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Dieta del gruppo sanguigno

/ 28.10.2019
di Laura Botticelli

Gentile Laura, ho letto la precedente risposta sulla dieta di proteine. Cosa pensa invece della teoria secondo cui a dipendenza del gruppo sanguigno si potrebbe stabilire ciò che il nostro corpo richiede di più: chi è del gruppo A, ad esempio, sarebbe predisposto a digerire meglio le verdure, chi del gruppo 0 invece, dovrebbe alimentarsi di carne. Avevo letto qualcosa del genere su un libro trovato a casa di un’amica, ma poi non ho mai approfondito. Grazie per una risposta. / Jessica

Gentile Jessica, la dieta del gruppo sanguigno è stata ideata dal naturopata Peter D’Adamo. La sua teoria si basa sull’idea che ogni gruppo sanguigno ha il suo marcatore antigene unico (una sostanza che il corpo riconosce come essere estraneo) e che questo marcatore reagisce male con alcuni alimenti, causandoci diversi potenziali problemi di salute. Inoltre ritiene che i livelli di acidità dello stomaco e degli enzimi digestivi siano collegati al gruppo sanguigno. Quindi seguendo una dieta progettata specificamente per il proprio gruppo sanguigno, il nostro corpo digerisce e assorbe il cibo in modo più efficiente, con il risultato che si perde peso, si hanno più energie e si prevengono le malattie.

Alla base di tutto quindi ci sarebbe la conoscenza storica dell’epoca in cui ha origine il proprio gruppo sanguigno. In tal modo si può risalire al sistema di vita dei nostri antenati e ci si adegua alle loro abitudini. Mi permetto di elencare i principali pilastri di questa teoria.

Gruppo sanguigno A: l’origine di questo gruppo risalirebbe al paleolitico (due milioni di anni or sono), epoca in cui l’uomo si nutriva di fonti vegetali, il consiglio è quindi di seguire un’alimentazione vegetariana. Se hai questo gruppo dovrai seguire una dieta senza carne a base di frutta e verdura, fagioli e legumi e cereali integrali, meglio se tutto di origine biologica e fresca, perché – sostiene D’Adamo – le persone col sangue di tipo A hanno un sistema immunitario sensibile.

Gruppo sanguigno B: le sue prime tracce sarebbero riconducibili al neolitico (10mila anni or sono), periodo in cui l’uomo era dedito al nomadismo e iniziava a trarre nutrimento dagli animali. Il gruppo B deve quindi evitare mais, frumento, grano saraceno, lenticchie, pomodori, arachidi, semi di sesamo e pollo. Via libera a verdure verdi, uova, alcune carni e latticini a basso contenuto di grassi.

Gruppo sanguigno 0: esso dovrebbe appartenere ai nostri antenati cacciatori-raccoglitori presenti attorno al 50’000 a.C. Secondo la teoria di D’Adamo essi sono sopravvissuti e hanno prosperato con una dieta ad alto contenuto proteico a base di carne. Quindi il gruppo 0 avrà bisogno di una dieta ad alto contenuto proteico basata su carne magra, pollame, pesce e verdure, sarà invece povera di cereali, fagioli e latticini. Inoltre D’Adamo raccomanda anche vari integratori per aiutare a combattere i problemi allo stomaco o altro che secondo lui le persone con tipo 0 tendono ad avere.

Gruppo sanguigno AB: di più recente scoperta, deve concentrarsi su tofu, frutti di mare, latticini e verdure verdi. Per D’Adamo le persone con questo gruppo tendono ad avere problemi di acidità quindi devono evitare caffeina, alcol e salumi affumicati.

Cosa penso di tutto quanto scritto sopra? Mi allineo senza troppe esitazioni a quanto condiviso dalla maggior parte degli esperti di medicina e di nutrizione: la teoria di D’Adamo non è altro che un’assurdità. Dietro questi consigli e indicazioni non vi è alcuna evidenza scientifica, ma solo supposizioni, più o meno arbitrarie. Non esiste alcuna ricerca scientifica seria che dimostri effettivamente che questa dieta può aiutare nella digestione o dare più energia. Se la segui, puoi perdere effettivamente del peso, ma per il semplice fatto che la maggior parte dei gruppi devono eliminare i cibi trasformati e i carboidrati semplici, che sono misure sufficienti da sole nel dimagrimento e sono indipendenti dal sangue. La dieta può essere molto noiosa e se devi comprare anche i suoi integratori rischia di diventare cara.

Le consiglio infine di non credere alle diete che si basano sull’eliminazione di un gruppo alimentare piuttosto che altri e, soprattutto, di affidarsi a dei professionisti medici o dietisti.