenda viene ambientata in un futuro prossimo, è presente una società in cui non vorremmo mai vivere e che è la peggiore possibile sotto tutti i punti di vista: schiavitù, povertà, discriminazioni. Ma proprio questo scenario rende la storia ancora più avvincente, le conferisce tensione, predice un futuro inammissibile ma spesso lo fa per aiutarci a riflettere sul presente. Le tendenze sociali sono portate a estremi apocalittici e, quasi sempre, dietro la distopia si cela la denuncia di aspetti della realtà contemporanea. Al contrario del fantasy, dove la linea fra bene e male è spesso chiara, nei romanzi distopici non esiste il buono o il cattivo, ma imperversano personaggi grigi.
Perché alla Gen Z piacciono? Il motivo, con ogni probabilità, è che la devastazione è solamente causata dall’uomo, non da fattori che non si possono controllare come ad esempio una invasione aliena o delle creature sovrannaturali, quindi l’uomo stesso è l’artefice della propria sofferenza. In quest’ottica i distopici mettono voglia di rivoluzione e di cambiamento. La scenografia tiene sulle spine. Il valore della libertà viene esaltato, così come gli ideali. Conoscere il peggiore dei mondi possibili e i suoi meccanismi è dopotutto un punto di partenza per tentare di costruirne uno migliore.